Scrittrice e drammaturga di lingua francese, nata a Orano (Algeria) il 5 giugno 1937 da genitori ebrei. Ha studiato ad Algeri e quindi si è trasferita in Francia, a Sceaux. Insegna letteratura inglese [...] all'università di Paris VIII-Vincennes, dove ha costituito un Centro di studi femminili. Con G. Genette e T. Todorov è tra i fondatori della rivista Poétique (1974). Ha ricevuto il Prix Médicis nel 1969 ...
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Architetto egiziano, nato al Cairo il 23 marzo 1900, morto ivi nel 1989. Originario di una famiglia della buona borghesia del Cairo, a una prima decisione di studiare agraria fece seguire la scelta della [...] a Garagos (1950); la moschea per il Punjab, Pakistan (1950); l'università di Algeria (1960); il villaggio Nuova Bariz, Kharga Oasis (1967); l'Istituto francese di Archeologia orientale, Dighouse (1970); la moschea di Tripoli, Libano (1970); il ...
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(App.III, I, p. 213)
Scrittrice francese, morta a Parigi il 14 aprile 1986. Nella messa a fuoco dei diritti e della dignità della condizione femminile la de B. non ha mai abbandonato la lucida visione [...] , modificandola. Il suo impegno politico non viene meno (Djamila Boupacha, 1962, feroce requisitoria sulle responsabilità francesi nella guerra d'Algeria), anche se l'ineluttabilità della storia, così come quella del tempo che scorre e della morte ...
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Scrittore francese nato nel 1897. Fu combattente nella prima Guerra mondiale, dalla quale tornò disgustato e sconvolto. Studiò medicina, ma nel 1924 l'abbandonò per la défense du travail proclamata dalla [...] de Télémaque (1923). Nel 1927 aderisce al Partito comunista francese e nel 1932, reduce dal congresso internazionale degli scrittori e del governo di Vichy, oppure in Svizzera e in Algeria, testimoniano insieme con gli scritti su Les Martyrs (1945), ...
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Filosofo ed economista francese, nato a Parigi l'8 febbraio 1796, morto ivi il 31 maggio 1864. Fece gli studî al Politecnico e nel 1814 partecipò alla resistenza contro l'invasione degli eserciti degli [...] " l'E. e A. Bazard, fondatore della carboneria francese; ma fra i due maggiori esponenti del sansimonismo avvenne una a Parigi e ottenne un impiego nella commissione scientifica dell'Algeria, fino a quando (1845) fu nominato direttore della linea ...
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. Parola araba significante "sicurezza, protezione" della vita e degli averi accordata a qualcuno che altrimenti sarebbe fuori legge, "salvacondotto". È vocabolo entrato nell'uso corrente della letteratura [...] coloniale francese dopo l'inizio della conquista dell'Algeria (1830): la tribù tale ha chiesto od ottenuto dal vincitore l'amān; il tale ha avuto l'amān per recarsi dal nemico, ecc. Il concetto di amān ha un posto larghissimo nel diritto pubblico ...
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Maresciallo di Francia, nato a Saint-Céré (Lot) il 27 giugno 1809, morto a Parigi il 28 gennaio 1895. Entrato nell'esercito nel 1833, fu lungamente in Algeria (1835-1839 e 1841-1850). Rientrato in Francia [...] Saint-Arnaud, assunse, in conformità delle istruzioni segrete precedentemente avute da Napoleone III, il comando supremo dell'esercito francese d'Oriente, comando che però non tenne fino al termine della guerra, a causa dei dissensi sui disegni ...
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Nome arabo (\arabo\) d'un lungo e ampio mantello da gettare sulle spalle e fornito di cappuccio, che un tempo era usato in molti paesi di lingua araba, ma che negli ultimi tre secoli circa sembra essere [...] ; Leone Africano, che scriveva nel 1526, usa la forma bernusso; burnus ci è giunto attraverso la forma francese, sorta dopo la conquista d'Algeri del 1830.
Nell'arabo classico burnus significava anzitutto un berretto alto, e poi un abito munito di ...
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SIGNORET, Simone
Eugenio Ragni
(App. IV, III, p. 327)
Attrice cinematografica e drammatica francese, morta ad Autheuil-Anthouillet (Eure) il 30 settembre 1985. Protagonista di film molto noti (fra gli [...] attore Y. Montand, firmatari, con non molti altri intellettuali francesi, dell'appello antinucleare di Stoccolma (1950), del manifesto di J.-P. Sartre contro la repressione in Algeria (1962), del telegramma contro l'invasione russa in Cecoslovacchia ...
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Poeta francese, nato a Marsiglia il 20 giugno 1813, morto il 6 marzo 1877. Ammiratore del Lamartine, se ne guadagnò la benevolenza con un'ode sulla sua partenza per l'Oriente (Le départ pour l'Orient, [...] in Italie et semaine sainte à Rome (1841); e, un anno più tardi, cantò gli umili eroismi dei soldati francesi combattenti in Algeria, in Milianah (1842). Amico di Dumas figlio, fece rappresentare nel 1848 con il suo aiuto all'Odéon una tragedia ...
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pied-noir
〈pi̯è nu̯àar〉 s. m., fr. (propr. «piede nero»; pl. pieds noirs). – Appellativo dato, con intonazione spreg., ai figli di genitori francesi nati in Algeria, e in genere ai francesi che vivevano in Algeria prima che la colonia francese...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...