Pittore, nato a Novara il 4 dicembre 1886, vivente a Torino. Si è laureato in legge a Padova nel 1907. Si dedicò alla pittura frequentando lo studio di Giovanni Vianello e studiando Tiziano. Col ritratto [...] , sul caratteristico delle Vecchie (Galleria Nazionale di Roma) e delle Ereditiere, andò preponderando a poco a poco l'intento allegorico di Signorine (Gall. di Venezia). A Verona trascorse un periodo di tormentosa incertezza (1911-1915). La pittura ...
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Filosofo, matematico, architetto, ingegnere e schermitore milanese, vissuto nella seconda metà del Cinquecento. Fu popolare in Roma per aver fatto ascendere l'Acqua Vergine sulla sommità del Pincio, e [...] , Blado, 1555), pubblicato con cinquantacinque figure attribuite a Michelangiolo Buonarroti, mentre sono dello Stradano. Originalissima la silografia allegorica che segue la pag. LXIII, nella quale l'A. è rappresentato tra i Veneziani e i Romani, che ...
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DUEÑAS, Juan de.- Poeta spagnolo, vissuto tra il sec. XIV e il XV, alla corte di Juan II di Castiglia e di Alfonso d'Aragona, in Spagna e a Napoli. La sua poesia ne rispecchia la vita errabonda, un po' [...] che, quando non è artificiosamente oscura e bizzarra, porta i segni di un'interiore originalità.
La Nao de Amor (1435), composizione allegorica, ha del fantastico e del contorto. El pleyto con su amiga (1438) ha una forma dialogica e un movimento di ...
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GAVASSETTI (Gavasetti, Gavassete), Camillo
Rossella Faraglia
Figlio di Stefano, nacque a Modena nel 1596. Suo padre era scultore e doratore; mentre suo fratello, Luigi, era pittore. È da supporre, quindi, [...] già avviata (Ceschi Lavagetto, 1989, p. 168). Nel palazzo comunale di Modena è conservata una sua tela ovale con l'immagine allegorica della Giustizia. L'opera, dapprima commissionata a B. Schedoni, maestro del G., fu condotta a termine nel 1616.
Le ...
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Diplomatico e scrittore spagnolo (Algezares, Murcia, 1584 - Madrid 1648). Incaricato di importanti missioni a Ratisbona, Monaco di Baviera, Vienna; delegato plenipotenziario al congresso di Münster (1643-45). [...] , postula la necessità della prudenza, in armonia con la concezione cristiana. D'intendimento satirico, sotto una finzione allegorica, è l'opera República literaria (post., 1655). Di spirito erasmiano è il dialogo composto alla maniera di Luciano ...
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Poeta mistico indiano (n. 1483 - m. 1563), discepolo del filosofo Vallabhā-cārya; a lui fa capo la scuola Aṣṭchāp, gruppo di otto poeti accomunati da una filosofia mistico-devozionale incentrata sulla [...] "). La sua poesia non è strutturata in forma di poema vero e proprio, ma consiste piuttosto in liriche episodiche legate da un filo conduttore, ovvero l'amore delle anime per il Supremo, nella trasposizione allegorica del dio-pastore Kṛṣṇa. ...
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Scultore, nato a Gerona nel 1829, morto a Madrid nel 1881. Studiò disegno nelle scuole della città nativa, di Barcellona e di Madrid. Nel 1858 ottenne una pensione biennale a Roma, e nel 1871 fu nominato [...] nella piazza di S. Anna a Madrid, l'Imeneo (Madrid, Prado), la Vittoria Marina (Madrid, Galleria d'arte moderna) e la statua allegorica della città di Gerona per il mausoleo di Alvárez de Castro nella chiesa di San Felio a Gerona.
Bibl.: M. Ossorio y ...
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Fulgenzio, Fabio Planciade
Ubaldo Pizzani
Sotto questo nome ci sono giunte tre operette: i Mythologiarum libri tres, l'Expositio virgilianae continentiae e l'Expositio sermonum antiquorum. Al medesimo [...] sentenza li altri sono inchiusi. Così pure l'affermazione dantesca secondo cui impossibile è venire a l'altre, massimamente a l'allegorica, sanza prima venire a la litterale, in quanto è impossibile venire al dentro se prima non si viene al di fuori ...
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gelosia
Bruno Basile
Il termine, nel significato proprio, ricorre due volte solamente, e in un passo metaforico del Convivio in cui D. difende il volgare del suo trattato: Mossimi secondamente per gelosia [...] e cortese della parola (vulgatissima nell'epoca), compare solo in Fiore III 6. Tipica di questo poemetto appare la personificazione allegorica della Gelosia ch'è si spietata, / che degli amanti vuole il fior guardare (CCXXXII 5), elevata a rango di ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] norma coinvolte.
Nell'arte dell'Occidente medievale l'uso di raffigurare a., considerati prevalentemente in chiave simbolica e/o allegorica, è assai precoce, risalendo i più antichi esempi ai primissimi secoli del cristianesimo. Proprio per la loro ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...