. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] come una liturgia drammatica in onore del dio Tammüz (Hadad, Addu, Dod) e della dea Ištar (Astarte; v.).
Astraendo dai sistemi allegorici minori, che come si è detto o già sono stati da molto tempo abbandonati o sono tentativi recentissimi di cui non ...
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PIETROBONO, Luigi
Letterato, nato ad Alatri (Frosinone) il 26 dicembre 1863. Entrò giovanissimo tra gli scolopî, nel cui liceo-ginnasio del Collegio Nazareno di Roma fu per molti anni insegnante di lettere [...] di studioso, divenuti con gli anni un vero culto, è Dante, che egli interpreta, sulla scia del Pascoli, soprattutto nell'allegoria, ma non senza osservazioni dotte ed eleganti di altro genere (v. specialmente Il poema sacro, Bologna 1915; il commento ...
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chiusura
Emilio Pasquini
Sostantivo che figura unicamente in Fiore XXV 14, e precisamente nel sonetto in cui Paura rimbrotta lo Schifo per aver consentito ad Amante l'accesso al fiore attraverso il [...] esclusi gli estranei ", " recinto privato ", " terreno cintato ", con valore sfumante verso il figurato, .tenendo conto dell'allegoria generale del poemetto ma insieme della pertinenza letterale al giardin di Piacer, custodito dai vari guardiani e ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] fama: dalla commedia borghese degli esordi, nella cd. seconda maniera il dramma dell'essere e del parere lievita in simbolo e allegoria dell'esistenza.
Vita e opere
Iniziati gli studî di lettere all'univ. di Palermo, li proseguì a Roma e li compì ...
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Scrittore polacco (Słoboda Rungurska, Carpazî orient., 1888 - Losanna 1971). Di formazione filosofica, dopo la seconda guerra mondiale fu una delle figure di spicco, in Francia e in Svizzera, dell'emigrazione [...] regione natia, va ricordato il romanzo storico Powojenne perypetie Sokratesa ("Peripezie postbelliche di Socrate", post., 1985), allegoria del totalitarismo moderno. Di notevole importanza è la sua opera di saggista (Po stronie pamięci "Dalla parte ...
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LISI, Nicola
Giorgio PETROCCHI
Scrittore, nato a Scarperia (Firenze) l'11 aprile 1893. Vive a Firenze, dove è impiegato di prefettura. Nel 1923 fondò, con P. Bargellini e C. Betocchi, il Calendario [...] di rado si ritrova quella fantasiosa purezza di stile che nel Diario ha saputo poeticamente compensare i difetti di un allegorismo non sempre unito e coerente. Ha curato inoltre un'edizione di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (Roma 1929), e, con A ...
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Poeta italiano (Livorno 1912 - Roma 1990). La sua poesia, formatasi nell'ambito dell'ermetismo ma con ascendenze al vocianesimo ligure (da Sbarbaro a Boine), ha mirato a immettere nelle rarefazioni analogiche, [...] tradizionale, trovando la sua soluzione più felice in un tono medio, di canzonetta fra classica e popolareggiante (Come un'allegoria, 1936; Cronistoria, 1943; Stanze della funicolare, 1952; Il passaggio d'Enea, prime e nuove poesie raccolte, 1956; Il ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità, tra i quali:
1. Archelao, antico poeta greco (3º sec. a. C.), del Chersoneso egiziano, presso Alessandria; raccolse sotto il titolo Mostri (᾿Ιδιοϕυῆ) un libro di [...] detto dell'Apoteosi di Omero, trovato nel sec. 17º presso Boville, oggi al British Museum; il rilievo è notevole per l'allegoria, per gli accenni paesistici, e per i tipi di Muse risalenti a quelli dello scultore rodio Filisco.
3. Archelao, generale ...
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Tanhum ben Yosef ha-Yerushalmi
Tanḥūm ben Yosef ha-Yĕrūshalmī
Pensatore e grammatico ebreo, attivo probabilmente in Egitto e in Palestina (n. al-Fusṭā′t, Il Cairo, forse 1220 - m. 1291). Grande filologo [...] un’interpretazione grammaticale e razionalista dei libri della Bibbia (la storia di Giona è, per es., letta come un’allegoria dell’anima). La sua «Guida sufficiente» o «adeguata» (al-Murshid al-kāfī), in giudeo-arabo (arabo con caratteri ebraici ...
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Pittore (Weissenhorn, Ulma, 1719 - ivi 1771). Apprese l'arte dal padre Johann Jacob e dallo zio Johann Baptist, e alla scuola di J. G. Bergmüller, ma soprattutto importante per la sua formazione fu un [...] , fu sempre presente nei molti affreschi e quadri che K. dipinse per conventi, chiese e castelli (Allegoria della sapienza divina, 1744, affresco del soffitto della biblioteca del convento benedettino di Wiblingen; Glorificazione dell'Eucaristia ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...