KALLIMACHOS (Καλλίμαχος, Callimachus)
L. Guerrini
2°. - Scultore, toreuta, pittore, di origine ignota, di formazione attica; la sua attività si svolse specialmente nell'ultimo trentennio del V sec. a. [...] Vitruvio il termine è stato motivato dalla elegantia e subtilitas di K., e ciò concorda col giudizio di Dionigi di Alicarnasso (Isocr. Ath., 542) che dello scultore accenna alla λεπτότης e alla χάρις. Per Pausania, invece, tale definizione è stata ...
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LUPA Capitolina
F. Castagnoli
Così vien chiamata comunemente la statua di bronzo, conservata nel Museo dei Conservatori a Roma, rappresentante una lupa che, solidamente piantata sulle quattro zampe, [...] i più), ovvero nel Comizio (De Sanctis, Carcopino), e in tal caso la statua della lupa coi gemelli vista da Dionisio di Alicarnasso (i, 79, 8) presso il Lupercale, e da lui detta di fattura arcaica, sarebbe un terzo monumento.
La discussione del ...
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Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] C.; Priene; Pireo). Nel corso del secolo successivo a questo schema si affiancò quello più tipicamente scenografico, rappresentato dai monumenti di Alicarnasso.
Tra la fine del 5° e la prima metà del 4° sec. a.C., mentre nel Peloponneso continuava la ...
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FREGIO
H. Kähler
In architettura si intende per f. una zona decorativa con andamento prevalentemente orizzontale; in particolar modo nella trabeazione degli ordini classici la parte fra architrave e [...] più tipico a questo riguardo potrebbe essere l'indecisione circa la esatta collocazione del f. delle Amazzoni nel Mausoleo di Alicarnasso.
L'unico f. che, da un punto di vista architettonico, ha chiaramente un posto fisso - sia che rimanga liscio (ad ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica
L. Laurenzi
Conosciamo molte firme di scultori attivi in R., durante l'ellenismo e dalle iscrizioni trovate nei santuarî di [...] si trovano i nuclei maggiori di riproduzioni (v. archelaos; muse). Il monumento che riproduce con maggior sincerità gli schemi delle muse è la Base di Alicarnasso; essa potrebbe essere un'opera di Coo, considerata la forma dell'ara ed il fatto che ad ...
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ATALANTA (᾿Αταλάντη, Atalanta o Atalante)
P. Orlandini
Ninfa e cacciatrice, affine, sotto certi aspetti, ad Artemide, la cui leggenda era localizzata in Beozia e in Arcadia. Secondo la saga beotica, [...] di Nîmes: S. Reinach, Rép. Peint., tav. 179, 2; mosaici di Antiochia, Antioch Mos. Pav., tav. xi a, lvi b; mosaico di Alicarnasso: Morgan, Rom. Brit. Mosaic Pav., tav. a p. 257; R. Hinks, Br. Mus. Catalogue, Mosaics, Londra 1933; disco argenteo di ...
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Vedi CARIATIDE dell'anno: 1959 - 1994
CARIATIDE (καρυᾶτις, caryatis)
G. A. Mansuelli
Figura femminile scolpita, usata in luogo di colonna o pilastro a sostegno di sovrastanti membrature architettoniche. [...] : Cavalleriis, 45; canopo di Villa Adriana: S. Autigemma, in Bollettino d'Arte, xxxix, 1945, p. 327; tipo Eretteo, da Alicarnasso: Bull. Corr. Hell., 1893, p. 410; figure in marmo colorato del Museo Naz. Romano: G. Lippold, Kopien u. Umbildungen ...
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Vedi LAVINIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LAVINIO (v. vol. iv, p. 510)
F. Castagnoli
L'esplorazione del santuario meridionale, proseguita in questi ultimi anni, ha posto in luce alcuni edifici arcaici [...] riva del mare in direzione di L.: esso deve essere identificato con quello del Sol Indiges, ricordato soprattutto da Dionigi di Alicarnasso (Ant. Rom., i, 53) e legato alla leggenda dello sbarco di Enea sulla riva laurentina. Il materiale rinvenuto ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] ca.); quello di Teodoro di Focea sulla sua thólos dorica di Delfi (380 a.C. ca.); quello di Satiro e Pitide sul Mausoleo d’Alicarnasso (360 a.C. ca.); quello di Pitide sul tempio ionico di Atena a Priene (340 a.C. ca.); quello di Filone sull’arsenale ...
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GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] a Ostia, ricavato da una moneta (c. 27r), quello di Traiano ripreso da S. Serlio (c. 27v) e quello di Alicarnasso (c. 28r), ricostruito in base al testo di Vitruvio. I porti sono generalmente fortificati: all'imbocco compaiono torri, fortini e ripari ...
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esapoli
eṡàpoli s. f. [dal gr. ῾Εξάπολις, che compare dapprima come nome proprio dell’Esapoli dorica, comp. di ἑξα- «esa-» e πόλις «città»]. – Nell’antica Grecia, unione politica di sei città: E. dorica, antica lega sacrale (6° sec. a. C.)...
meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro della vocale della prima sillaba]....