Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] s. proposta da J.W. Goethe, che l’identifica con l’opera d’arte come totalità organica e lo distingue dall’allegoria: nel s. si realizza la piena identità tra simboleggiante e simboleggiato; è un’immagine in cui l’universale è colto nell’individuale ...
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Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.
Filosofia
Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso [...] in linguaggio umano, ma considerato frutto di ispirazione divina, assunse grande sviluppo e complessità il principio dell’allegoria, ossia il rintracciare un significato più profondo e diverso da quello immediatamente offerto dal testo. Si giunse ...
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Filosofo neoplatonico (n. Cirene 370 circa - m. 413 circa). Studiò ad Alessandria alla scuola di Ipazia; si avvicinò poi agli gnostici. Fu per tre anni a Costantinopoli, quindi ad Atene. Tornato in patria, [...] Sulla regalità, pronunciato davanti ad Arcadio, Gli Egizî o della provvidenza, dove sono esposte in forma di allegoria mitologica le condizioni della corte di Costantinopoli (altri sono conferenze di tipo sofistico, come lo spiritoso Elogio della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leon Battista Alberti
Olivia Catanorchi
Per quanto non si sia mai dedicato alla trattatistica o precettistica politica in senso stretto, Leon Battista Alberti – definito l’‘uomo universale del primo [...] stesso può dirsi per l’ambiente della curia pontificia, da lui frequentato a lungo e dipinto, sotto il velame dell’allegoria, con toni ironici e taglienti.
La vita
Battista Alberti (il primo nome ‘Leone’ è un’aggiunta posteriore, secondo la prassi ...
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Storico italiano della filosofia (n. Roma 1928), prof. nell'univ. di Roma. Socio nazionale dei Lincei (1988) e direttore dell'Istituto di studî storici di Napoli. È autore di numerose opere sulla filosofia [...] Dante, Guido e Francesca (2008); Il logo, la morte (2010); Ulisse e il desiderio. Il canto XXVI dell'Inferno (2011); Allegoria e simbolo (2014); Su Machiavelli: ultimi scritti (2015); Forti cose a pensar mettere in versi (2018); nel 2019, Purgatorio ...
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Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] Dio rende l'uomo suo strumento e profeta.
Opere
Tra gli scritti principali di F. un gruppo svolge il commento allegorico della Genesi (Legum allegoriae, De cherubim et flammeo gladio, De sacrificiis Abelis et Caini, De posteritate Caini, Quod Deus ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] divinità fluviali, quali, per es., quelle del Tevere e del Nilo, e successivamente a considerare quella stessa immagine come simbolo, allegoria del fiume. In altri termini, le due statue del Tevere e del Nilo, databili al 2° secolo d.C., provenienti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione [...] monarchia unica e universale (o, come scrive Dante, di «un solo principato e un solo principe») e chiuda con la figura allegorica di Marcia, la sposa di Catone Uticense, elevata a simbolo di «anima nobile», nel suo passaggio per le diverse età della ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] d'amore per un asino, che, in compenso delle sue moine, gli morde ambe le mani: il che lo fa rinsavire) è allegoria, si è detto, dell'ingratitudine di Alfonso per il suo maestro. Dei poemi, il più vasto e più ricco di fantasiosi miti, originali ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] .
Arte
Dal Medioevo le sette V. sono personificate da figure femminili che, soprattutto con il rinascere dell’interesse per l’allegoria con l’arte carolingia (Bibbia di Carlo il Calvo, 9° sec., Roma, S. Paolo fuori le mura) compaiono sempre più ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...