appoggiare
In costruzione riflessiva col senso di " sostenersi ", " sorreggersi " su qualcuno che funge da guida: qualunque ora lo guidatore è cieco, conviene che esso e quello, anche cieco, ch'a lui [...] " Quae est ista, quae ascendit de deserto deliciis adfluens, innixa super dilectum suum? " (Cant. 8, 5) dove l'interpretazione allegorica riconosce nella sposa la Chiesa, e nell'amico suo Cristo, che della Chiesa è sostegno.
Figuratamente e ancora in ...
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Umanista (n. Firenze 1424 - m. nel Casentino 1498). Lettore di poesia e oratoria nello Studio dal 1458, dal 1467 fu cancelliere di parte guelfa, poi scrittore di lettere pubbliche presso la Signoria. Imbevuto [...] è il godimento di Dio; nella terza e quarta lo stesso Alberti, quasi per esemplificare i concetti discussi, dà un'interpretazione allegorica dei primi 6 libri dell'Eneide: di questa L. lasciò anche un commento (1478). Scrisse poi alcuni carmi latini ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] De medicina, repertorio dell’arte medica nella Roma imperiale. Alla fine dell’evo antico (5° sec.) l’opera allegorica De nuptiis Philologiae et Mercurii di Marziano Capella fissa nel numero di 7 le arti liberali (grammatica, dialettica, retorica ...
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Vedi PHTHONOS dell'anno: 1965 - 1973
PHTHONOS (Φϑόνος)
E. Paribeni
È la personificazione dell'invidia e del rancore. Ha caratteri vagamente demoniaci e in tempi più tardi viene onorato per scongiurare [...] a cui è apposto il nome di Phthonos. Alcuni hanno pensato che il nome Ph. sia da assegnare ad altra figura allegorica ricostruibile da figurazioni analoghe e fortuitamente omessa in questo dipinto: d'altra parte l'idea di un Eros distruttore è anche ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] , per es., V. è messo nel corteo dei Profeti insieme alla Sibilla. Anche in Dante vi sono residui della valutazione allegorica e anagogica di V., e nell'episodio di Stazio (Purgatorio) è celebrato il valore anticipatore, se non profetico, di V ...
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Pittore dalmata (Zara 1811 - ivi 1877). Dopo avere studiato all'Accademia di belle arti di Roma, con V. Camuccini e H. Vernet, e di Venezia, dal 1834 al 1843 soggiornò in Italia e dopo tale anno stabilmente [...] , e consigliere del vescovo e patriota croato J. J. Strossmayer, dipinse principalmente, in modo accademico, composizioni storico-allegoriche e di argomento mitologico, ritratti e quadri a soggetto religioso. Notevoli i suoi ritratti, acquarelli e ...
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Drammaturgo inglese, nato a Causton in Norfolk nel 1574, morto circa nel 1640. Compose il più dei suoi drammi in collaborazione con Dekker, Chettle, Rowley, e altri. Su di lui, come artista e come uomo, [...] e Law Trickes (1608). Ma l'opera sua principale, che gli dà un posto nella letteratura elisabettiana è il dramma allegorico (mask) The Parliament of Bees (1607), fantasiosa rappresentazione satirica sulla vita delle api, nella quale il D. segue molto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filone di Alessandria e la sintesi tra pensiero greco ed ebraico
Francesca Calabi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filone rappresenta [...] conoscenze o capacità. L’errore consiste nell’attribuire a sè ciò che è di Dio. Di qui la punizione. La lettura è allegorica. Così, nel caso della torre di Babele, il racconto non descrive un evento reale, allude invece alle forze dell’anima e al ...
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ARGENTI (Arienti), Agostino
Mario Quattrucci
Nacque a Ferrara, da Giovanni Battista, nei primi decenni del sec. XVI. Dotato di uno spirito vivo e di un ingegno brillante, l'A., "a guisa d'ariento vivo [...] Monte di Feronia, nel quale si contengono le cose d'arme fatte in Ferrara nel carnevale del MDLXI, Venetia 1561, rappresentazione allegorica recitata in Ferrara in occasione della creazione cardinalizia di Luigi d'Este, e il Tempio d'Amore, fastosa ...
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SPENSER, Edmund
Piero Rebora
Poeta inglese, nato a Londra intorno all'anno 1552, secondo appare più attendibile dai dati ricavati dalla sua stessa opera. Suo padre, John, era un modesto mercante di [...] s'innamorò d'una Rosalind, che alcuni vogliono identificare in quella o questa dama, mentre altri la considerano la convenzionale allegoria letteraria di moda. L'anno seguente lo troviamo a Londra dove l'amico Harvey lo presenta al potente conte di ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...