. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] f(x) = 0 non può avere alcuna radice in K. ln tal caso però si può "costruire" un corpo K′, che sia un'estensione algebrica semplice di K, tale che l'equazione f(x) = 0 abbia una radiee in K′. Come infatti si è visto più sopra che ogni estensione ...
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generatore 1
generatóre1 [agg. (f. -trice) Der. del lat. generator -oris, da generare (→ generato), e quindi "che genera"] [ALG] Elementi g.: per un insieme dotato di struttura algebrica (gruppo, ideale, [...] ecc.), gli elementi operando sui quali con operazioni di tipo algebrico (per es., con una combinazione lineare) si ottengono tutti gli elementi dell'insieme: per es., il numero 1 è il g. dell'insieme (anello) dei numeri relativi mediante le ...
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Logico e matematico polacco (n. Varsavia 1904 - m. in un campo di concentramento nazista dopo il 1941). Si è occupato soprattutto, in collaborazione con A. Tarski, della struttura algebrica dei sistemi [...] formali (algebre di L.). Il suo nome è legato anche a un teorema relativo al completamento di sistemi formali incompleti. Un altro suo notevole risultato, ottenuto nel 1938 in collaborazione con A. Mostowski, è la dimostrazione, sotto certe ...
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L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] un insieme di rette che determinano così, con il loro inviluppo, una nuova curva detta duale. Se la prima curva è algebrica, risulta algebrica anche la curva duale e ci si può quindi chiedere se esista una relazione tra i gradi delle due curve. La ...
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Matematico italiano (Udine 1886 - Padova 1945), dal 1922 fino alla morte prof. di geometria all'univ. di Padova; socio corrispondente dei Lincei (1935). Notevoli i suoi contributi alla geometria algebrica, [...] in particolare alle questioni di realità relative a curve e superfici algebriche. ...
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Matematica
In algebra moderna, si chiama i. in un anello A un particolare tipo di sottoanello I di A tale che il prodotto ai di un qualsiasi elemento a di A per un qualsiasi elemento i di I sia ancora [...] dallo studio degli anelli di polinomi, e dal conseguente tentativo di tradurre nel linguaggio dell’algebra generale i problemi della geometria algebrica (varietà algebriche come i. di polinomi ecc.). Il primo indirizzo ha origine con J.W.R. Dedekind ...
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NUMERI, Teoria dei
Enrico Bombieri
Gli sviluppi recenti della t. dei n. (v. aritmetica: Aritmetica inferiore o teoria dei numeri, IV, p. 370) hanno condotto alla soluzione di problemi fondamentali e [...] mediante numeri razionali è pertanto di vitale importanza. Uno dei risultati più famosi in proposito è il teorema di Roth: se α è algebrico, per ogni ε > 0 la disequazione ∣qα − p ∣ 〈 q-1-ε ha un numero finito di soluzioni (p, q) in interi.
Questo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'emergere della concezione strutturale in algebra
Leo Corry
L'emergere della concezione strutturale in algebra
Il punto di vista strutturale [...] dell'idea di struttura
Nei lavori con i quali furono gettate le basi per l'emergere del punto di vista strutturale in algebra ‒ lavori di Ernst Steinitz (1871-1928), Emmy Noether e Artin (per non citare che i più rilevanti) ‒ si avverte la profonda ...
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Matematico francese (n. Bages, Pirenei Orientali, 1926), prof. al Collège de France dal 1956 al 1994, membro dell'Institut (Académie des sciences, 1976). Ha apportato contributi di primo piano alla topologia [...] S. e di vari altri studiosi, tra cui J. Grauert, R. Narasimhan e K. Stein. Altre ricerche riguardano la geometria algebrica e vari problemi sui gruppi di omotopia delle sfere. Nel 1954, al Congresso internazionale dei matematici di Amsterdam, gli fu ...
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cubico
cùbico [agg. (pl.m. -ci) Der. di cubo] [MTR] Come qualifica di grandezze, equivale a volumico, cioè indica riferimento all'unità di volume. ◆ [ALG] Di forme geometriche rappresentate da un'equazione [...] doppia (oppure un'unica radice tripla); D<0: tre radici reali e distinte. Questo ultimo caso fu chiamato dagli algebristi della scuola di Bologna del '500 casus irreducibilis, perché a essi non riuscì (ed è infatti impossibile) di rappresentare ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).