Poeta inglese (Cranbrook, Kent, 1582 - Hilgay, Norfolk, 1650), figlio maggiore di Giles il Vecchio. Contro i gesuiti scrisse: Locustae vel pietas jesuitica e The Locusts or Apollyonists (1627). Scrisse [...] Spenser nella sua opera maggiore, The purple island, or The isle of man (1633, ma scritto in gioventù), prolissa allegoria del corpo umano rappresentato come un'isola. Con esso apparvero le Piscatorie eclogs. È poeta più lambiccato e manierato del ...
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Poeta scozzese (n. Ayrshire 1545 circa - m. 1598 circa). Fu al servizio di Giacomo VI di Scozia e nel 1583 ottenne una pensione regia. A differenza degli altri poeti di corte che scrissero in inglese letterario, [...] . Il suo poema principale è The cherrie and the slae (1597), scritto in strofe allitterative di 14 versi, allegoria del vizio e della virtù rappresentati rispettivamente dal ciliegio e dal susino. Molto interessante e musicale la sua metrica. ...
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Poeta spagnolo (sec. 14º-15º), figlio di un mercante di gioie genovese. È considerato il primo imitatore di Dante; il Dezyr de las siete virtudes, che figura nel Cancionero de Baena, riunisce infatti passi [...] quasi tradotti del Purgatorio e del Paradiso, in endecasillabi, e rappresenta il primo tentativo di adattare il metro italiano alla poesia castigliana. In altre sue composizioni, come nella Visión de los siete planetas, riprende l'allegoria dantesca. ...
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PIETROBONO, Luigi
Letterato, nato ad Alatri (Frosinone) il 26 dicembre 1863. Entrò giovanissimo tra gli scolopî, nel cui liceo-ginnasio del Collegio Nazareno di Roma fu per molti anni insegnante di lettere [...] di studioso, divenuti con gli anni un vero culto, è Dante, che egli interpreta, sulla scia del Pascoli, soprattutto nell'allegoria, ma non senza osservazioni dotte ed eleganti di altro genere (v. specialmente Il poema sacro, Bologna 1915; il commento ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] fama: dalla commedia borghese degli esordi, nella cd. seconda maniera il dramma dell'essere e del parere lievita in simbolo e allegoria dell'esistenza.
Vita e opere
Iniziati gli studî di lettere all'univ. di Palermo, li proseguì a Roma e li compì ...
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Scrittore polacco (Słoboda Rungurska, Carpazî orient., 1888 - Losanna 1971). Di formazione filosofica, dopo la seconda guerra mondiale fu una delle figure di spicco, in Francia e in Svizzera, dell'emigrazione [...] regione natia, va ricordato il romanzo storico Powojenne perypetie Sokratesa ("Peripezie postbelliche di Socrate", post., 1985), allegoria del totalitarismo moderno. Di notevole importanza è la sua opera di saggista (Po stronie pamięci "Dalla parte ...
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LISI, Nicola
Giorgio PETROCCHI
Scrittore, nato a Scarperia (Firenze) l'11 aprile 1893. Vive a Firenze, dove è impiegato di prefettura. Nel 1923 fondò, con P. Bargellini e C. Betocchi, il Calendario [...] di rado si ritrova quella fantasiosa purezza di stile che nel Diario ha saputo poeticamente compensare i difetti di un allegorismo non sempre unito e coerente. Ha curato inoltre un'edizione di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (Roma 1929), e, con A ...
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Poeta italiano (Livorno 1912 - Roma 1990). La sua poesia, formatasi nell'ambito dell'ermetismo ma con ascendenze al vocianesimo ligure (da Sbarbaro a Boine), ha mirato a immettere nelle rarefazioni analogiche, [...] tradizionale, trovando la sua soluzione più felice in un tono medio, di canzonetta fra classica e popolareggiante (Come un'allegoria, 1936; Cronistoria, 1943; Stanze della funicolare, 1952; Il passaggio d'Enea, prime e nuove poesie raccolte, 1956; Il ...
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SINGLETON, Charles Southward
Filologo e critico della letteratura italiana, nato a McLond, Oklahoma, il 21 aprile 1909. Professore di letteratura italiana nella Johns Hopkins University di Baltimora [...] , intesa modernamente come espressione diretta della filosofia e della cultura medievale: in particolare, l'allegoria della Commedia sarebbe un'imitazione dell'allegoria biblica, secondo la concezione che di questa ebbe il Medioevo (An Essay on the ...
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Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.
Filosofia
Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso [...] in linguaggio umano, ma considerato frutto di ispirazione divina, assunse grande sviluppo e complessità il principio dell’allegoria, ossia il rintracciare un significato più profondo e diverso da quello immediatamente offerto dal testo. Si giunse ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...