Makhmalbaf, Mohsen
Massimo Causo
Regista, sceneggiatore e montatore cinematografico iraniano, nato a Teheran il 29 maggio 1957. Il suo cinema, scaturito dal contatto diretto con le prime esperienze [...] un cinema volto a emancipare l'individuo e la forza incantatrice delle immagini, che spesso carica di una nitida valenza allegorica. Cresciuto in un quartiere povero di Teheran, svolse fin da bambino umili lavori; iniziò a interessarsi all'arte nel ...
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oste
Luigi Vanossi
La parola, equivalente al francese antico ost (latino hostem), " esercito ", è usata nel Fiore e nel Detto. Nel Fiore, fatta eccezione per LXIX 4, designa sempre l'allegorico esercito [...] 6 (Rose 21755); in CCXV 1 e CCXVIII 7 meglio forse si conviene il senso di " campo " che quello di " esercito ".
All'allegorica guerra di Amore si riferisce anche l'esempio di Detto 311 se ma' meco t'accorde, / oro e argento apporta: / i' t'aprirò ...
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RIDOLFI, Carlo
Giuseppe Fiocco
Pittore, ma assai più noto come biografo di pittori, nato a Lonigo (Vicenza) nell'aprile del 1594. Come racconta egli stesso nella sua diffusa autobiografia, stette nell'infanzia [...] un'Adorazione dei Magi a San Giacomo di Rialto, e, sempre a Venezia, in Ognissanti, una Visitazione e una figura allegorica dell'Ortografia: la sua tela maggiore e più nota è però forse la grande e pretenziosa Adorazione dei Magi della chiesa di ...
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Pittore, nato a Lucerna, il 21 febbraio 1909. A 14 anni impiegato presso un geometra e poi presso un architetto, dopo il 1937 andò girovagando per l'Europa (Stoccarda, Parigi, Berlino, Amburgo) e poi in [...] dopo decise di abbandonare i sogni classicheggianti e si dedicò completamente a una sorta di pittura didascalica allegorica (l'allegoria già era, del resto, in opere astratte come Panta rhei del 1935), vagheggiando un umanesimo socialista.
Nelle ...
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Siringa
Clara Kraus
Ninfa dell'Arcadia, che fu mutata in canne palustri dagli dei, impietositi dai suoi disperati tentativi di sottrarsi alla violenza di Pan.
Fu narrando ad Argo dai cento occhi la [...] al suono dolcissimo dell'inno intonato nel Paradiso terrestre da coloro che formavano la processione attorno all'albero della scienza del bene e del male, al momento in cui esso prese a rifiorire. Per l'interpretazione allegorica del passo, v. ARGO. ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] posta l'identità Beatrice-Sacra Scrittura (e Teologia), non solo interpreta l'amore del giovane Dante per Beatrice come allegoria del suo amore per il significato letterale e morale della Scrittura, e la morte della donna come simbolo dell'incapacità ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] mezzo di sussistenza e di difesa (Gn. 9, 2-4; Es. 23, 29). Tuttavia nella diffusa interpretazione della c. in chiave allegorica, ove l'analogia con la guerra svolge un ruolo considerevole, i cacciatori sono per lo più figura del nemico, pericoloso e ...
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marinaio [plur. marinari]
Eugenio Ragni
Nell'occorrenza di Cv IV XXVIII 3 (lo buono marinaio, come esso appropinqua al porto, cala le sue vele, e soavemente, con debile conducimento, entra in quello) [...] marinari, cioè gli uomini che ascoltano il suo canto. Da notare anche qui, come nel passo citato del Convivio, l'assunzione allegorica del viaggio per mare a simbolo del corso della vita. (cfr. E. Raimondi, Il c. I del Purgatorio, in Lect. Scaligera ...
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tostano
Luigi Blasucci
Provenzalismo (" rapido ", " veloce ") presente in D. quattro volte. In Vn XIX 14, rivolgendosi alla sua canzone, il poeta la esorta a non attardarsi tra gente villana: ingegnati, [...] e agevole, com'è quella di esporre la verità, ch'è qui la medicina, senza alcun velo allegorico, o esposizione allegorica, che allungherebbe la trattazione, come è avvenuto ne' trattati precedenti: penetrare ad essa attraverso tutto questo richiede ...
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Bencelare (Buon-Celare)
Luigi Vanossi
Personaggio allegorico del Fiore che raffigura l'accorta opera di occultazione che deve presiedere all'amore cortese (‛ celare ' è tecnico in questo senso nei siciliani). [...] sopraffatto da Vergogna, e batte quest'ultima, ma è a sua volta vinto da Paura (CCV-CCXII): cioè, fuori di allegoria, la riservatezza del commercio amoroso riesce a sconfiggere un ordine di riserve sociali (Vergogna), ma soccombe di fronte a forze ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...