Nome con cui è noto il generale Giuseppe Vanini (n. Elba - m. ivi 1866). Rapito da corsari barbareschi e condotto a Tunisi, divenne il segretario del bey. Fu poi al servizio della Francia e partecipò alla [...] spingendosi fino a Miliana, e s'impadronì di Bona. Fu bey di Costantina finché (1835) l'esercito francese non venne respinto. Propose un piano di pacificazione dell'Algeria, cui s'ispirò poi il gen. Th.-R. Bugeaud, del quale Y. fu uno dei principali ...
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Saggista e uomo politico afro-francese (Fort-de-France, Martinica, 1925 - New York 1961); studiò medicina e psichiatria in Francia. Nel 1952 si trasferì in Algeria per esercitare la professione di medico [...] e psichiatra; entrato in contatto col Fronte di liberazione nazionale (FLN) ne diresse il giornale. Nei suoi libri (Peau noire et masques blancs, 1952, trad. it. Il negro e l'altro, 1965; L'An V de la ...
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Generale francese (Belloy-Saint-Léonard 1902 - cielo di Colomb-Béchard, Algeria, 1947); capo dell'ufficio operazioni della 4a divis. di fanteria (1939), fu fatto prigioniero due volte, ma riuscì sempre [...] a evadere e riparò infine in Africa, dove fu incaricato da de Gaulle di organizzare le forze dell'Africa Equatoriale Francese. A capo delle formazioni ricostituite, s'impadronì (1940) del Camerun, puntò sul Lago Ciad, risalendo fino al Fezzan e a ...
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Ufficiale dell'esercito francese (n. Moyenvic 1791 - m. 1882) al quale è attribuito un perfezionamento delle armi da fuoco ad avancarica: sul vitone di culatta era avvitato uno stelo d'acciaio (di qui [...] d'introdurre nella canna lo stoppaccio per ottenere la tenuta ai gas di scoppio. L'invenzione di T. fu adottata dall'esercito francese per costruire la carabine mod. 1846 che equipaggiò anche gli Chasseurs d'Afrique nelle ultime fasi della guerra di ...
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Uomo politico francese (Parigi 1781 - Champlâtreux, Seine-et-Oise, 1855). Funzionario napoleonico (prefetto nel 1807, consigliere di stato nel 1809) e ministro della Giustizia (1813), pari di Francia alla [...] assunse la presidenza del Consiglio e nuovamente il dicastero degli Esteri; il suo gabinetto consolidò le posizioni francesi in Algeria e contribuì a trovare una sistemazione pacifica alla questione belga. Combattuto dalla corrente di A. Thiers e ...
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Uomo politico francese (Sidi Bel-Abbès, Algeria, 1863 - Plessis-Picquet 1925). Avvocato, deputato socialista (1893-1902), collaborò con J. Jaurès alla fondazione del giornale L'Humanité (1904) e alla costituzione [...] la guerra, nell'agosto 1914 formò un governo di Unione Nazionale, dimettendosi nell'ott. 1915 e assumendo il portafoglio della Giustizia (1916-17). Delegato francese alla S.d.N. (1920) e alla conferenza navale di Washington (1921); senatore dal 1922. ...
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Militare e uomo politico francese (Phals bourg 1810 - Basilea 1865); figlio del generale napoleonico e barone Joseph, nel 1830 guidò le colonne d'assalto contro le Tuileries; di tendenze repubblicane, [...] fu inviato dal governo di Luigi Filippo in Algeria come tenente di artiglieria (si distinse in molti fatti d'arme). Si trovava in licenza a Parigi al momento dello scoppio della rivoluzione del 1848; vi partecipò e ottenne il grado di tenente ...
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Geografo francese (Nizza 1904 - ivi 1983), prof. univ. ad Aix-en-Provence dal 1947 e a Nizza dal 1970, fondatore della rivista Méditerranée. Profondo conoscitore dell'Algeria, dove soggiornò per molti [...] anni, condusse approfondite indagini su quel paese, tra cui particolarmente notevole quella sulla coltivazione della vite (1951-54). Successivamente estese i suoi interessi a tutto il Maghreb, e quindi ...
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Generale francese (Parigi 1830 - ivi 1909). Colonnello nel 1867, fu promosso generale di brigata nel 1870, il giorno stesso in cui condusse la famosa carica di cavalleria a Sedan. Quindi, fatto prigioniero, [...] nell'armata di Versailles e si di stinse per il rigore con cui represse il movimento della Comune. Inviato in Algeria, diresse la spedizione contro el-Goléa. Generale di divisione (1875), membro del Consiglio superiore di guerra (1883), dal giugno ...
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Economista, matematico e ingegnere francese (Tizi-Ouzou, Algeria, 1889 - Parigi 1964), prof. al Conservatoire d'arts et métiers, all'École nationale ponts et chaussées e all'École polytechnique di Parigi [...] (dal 1929); socio straniero dei Lincei (1951). Interessanti i suoi contributi alla misurazione delle variazioni del potere d'acquisto della moneta (teoria del livello dei prezzi oggettivo o parametro monetario). ...
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pied-noir
〈pi̯è nu̯àar〉 s. m., fr. (propr. «piede nero»; pl. pieds noirs). – Appellativo dato, con intonazione spreg., ai figli di genitori francesi nati in Algeria, e in genere ai francesi che vivevano in Algeria prima che la colonia francese...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...