Matematico francese (Johannesburg 1909 - Parigi 1984); prof. all'univ. di Parigi e uno dei fondatori del gruppo N. Bourbaki. L'attività di C. riguarda i varî rami dell'algebra. In geometria algebrica ha [...] omologica è tra i fondatori di teorie della coomologia relative ad algebre associative e ad algebre di Lie; nella teoria dei gruppi ha introdotto certe classi di gruppi finiti, non ciclici, che vengono appunto chiamati gruppi di Chevalley. Tra ...
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Matematico (Brema 1856 - Gottinga 1927), prof. al politecnico di Hannover (1886-1904), poi nell'univ. di Gottinga (1904-24). Gli si devono importanti contributi a varie teorie dell'analisi matematica (sia [...] algebrica sia infinitesimale); in particolare, un metodo di sviluppo in serie di polinomî, atto a rappresentare una funzione olomorfa in tutto il suo campo di esistenza. Universalmente note sono poi le sue ricerche riguardanti il calcolo numerico e ...
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POMPILJ, Giuseppe
Enrico Rogora
POMPILJ, Giuseppe. – Nacque a Roma il 17 luglio 1913.
Nel 1918 perse il padre, morto in guerra. Si laureò con lode in matematica nel 1935 con una tesi di geometria algebrica [...] del calcolo delle probabilità, Roma 1967, p. 3).
Le prime ricerche di Pompilj furono nel campo della geometria algebrica e ripresero temi cari alla scuola italiana, già affrontati da Guido Castelnuovo, Federigo Enriques e Francesco Severi, che ebbe ...
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Yau, Shing-Tung. - Matematico cinese naturalizzato statunitense (n. Shantou, Kwuntung, 1949). Ha prevalentemente lavorato negli Stati Uniti e dato rilevanti contributi sulle equazioni differenziali alle [...] derivate parziali e nel campo della geometria algebrica, con importanti applicazioni in fisica teorica. Insignito nel 1982 della Medaglia Fields, nel 2010 gli è stato attribuito il Premio Wolf per la matematica. ...
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trascendente
trascendènte [agg. Der. del part. pres. trascendens -entis del lat. trascendere "oltrepassare", comp. di trans- "oltre" e scandere "salire"] [ANM] Di qualsiasi ente che non sia algebrico. [...] ) e le funzioni trigonometriche (dirette e inverse). ◆ [ALG] Numero t.: numero reale che non sia radice di nessuna equazione algebrica a coefficienti interi. I numeri t. formano un insieme che ha la stessa potenza di quella dei numeri reali (potenza ...
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De Rham Georges
De Rham 〈dë ram〉 Georges [STF] (n. Roche 1903) Prof. di matematica nell'univ. di Ginevra (1936) e poi di Losanna (1943). ◆ [ALG] Complesso di D.: v. operatori, indici di: IV 300 e. ◆ [...] ] Gruppi di coomologia di D.: una delle costruzioni fondamentali della topologia algebrica: v. forme differenziali: II 686 e. ◆ [ALG] Teorema di D.: teorema di topologia algebrica per le forme differenziali in una varietà: v. forme differenziali: II ...
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rialzamento
rialzaménto [Comp. di ri- e alzamento "atto ed effetto dell'alzare di nuovo"] [ANM] [INF] R. henseliano: metodo iterativo per la risoluzione di un sistema di equazioni algebriche lineari: [...] v. manipolazione algebrica: III 615 a. ...
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manipolazione
manipolazióne [Der. di manipolare: → manipolatore] [LSF] L'atto e l'effetto del manipolare, insieme di operazioni, spesso puramente manuali o meccaniche, con il quale si ottiene qualcosa, [...] ecc.) allo scopo di ottenere espressioni più semplici oppure che operino su simboli e non solo su numeri: v. manipolazione algebrica. ◆ [ELT] M. di segnali: l'operazione di formazione di segnali telegrafici, costituiti da due soli stati, l'assenza o ...
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Graetz Leo
Graetz 〈grèz〉 Leo [STF] (Breslau 1856 - Monaco 1941) Prof. di fisica nell'univ. di Monaco (1908). ◆ [STF] [ALG] Metodo di G.: serve per determinare le radici di un'equazione algebrica di grado [...] qualunque, ma oggi è stato abbandonato per equivalenti metodi di calcolo elettronico. ◆ [MCF] Numero di G.: coefficiente adimensionato che interviene nell'analisi di correnti fluide non adiabatiche, pari ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] di primo grado a una incognita ax+b=0 (con a≠0) ha per radice x=−b/a.
E. omogenea. Si chiama omogenea un’e. algebrica in più variabili in cui i termini hanno tutti lo stesso grado: il primo membro dell’e. è cioè un polinomio omogeneo. Un’e. omogenea ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).