TELESON (Τελέσων)
P. Moreno
1°. - Scultore greco di Camiro, figlio di Mnasitimos 2° e padre di Mnasitimos 4°, appartiene, come gli altri scultori di nome T., ad una famiglia di artisti attiva a Rodi [...] Kallikrates figlio di Euphrantidas, sull'acropoli di Lindos; il monumento comprendeva anche la statua di Euphrantidas, opera di Phyles di Alicarnasso (I. G., xii, i, 825).
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, nn. 2029, 2030; E. Loewy, I. G. B., n. 181 ...
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Scultore rodio (sec. 2º a. C.), di cui Plinio ricorda un simulacro di Apollo e quelli di Latona, di Artemide e delle nove Muse, esistenti nel tempio di Apollo al portico di Ottavia, e un Apollo nudo e [...] (uno noto sotto il nome di Apoteosi di Omero opera di Archelao di Priene, l'altro scolpito su una base circolare trovata ad Alicarnasso) e in repliche statuarie di età romana, rispondenti a sei tipi, trovate a Roma e a Frascati e nell'Oriente greco ...
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SKOPAS (Σκόπας, Skopas)
P. E. Arias
1°. - Scultore greco del IV sec. a. C., nato nell'isola di Paro. Poiché dopo l'88 a. C. un Aristandros figlio di S. restaurò alcune statue (I. G., 287-288), e poiché [...] fu distrutta da Alessandro. Si può ritenere che S., che non poteva essere alle prime armi allorché fu chiamato da Artemisia ad Alicarnasso per il Mausoleo, sia vissuto fra il 375 arca ed il 330 a. C.
Non sembra del tutto impossibile, oggi, tentare un ...
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Architetto greco (sec. 4º a. C.). Costruì il grandioso monumento funerario di Mausolo, satrapo di Caria, insieme a Satiro, forse soprintendente alle squadre di scultori e coautore, con P., di un volume [...] Poliade a Priene; periptero, esastilo, ionico, con caratteri stilistici simili a quelli del Mausoleo nel capitello e per la presenza di una fascia di dentelli al posto del fregio figurato. Fu forse autore anche del piano regolatore di Alicarnasso. ...
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Vedi TERRACINA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACINA (Ταρρακῖνα, Ταρραχίνη, Tarracina, Tarracinae)
B. Conticello
Località quasi all'estremo limite meridionale del Lazio, presso il mare Tirreno, al centro [...] dalla parte di mezzogiorno.
Il nome del più antico centro abitato, probabilmente di origine volsca, era Anxur. Dionigi di Alicarnasso (ii, 49), ritiene la città fondata da un gruppo di spartiati fuggiti dalla Grecia per sottrarsi alle riforme di ...
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AURIGA
A. Rumpf
Una persona che guida un cocchio può naturalmente essere rappresentata nell'arte di ogni tempo nel costume che essa usa comunemente. A partire dalla fine dello stile geometrico, infatti, [...] si potrebbero citare: il grande bronzo di Delfi (intorno al 460 a. C.), il fregio marmoreo del Mausoleo di Alicarnasso e innumerevoli esempî nell'arte minore dal periodo arcaico all'età ellenistica. Vi sono chitoni da auriga rossi (vaso Chigi ...
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BRYAXIS (Βρύαξις, Bryaxis)
L. Vlad Borrelli*
Scultore che il nome indica di origine caria, ma probabilmente atticizzato (così che Atenodoro lo dichiara nativo di Atene), operante nella seconda metà del [...] traccia nelle monete della città.
Il ritrovare poco dopo il nome di B. accanto a quello degli scultori del Mausoleo di Alicarnasso ne confermerebbe, secondo alcuni, l'origine caria. Qui egli lavorò al lato N negli anni intorno al 351.
Secondo una ...
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PHILISKOS (Φιλίσκος, Philiscus)
L. Laurenzi
1°. - Scultore rodio di età ellenistica.
Plinio (Nat. hist., XXXVI, 34) cita alcune statue di Ph. da Rodi esistenti a Roma, due statue di Apollo, di cui una [...] delle muse rappresentate nel rilievo con l'apoteosi di Omero di Archelaos (v.) di Priene, su un'ara cilindrica di Alicarnasso, ambedue nel British Museum, in un rilievo neoattico di puteale, in sarcofagi, in gemme e in numerose copie statuarie di ...
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PHILOXENOS (Φιλόξενος, Philoxenus)
P. Moreno
1°. - Pittore di Eretria, forse del demo attico di questo nome, o della città dell'Eubea. È noto da Plinio, che lo ricorda con Ariston ed Aristeides tra i [...] , si tratta già di una novità rispetto al fondo blu-nero usato alla metà del IV sec. nel fregio del Mausoleo di Alicarnasso, e di una precisa rispondenza con l'inversione dei tradizionali valori del bianco e del nero attribuita anche a Nikias. La ...
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SEVERO, Stile
L. Vlad Borrelli
Viene così designato lo stile di quella generazione di artisti operanti in Grecia tra il 480 e il 450 a. C.; è chiamato anche stile di transizione poiché si pone, intermedio [...] gli artisti di quest'epoca (in Cicerone, Plinio, Quintiliano, Luciano: durus, rigidus, austerus; in Dionigi d'Alicarnasso, De compositione verborum, 22: αὐστηρὸς ἀρμονία riferito a Pindaro, ecc.), viene impiegata dagli studiosi più antichi solamente ...
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esapoli
eṡàpoli s. f. [dal gr. ῾Εξάπολις, che compare dapprima come nome proprio dell’Esapoli dorica, comp. di ἑξα- «esa-» e πόλις «città»]. – Nell’antica Grecia, unione politica di sei città: E. dorica, antica lega sacrale (6° sec. a. C.)...
meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro della vocale della prima sillaba]....