Vedi SECTILE, Opus dell'anno: 1966 - 1997
SECTILE, Opus
S. Aurigemma
Si disse in antico opus sectile marmoreum quella specie di mosaico che risultò non già dall'impiego di piccole o piccolissime tessere [...] ". E soggiunge che, per quel che egli può rilevare dalle più antiche notizie a sua conoscenza, il palazzo di Mausolo di Alicarnasso fu nobilitato col marmo di Proconneso; in Roma poi il primo a rivestire con lastre di marmo le pareti di tutta la ...
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Vedi THOINIAS dell'anno: 1966 - 1997
THOINIAS (Θοινίας)
P. Moreno
Figlio del bronzista Teisikrates, cittadino di Sicione, scultore attivo nella seconda metà del III sec. a. C.
Discendente da una famiglia [...] di Th. di cui si abbia notizia erano in Beozia. Tra queste soprattutto notevole il monumento del poeta Eraclito di Alicarnasso, contemporaneo ed amico di Callimaco (Strab., xiv, 656) dedicato nell'Amphiaraion di Oropos a cura del fratello verso il ...
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QUIRINO (Quirīnus)
A. Bisi
Divinità italica di oscura origine, successivamente assimilata dai latini a Romolo (v.) e a Marte (v.). La scoperta di un santuario italico a Ercole Curino presso Sulmona (v.), [...] varroniana, mentre il carattere sabino attribuito all'antichissimo dio Q. riceve un completamento mitologico nella narrazione di Dionigi di Alicarnasso, che fa fondare la città di Curis da un Fabidio, figlio di Q. congiuntosi con una vergine sabina ...
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Vedi ERCOLANO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ERCOLANO (Herculaneum)
A. Maiuri
Città della Campania, distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d. C.; su parte della città antica si trova attualmente Resina, [...] inter duas fluvias infra Vesuvium collocatum. Strabone inoltre (v, 4, 8, p. 246) ne loda la salubrità dell'aria; Dionigi d'Alicarnasso (i, 42) la sicurezza dei porti. E per quanto l'eruzione abbia, con l'apporto di grandi masse alluvionali, alterato ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Dalle notizie che si hanno sulla sua attività appare più giovane di Scopa e attivo fino al penultimo decennio del secolo. Una delle prime opere fu forse il ritratto di [...] nel tipo dell'Apollo del Belvedere in Vaticano. Partecipò intorno alla metà del secolo alla decorazione del Mausoleo di Alicarnasso, eseguendo il lato occidentale del fregio, e fece un Ares per il tempio della città. Dopo Cheronea (338) eseguì ...
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MYLASA (Μύλασα, Mylasa)
N. Bonacasa
Città in Caria odierna Milas. Il nome è pregreco.
L'epoca della fondazione è sconosciuta, ma vi dovette essere un insediamento miceneo già a partire dal 1500 a. C. [...] della satrapia, e tale essa rimase fino al 370 circa; cade infatti negli anni 366-365 il trasferimento della capitale ad Alicarnasso, ad opera di Mausolo. Presa da Alessandro nel 334 e passata, quindi, ad Antigono, ai Tolomei ed ai Seleucidi, fu ...
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FABIUS PICTOR, Gaius
M. B. Marzani
Pittore romano vissuto tra il IV e il III sec. a. C.
Diversi membri della famiglia dei Fabii portarono il cognomen Pictor, da lui tramandato e derivato appunto dall'arte [...] , nella II guerra sannitica: il tempio era stato dedicato appunto da C. Bubulco (Valer. Maxim., viii, 14, 6). Dionigi di Alicarnasso (Exc. lib., xvi, 6) loda l'accuratezza, la bellezza dei colori e la freschezza delle pitture di F. P., libere da ...
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MAUSOLO (Μαύσσωλλος, Μαύσωλος, Mausolus)
L. Fabbrini
Figlio di Ecatomno, satrapo della Caria, regnò tra il 357-6 e il 353-2 sulla regione e su parti della Lidia e della Licia, ivi comprese alcune città [...] considerarsi un principe filelleno, anche se le tortuosità della sua linea politica attestano una spiccata natura orientale. Ricostruì Alicarnasso ampliandola grandemente e ne fece il centro della satrapia. Batté moneta in stile rodio. Ma il suo nome ...
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SCIRONE (Σκίρων)
A. Gallina
Eroe greco, eponimo di un'altura nel territorio di Megara. Figlio, secondo alcuni autori, di Posidone e secondo altri di Pelope, fu considerato dai Megaresi come un buon condottiero [...] 1950, p. 83; Atene c. d. Theseion: id., ibid., p. 158 S. Fregio di GyölbaŞi-Trysa: id., ibid., p. 209 s. Mausoleo di Alicarnasso: vaso di Kakrylion, Firenze, Museo Arch.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 50, n. 9; id., Red-fig., p. 82. Pelike di ...
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ASIANO E ASIANISMO
L. Laurenzi
Il termine "asianus" ricordato da Cicerone (Brutus, 51; Orator, 231) fu probabilmente trasferito con intento spregiativo, dagli oratori attici, dall'uso grammaticale a [...] a. C. e di cui ci danno notizia Agatarchide (Jacoby, Frag. Gr. hist., ii, C 86, T. 3), Strabone e Dionigi di Alicarnasso. Egli derivava la sua cultura dai classici, specialmente da Lisia, e amava le metafore, l'enfasi patetica, ma anche le arguzie e ...
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esapoli
eṡàpoli s. f. [dal gr. ῾Εξάπολις, che compare dapprima come nome proprio dell’Esapoli dorica, comp. di ἑξα- «esa-» e πόλις «città»]. – Nell’antica Grecia, unione politica di sei città: E. dorica, antica lega sacrale (6° sec. a. C.)...
meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro della vocale della prima sillaba]....