Ortensio Ortalo, Quinto
Manlio Pastore Stocchi
Oratore romano (114 -50 a.C.); fu contemporaneo di Cicerone e a volta a volta suo avversario o suo associato in celebri cause; Cicerone, che stimava il [...] VII).
O. sposò Marzia dopo il divorzio di costei da Catone; e secondo D. (Cv IV XXVIII 13 ss.), nella sua ampia interpretazione allegorica del passo di Lucano ove sono ricordate le vicende matrimoniali della donna (Phars. II 326 ss.), le nozze con O ...
Leggi Tutto
LAPIDARIO
Mario Pelaez
. Nel significato oggi corrente è una raccolta di antiche lapidi spesso frammentarie e con iscrizioni più o meno mutile, come quella ricchissima vaticana. Ma nel Medioevo si chiamarono [...] a quello che avveniva per i bestiarî (v.), ai lapidarî non sempre andò congiunta la moralità, ossia l'interpretazione allegorica, nel senso religioso, delle notizie date sulle pietre. Erano insomma manuali di mineralogia medica e filaterica e spesso ...
Leggi Tutto
Pittore, nato nel 1552 a Colonia, morto il 4 marzo 1615 a Praga, fu in Italia dal 1574 al 1587, e operò a Roma, Firenze, Venezia. Si recò poi a Colonia, a Monaco, in Augusta; e nominato nel 1592 pittore [...] più cospicui rappresentanti del manierato stile internazionale in voga nell'età rodolfina, specialmente per la pittura storica e allegorica, come ritrattista, si può considerare un importante precursore del Seicento. In Palazzo Pitti, a Firenze, si ...
Leggi Tutto
Attore e commediografo (Vienna 1790 - Pottenstein, Austria Inferiore, 1836). Di modeste origini, iniziò presto la carriera teatrale giungendo nel 1813 al Theater in der Josephstadt di Vienna e nel 1817 [...] alla fiaba magica (Der Barometermacher auf der Zauberinsel, 1823; Der Diamant des Geisterkönigs, 1824), poi alla fiaba allegorica (Der Bauer als Millionär, 1826; Moisasurs Zauberfluch, 1827), infine al vero e proprio dramma tragicomico, pur sempre ...
Leggi Tutto
Convivio
Maria Simonelli
. Opera conclusiva di esperienze giovanili e fattivamente aperta a sviluppi ulteriori, fu concepita da D. durante i primi anni dell'esilio come un'unitaria summa di saggezza [...] nella Commedia - la data cruciale della vita di D., il momento-pernio della sua storia di uomo. Sia la lettera che l'allegoria prendono inizio cronologico da quell'8 di giugno del 1290. La lettera, come ho detto, si rifà al tema della donna pietosa ...
Leggi Tutto
bastone
Luigi Vanossi
Il termine compare due volte nel Fiore, dove è sempre attributo simbolico del villano Schifo, conforme ai tratti figurativi di Dangiers nel Roman de la Rose: in XII 4 e sì ebbi [...] mano un gran bastone (cfr. " En son poing tint une maçue ", Rose 15307). Nel secondo caso la rudimentale arma di Schifo è contrapposta all'allegorica lancia di Franchezza (v. 9). È da notare che il termine compare sempre nel sintagma ‛ un gran b. '. ...
Leggi Tutto
Giornale Dantesco
Steno Vazzana
Dantesco Rivista nata dalla soppressione de " L'Alighieri " (v.), nel 1893. Diretta dapprima da G.L. Passerini (1893-1915), poi, dopo l'interruzione della guerra e del [...] Danteschi " (prevalentemente rivolti all'indagine filologica e storica) con l'affrontare i problemi inerenti all'interpretazione allegorica, teologica, morale e in genere strutturale e scientifica della Commedia.
Mensile nei primi anni di vita, col ...
Leggi Tutto
Pittore (Salisburgo 1840 - Vienna 1884). Studiò a Vienna presso C. Ruben e a Monaco con K. T. Piloty (1860-65); fu poi brevemente a Londra, a Parigi (1862) e a Roma (1863). Raggiunto il successo con una [...] uno studio che per oltre un decennio fu un frequentatissimo e vivace centro di elaborazione culturale. Incaricato della decorazione allegorica del nuovo Kunsthistorisches Museum (iniziata nel 1881, non fu terminata), negli ultimi anni si dedicò alla ...
Leggi Tutto
Mistico e storico tedesco (Donauwörth 1499 - Basilea 1542 o 1543). Dapprima (1527) favorevole al luteranesimo, dal 1529 fu un isolato, per le sue idee religiose (religione interiore, Dio e Satana interni [...] applicata anche alla storia sacra: l'interpretazione della Bibbia è guidata da questa convinzione ed è svolta quindi in senso allegorico. F. concepì lo sviluppo della storia mosso dal rapporto, sempre rinnovato nell'intimo d'ogni uomo, fra l'egoismo ...
Leggi Tutto
BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] di decorazione Cesare Nebbia e Giovanni Guerra da Modena - Tarquinio che compra i libri sibillini, la figura allegorica della Pazienza e i due riquadri della Biblioteca di Babilonia, opere strettamente connesse al documentato Ritrovamento di Mosè ...
Leggi Tutto
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...