Medico francese (Parigi 1845 - ivi 1922). Medico militare, prestò servizio presso l'ospedale di Val-de-Grâce e poi in Algeria, dove condusse sistematiche ricerche sulla malaria, della cui natura parassitaria [...] fornì, nel 1880, la definitiva dimostrazione. Le osservazioni di L. - confermate, approfondite e ampliate da altri ricercatori (in particolare da C. Golgi) - acuirono l'interesse e stimolarono le ricerche ...
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Capo berbero (m. 1282) che nell'indebolirsi della dinastia degli Almohadi si rese da loro indipendente e fondò un principato nell'Algeria (Zayyaniti) con capitale a Tilimsān. ...
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Pittore francese (Sathonay, Ain, 1918 - Parigi 1988); stabilitosi a Parigi nel 1933, cominciò a dipingere, durante un viaggio in Tunisia e Algeria nel 1939, opere segnate da un espressionismo cromatico. [...] Nel dopoguerra fu tra i più significativi rappresentanti dell'astrattismo lirico, d'impostazione segnico-gestuale, dal quale trasparì anche il suo interesse per la mistica orientale. Vincitore del premio ...
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Generale francese (Grenoble 1795 - Ginevra 1871). Si segnalò giovanissimo nelle campagne di Russia e di Germania; la monarchia di luglio lo inviò in Algeria, dove raggiunse il grado di generale di divisione [...] (1837). All'inizio del Secondo Impero fu per breve tempo ministro della Guerra, quindi governatore dell'Algeria per sette anni, e maresciallo di Francia; poi (1859-67) di nuovo ministro della Guerra. Durante il suo ministero si ebbe la spedizione in ...
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Pittore belga (Nizza 1872 - Parigi 1899), allievo a Parigi di G. Moreau e condiscepolo di Rouault e Matisse. Esordì nel 1894; in Algeria (1897-98) eseguì qualcuna delle sue migliori opere. Sebbene si sia [...] formato e abbia svolto la sua breve attività per la maggior parte in Francia, tenne un posto notevole nella pittura belga alla fine del sec. 19º, nella quale fu uno degli innovatori insieme con J. Ensor ...
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Generale (Vendargues 1775 - ivi 1847), partecipò a tutte le campagne della Rivoluzione e dell'Impero. Comandante di divisione durante la spedizione in Algeria, con la vittoria riportata nella battaglia [...] di Staueli (19 giugno 1830) e la conquista del forte dell'Imperatore (3 luglio), preparò la caduta, immediatamente successiva, di Algeri in mano francese; nel 1831 divenne comandante in capo dell'armata d'Africa; nel 1832 pari di Francia. È autore di ...
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Pittore e incisore olandese (Amsterdam 1857 - L'Aia 1928); allievo delle accademie di Amsterdam, Anversa e Bruxelles, viaggiò in gioventù in Spagna, Algeria, Marocco, Italia, riportandone studî di figure [...] e paesaggi di carattere impressionistico. In patria divenne poi uno degli oppositori del troppo facile impressionismo insieme con A. J. der Kinderen, J. P. Veth, ecc. Dal 1895 circa datano le sue composizioni, ...
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Ammiraglio (Gardanne, Provenza, 1656 - Saint-Marcel, Marsiglia, 1733). Si segnalò a Messina durante la guerra d'Olanda (1675) e nella campagna di Algeria (1682-83); curò quindi nel Siam la riorganizzazione [...] di quella marina. Tornato in Francia (1689), riprese a combattere contro gli Inglesi: si distinse nella battaglia di Capo La Hogue (1692) dove fu gravemente ferito. Nella lotta per la successione di Spagna ...
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Uomo politico francese (Fléchin, Pas-de-Calais, 1857 - Parigi 1927), deputato (1889-1911), poi senatore; ministro dei Lavori pubblici (1894), governatore dell'Algeria (1900-11), nel 1913 fu nominato ministro [...] degli Esteri. Alto commissario delle potenze alleate in Grecia nel 1917, impose l'adesione del paese all'Intesa e, oltrepassando le proprie istruzioni, l'abbandono del regno al re Costantino. Alto commissario, ...
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Ufficiale e diplomatico (Milano 1815 - Mirabello, Monza, 1879); arruolatosi volontario negli spahi francesi (1841) partecipò alla spedizione di Ṣeidā' e Mascara in Algeria, meritandosi la Legion d'onore. [...] Tornato in Italia, partecipò alla campagna del 1848 nell'esercito piemontese; divenuto ufficiale d'ordinanza di Vittorio Emanuele, si batté a Novara (1849). Aiutante di campo del re, partecipò poi alla ...
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algere
àlgere v. intr. [dal lat. algēre] (usato solo nel pass. rem. alsi), poet. ant. – Sentire gran freddo, gelare: L’alma ch’arse per lei sì spesso et alse (Petrarca). V. anche algente.