BALDI, Antonio
Oreste Ferrari
Nacque a Cava dei Tirreni nel 1692 (secondo il De Boni). Notizie essenziali sulla sua prima attività sono date da B. De Dominici, il quale ricorda che egli fu allievo di [...] disegnata, con la Comunione di s. Maria Egiziaca; i ritratti del noto medico N.Cirillo e di Maria Aurelia Caracciolo;un'allegoria delle Nozze di Carlo di Borbone con Maria Amalia di Sassonia)sono ricordate da Ch. Heinecken, secondo il quale il B ...
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ORA MARITIMA
A. Bisi
Nome dato dal Robert alla figura femminile che appare su un bassorilievo del III sec. d. C., probabilmente un fronte di sarcofago, conservato nei Musei Vaticani.
La scena è stata [...] identificata con l'allegoria del commercio marittimo; in primo piano è il porto con le navi e dietro una folla di componenti, personaggi, statue, soprattutto templi ed edifici non tutti definibili appieno. Nel mezzo, senza apparente riferimento al ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] , a Mantova (Bellini, 1979, p. 123; 1998, p. 18).
A un periodo caratterizzato da una decisa propensione a elaborare complessi temi allegorico-moraleggianti ne seguì uno in cui il G. si impegnò in opere di grande maestria tecnica, ma che tornarono a ...
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ANTEO (᾿Ανταῖος Antaeus)
A. de Franciscis
Gigante. La lotta con Eracle è il motivo culminante del mito di A., ed è anche l'unico tema che, per quel che sappiamo, tratta l'arte figurativa nel rappresentare [...] tale personaggio; anzi i due contendenti finiscono col diventare allegoria della forza bruta che soccombe lottando contro la forza cosciente. L'episodio era rappresentato nello Heraklèion di Tebe - non è chiaro se in una metopa o se sul frontone - ad ...
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Pittore e incisore (Venezia 1498 circa - ivi 1561), manierista. A Roma trasse incisioni da opere di Michelangelo, Raffaello, Giulio Romano, e in seguito dalle proprie invenzioni, seguendo la tradizione [...] di M. Raimondi. Abile decoratore (apparati trionfali per l'ingresso di Carlo V a Roma, 1536), dipinse a Firenze un'allegoria della battaglia di Montemurlo (Pitti); a Roma lavorò in S. Giovanni Decollato e (dopo il 1550), in S. Maria della Minerva; a ...
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Pittore (Anversa 1575 - ivi 1632), decano (dal 1606) della gilda dei pittori di Anversa. Autore di composizioni religiose, mitologiche e allegoriche, trasse copiosi suggerimenti dalla pittura italiana; [...] il 1606, dove conobbe le opere di Caravaggio; in seguito subì l'influsso di Rubens. Tra le sue opere ricordiamo l'Allegoria del destino umano (1600; Bruxelles, Musée royaux des beaux-arts) e Scaldis et Antwerpia (1609; Anversa, museo), suo capolavoro ...
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Incisore (n. Ravenna poco prima del 1493 - m. Roma 1527). Frequentò la bottega di M. Raimondi e fu attivo a Roma, incidendo a bulino opere antiche (il Trono di Nettuno di Ravenna, il Laocoonte, ecc.) e [...] composizioni di Raffaello (Ratto di Elena; Trionfo di Bacco), Giulio Romano (Lotta di Darete ed Entello; Allegoria della forza d'animo), B. Bandinelli (Strage degli Innocenti), F. Salviati, ecc. ...
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VALLMITJANA i BARBANY
José F. Rafols
. Famiglia di artisti catalani. Venanci, scultore, nacque a Barcellona nel 1828, e ivi morì il 3 settembre 1919. Allievo della Scuola di belle arti nella città natale [...] completò la sua formazione artistica nello studio di Damiá Campeny. Si dedicò ai soggetti religiosi, all'allegoria, al ritratto e alle grandi composizioni decorative di piazze, giardini, edifici, senza disdegnare le statuine di terracotta smaltata.
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Orafo e incisore (n. Firenze 1462 - m. dopo il 1522). Le sue incisioni (17 firmate), di soggetto sacro, mitologico e allegorico, traggono liberamente spunto da opere di Filippino Lippi, P. Perugino e A. [...] del Pollaiolo, mentre per gli sfondi paesistici rilevano elementi della grafica di Dürer. Un rame, inciso sui due lati (Adorazione dei Magi, Allegoria del potere d'Amore), è conservato al British Museum di Londra. ...
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Pittore (Maubeuge 1591 - Venezia 1667). Allievo di A. Janssens ad Anversa, fu poi a Roma (1615-25), dove probabilmente lavorò con B. Manfredi, risentendo anche di S. Vouet nell'ampio modellato e nell'eleganza [...] delle composizioni (David, Roma, galleria Spada; Buona ventura, Louvre; S. Sebastiano curato da Irene, Rouen, Musée des beaux-arts). Dal 1626 fu a Venezia (Allegoria della vanità e della sapienza, Torino, Palazzo reale). ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...