BARDI, Guido
Guido Pampaloni
Figlio di Accolto, detto anche Coltuccio, nacque a Firenze verso la metà del sec. XIII. Appartenente a famiglia di parte guelfa, fu testimone degli avvenimenti che portarono [...] di questa ambasceria non conosciamo però né lo scopo, né i risultati conseguiti.
Dopo questa notizia del B. non si trovano poderi posti nel pian di Ripoli a Francesco del fu Alighiero degli Alighieri, la moglie di lui, Bartola del fu Guccio di ...
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ALIGHIERI, Alighiero
Arnaldo D'Addario
Figlio di Bellincione di Alighiero, in documenti del marzo-aprile 1246 appare, con il padre ed i fratelli, partecipe di operazioni finanziarie, come garante o [...] Poggi (madre a sua volta di quell'Andrea Poggi che, al dire del Boccaccio stesso, somigliava fisicamente all'Alighieri).
Fonti e Bibl.: I documenti sono pubblicati nel Codice diplomatico dantesco, a cura di R. Piattoli, Firenze 1950, nn. 6-13, 23 ...
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Pipolo
Bruno Roberti
Nome d'arte di Giuseppe Moccia, sceneggiatore e regista cinematografico e televisivo, nato a Viterbo il 22 giugno 1931. In coppia con Franco Castellano, costituì fin dagli anni [...] del varietà come Aldo Fabrizi e Totò (Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi e Signori si nasce diretti entrambi da Mario Anselmo e il suo scudiero (1972) di Bruno Corbucci con Alighiero Noschese, P., sempre in coppia con Castellano, traspose sul grande ...
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Corbucci, Bruno
Serafino Murri
Sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 23 ottobre 1931 e morto ivi il 7 settembre 1996. Fratello del regista Sergio, cominciò la sua carriera come soggettista [...] Dopo aver lavorato negli anni Cinquanta come sceneggiatore, spesso per i film comici diretti dal fratello, esordì nella regia a metà cabarettisti di successo (Lino Banfi, Enrico Montesano, Alighiero Noschese), e creò, insieme allo sceneggiatore Mario ...
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autoaccusatorio
(auto-accusatorio), agg. Relativo a un’attribuzione di colpa da parte di chi è accusato di qualcosa. ◆ È sicuramente difficile discriminare tra le affermazioni autoaccusatorie e quelle eteroaccusatorie, visto che soprattutto...
gancio
gàncio s. m. [dal turco kanca 〈kanǧà〉]. – 1. In genere, ferro d’una certa grossezza, ripiegato a uncino, per afferrare o sospendere o trattenere o comunque collegare qualche cosa. In partic., organo di attacco usato generalmente per...