Poeta francese (n. 1210 circa - m. dopo il 1240), autore (1236) della prima parte del Roman de la Rose (4000 versi circa), rappresentazione allegorica dell'amore cortese, continuata con spirito diverso [...] da Giovanni di Meung (v.) ...
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Scrittore cristiano (sec. 5º-6º), probabilmente d'origine orientale, che scrisse a Roma una Explanatio in Canticum Canticorum di cui dà una complessa interpretazione allegorica, usando il testo latino [...] della Vulgata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Medioevo è caratterizzato da una visione simbolico-allegorica dell’universo. La natura è vista come [...] è attinta dalla natura così che una persona, un essere animato o inanimato, un’azione sono segno di un’altra cosa. Allegoria significa dunque “un altro modo di dire” per mezzo di un’immagine figurativa o figurata.
Per i medievali, a differenza della ...
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Scrittore italiano (Terranova da Sibari 1908 - Roma 1990). I suoi primi romanzi, Inverno in palude (1936) e Oroverde (1940), per la trasfigurazione favolosa o allegorica, in modi corali, di una realtà [...] legata ai ricordi della nativa Calabria, risentono della lezione di C. Alvaro, ma vi predominano la sensualità e il colore: note che rimarranno anche nei romanzi e racconti successivi, variamente ambientati ...
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Poeta persiano (m. 1449), autore d'un poema mistico (Gūi u ciōgān "La palla e la mazza" nel gioco del polo), sulla falsariga della poesia allegorica di Sanā'i e ῾Aţţār. ...
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Scrittore statunitense (Lunenburg, Mass., 1778 - Charlestown 1841). È noto soprattutto per un breve racconto, Peter Rugg the missing man (1824; trad. it. 1961), d'ispirazione allegorica, che influenzò [...] Poe e Hawthorne. Peter Rugg è rimasto un personaggio classico della letteratura americana ...
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Ubaldo di Bastiano (o Sebastiano) da Gubbio
Attilio Bartoli Langeli
Visse nella prima metà del Trecento. È noto come autore del Teleutelogio, operetta latina filosofico-allegorica mista di prosa e di [...] versi, composta di trenta conlationes distribuite in tre libri, in cui è figurato un freddo e retorico dialogo tra l'autore e la Morte. La cronologia del Teleutelogio, dapprima posta dal Mazzatinti dopo ...
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Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] Dio rende l'uomo suo strumento e profeta.
Opere
Tra gli scritti principali di F. un gruppo svolge il commento allegorico della Genesi (Legum allegoriae, De cherubim et flammeo gladio, De sacrificiis Abelis et Caini, De posteritate Caini, Quod Deus ...
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Araldica
Motto scritto su un listello posto sotto lo scudo o figura accompagnata da parole, che collocata per lo più sul cimiero esprime in maniera allegorica pensieri o sentenze (fig.). Fa parte degli [...] ornamenti esteriori dello stemma. A seconda della loro composizione le d. sono classificate in: di sole lettere, di sole parole, di sentenze, di figure sole, di figure e parole. Le d. di sole lettere, ...
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Studioso caraita (seconda metà del 9º sec., nato in Persia, nella provincia settentrionale di Qūmis). Scrisse commenti alla Sacra Scrittura e il Libro dei Comandamenti; fu avversario dell'interpretazione [...] allegorica. ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...