Matematico italiano (Mantova 1871 - Verona 1952). Prof. di geometria analitica nelle università di Messina (1899) e Torino (1902); socio nazionale (1946) dei Lincei. Formatosi alla scuola di C. Segre e [...] proiettiva (geometria del piano e della retta, spazî con un numero finito di punti, ecc.) e della geometria algebrica (gruppi cremoniani continui, geometria sulla curva, ecc.). In quest'ultimo campo ha risolto una importante questione, rimasta ...
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Matematico (Berlino 1928 - Ariège 2014), si trasferì da ragazzo in Francia; dal 1959 al 1970 professore all'Institut des hautes études scientifiques. Ha fornito notevoli contributi all'analisi funzionale [...] topologici; si è interessato di coomologia non commutativa e di topologia generale, sviluppando la "teoria dei topoi"; in geometria algebrica i programmi da lui delineati hanno aperto nuovi campi di ricerca. Nel 1966 gli è stata assegnata la Field's ...
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In matematica, un polinomio, in una o più variabili, con coefficienti reali, si dice i. nel campo reale se esso non si può decomporre nel prodotto di due o più polinomi (non ridotti a delle costanti), [...] 0 si dice i. in un dato campo K se tale è il polinomio f(x); e analoga definizione vale per le equazioni algebriche in più variabili. Una curva algebrica piana si dice i. se tale è la sua equazione f(x, y)=0; ciò equivale al fatto che la curva non si ...
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Matematico russo (n. Simferopol´ 1937 - m. 2023). Ricercatore dell'istituto Steklov di Mosca (1960-91), professore nell'Università statale di Mosca (1965-91) e nel Max-Planck-Institut für Mathematik a [...] opere: Quantum groups and noncommutative geometry (1988); Elementary particles (in collab. con I. Y. Kobzarev, 1989); Linear algebra and geometry (in collab.con A. I. Kostrikin, 1989); Frobenius manifolds, quantum cohomology, and moduli spaces (1999 ...
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Matematico tedesco (Stoccarda 1859 - Lipsia 1937), prof. alle univ. di Gottinga, Tubinga, Königsberg e Lipsia. Insigne cultore della teoria dei gruppi finiti, completò un teorema di C. Jordan, dimostrando [...] serie di composizione (teorema di Jordan-H., 1889). Nella teoria delle funzioni dimostrò che la funzione Γ non soddisfa ad alcuna equazione differenziale algebrica. Sono legati al suo nome il coefficiente (o esponente) e la disuguaglianza di Hölder. ...
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Plucker Julius
Plücker 〈plü´kër〉 Julius [STF] (Elberfeld 1801 - Bonn 1868) Prof. di matematica nell'univ. di Halle (1834), poi di matematica e fisica nell'univ. di Bonn (1837). ◆ [ALG] Formule di P.: [...] n, la classe m e i numeri δ dei nodi, k delle cuspidi, τ delle bitagenti, i dei flessi di una curva algebrica piana irriducibile, avente come punti multipli soltanto punti doppi e come tangenti multiple soltanto bitangenti e tangenti di flesso: m=n(n ...
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trasformata
trasformata [s.f. dall'agg. trasformato, part. pass. di trasformare, der. del lat. transformare "cambiare la forma", comp. di trans- "trans-" e formare "dare forma"] [ANM] Di una funzione [...] , e dotata di particolari proprietà, per es., quella di potere ridurre tramite essa un'equazione differenziale in un'equazione algebrica; per ogni t. è definibile una t. inversa, o antitrasformata, che riproduce la funzione dalla t. di essa. ◆ [ANM ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria analitica dei numeri
Günther Frei
Teoria analitica dei numeri
La teoria analitica dei numeri non è una teoria matematica ben definita, [...] R(u) di u=p−s, che si può esprimere come prodotto esteso ai propri zeri:
dove b1,…,bn−1 sono le radici di un'equazione algebrica a coefficenti razionali zn−11s1zn−21…1sn−150 e z5u−15ps. Gli zeri r di Z(s) sono dati da pr5bn, per n51,…,n21, ossia ...
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media
mèdia [s.f. dall'agg. medio] [LSF] Denomin. di particolari enti, precisati da opportune qualificazioni, cui si ricorre per esprimere un dato d'insieme su una classe di dati omogenei ma differenti, [...] o verificata di volta in volta. ◆ [ALG] [PRB] Per un insieme (una successione, una serie) di valori an, il valore dato dalla somma algebrica dei valori dati divisa per il numero di questi, cioè (Σnan)/n; oltre a questa, che è la m. per antonomasia e ...
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Galois Evariste
Galois 〈galuà〉 Évariste [STF] (Bourg-la Reine 1811 - Parigi 1832) Studioso di matematica. ◆ [ALG] Campo di G.: ogni campo con un numero finito di elementi, in partic. il campo numerico [...] degli interi per un numero primo p. ◆ [ALG] Gruppo di G.: un gruppo di sostituzioni sulle radici di un'equazione algebrica (priva di radici multiple) su cui si riflettono le proprietà dell'equazione: per es., a un'equazione risolubile per radicali ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).