Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] (9° sec.) e Fatimidi (10° sec.) fiorì la dinastia dei Banū Ḥammād. Nell’11° sec., come tutta l’Africa settentrionale, l’Algeria fu invasa dai nomadi arabi Benī Hilāl. Assorbita fra 11° e 13° sec. negli imperi nord;africani degli Almoravidi e Almohadi ...
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Regione dell’Algeria settentrionale, compresa all’incirca tra i uidian Isser ed el-Kebir e divisa dal uadi Soummam in Grande C. a O e Piccola C. a E. La prima è più aspra, dominata dalla catena della [...] 57) fiera resistenza alla conquista francese, e si distinse, per la sua combattività, nella lotta per l’indipendenza dell’Algeria (1954-62). È ora la regione del paese in cui è più accesa l’attività antigovernativa dei gruppi fondamentalisti islamici ...
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Generale francese (Bona, Algeria, 1888 - Parigi 1967). Partecipò alla campagna del Marocco (1912-14) e alla prima guerra mondiale; comandante di divisione (1940), fu catturato nella regione di Lilla dopo [...] e fu chiamato a far parte dell'Académie française. Nel 1961 la sua ferma opposizione alla politica di de Gaulle per l'Algeria lo costrinse a ritirarsi dalla vita pubblica. Ha scritto: Le Maghreb en feu (1957); Mémoires (2 voll., 1959-60); C'étaient ...
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(fr. Constantine) Città dell’Algeria (462.187 ab. circa), a 650 m s.l.m. nella valle del fiume Rhumel; vera fortezza naturale, è posta su un rilievo che domina la pianura circostante ed è circondata da [...] araba (7°-8° sec.), per la sua fortissima posizione, ebbe parte essenziale in molti avvenimenti politici e militari dell’Algeria.
Resti preistorici sono stati rinvenuti sull’antica spiaggia di Mausni e nelle grotte dei Piccioni, degli Orsi e del ...
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In Libia, Tunisia e Algeria, i discendenti di giannizzeri qui trasferiti dai Turchi e unitisi a donne indigene, berbere o arabe; sotto la dominazione ottomana erano molto numerosi ed erano utilizzati per [...] la difesa, o come corpo di polizia ...
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Maresciallo di Francia (Mostaganem, Algeria, 1856 - castello di Amancet, Tarn, 1942). Generale di divisione nel 1913, operò in Marocco alle dipendenze del maresciallo Lyautey; alla vigilia della battaglia [...] della Marna, divenne comandante d'armata e nel 1916 comandante delle armate dell'est, poi del nord. Quando la grande offensiva tedesca del 27 maggio 1918 ebbe travolto le difese dello Chemin-des-Dames, ...
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(fr. Oran) Città dell’Algeria (655.852 ab. nel 2008), al centro della ben riparata baia omonima; capoluogo dell’omonima provincia. La città vecchia, che si estende su una terrazza fra il massiccio del [...] dei prodotti agricoli del fertile entroterra (colture orticole lungo la costa e vigneti all’interno), collegata per ferrovia ad Algeri e a Fes, capolinea di quella che penetra fino a Kenadsa, O. ha notevolmente sviluppato anche l’industria, nei ...
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Algeri
Claudio Cerreti
Un'antica città libera
Antico e glorioso porto di mare, Algeri ha il doppio volto delle città improvvisamente investite dalla modernizzazione, dove il centro storico dalle architetture [...] coste abitate da musulmani: gli schiavi catturati da una parte e dall'altra, poi, venivano o scambiati o riscattati. Algeri venne perciò attaccata parecchie volte, tra 16° e 18° secolo, dalle flotte europee, ma sempre senza risultato.
Una capitale ...
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Bejaïa (fr. Bougie) Città dell’Algeria (147.076 ab. circa), capoluogo dell’omonima provincia (wilaya) (915.835 ab. nel 2008), situata verso l’estremità occidentale del golfo che da essa prende nome, in [...] (olio, vino). Attive le industrie nei settori chimico e siderurgico. Un tronco ferroviario la unisce a Beni Mansour sulla linea Algeri-Costantina; un oleodotto (lungo 720 km) la collega al giacimento petrolifero di Hassi Messaoud.
B. sorge dov’era l ...
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algere
àlgere v. intr. [dal lat. algēre] (usato solo nel pass. rem. alsi), poet. ant. – Sentire gran freddo, gelare: L’alma ch’arse per lei sì spesso et alse (Petrarca). V. anche algente.