Matematico (Verona 1875 - Roma 1957). Professore nelle università di Cagliari, Modena, Padova, dal 1924 al 1950 a Roma. È stato accademico pontificio (1936), socio nazionale dei Lincei (1935), redattore [...] di meccanica razionale. Assai notevole la sua attività di trattatista: ha pubblicato trattati di geometria, di analisi algebrica e infinitesimale e ha collaborato con T. Levi-Civita alla redazione di un trattato di meccanica razionale (Lezioni ...
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RAPPRESENTAZIONE
Guido ZAPPA
. Matematica. - Nell'algebra moderna, la parola rappresentazione ha un significato molto lato, ed è sinonimo della parola omomorfismo (v. algebra; applicazione; gruppo, [...] Le r. di tipo b) - rispettivamente di tipo c) - relative alle indeterminate x1, .., xn di un dato gruppo finito - di una data algebra A - sono gli omomorfismi di G in Γ - rispettivamente di A in H -.
Una sostituzione lineare T porta x1,x2, ..., xn in ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
Peter Schreiber
Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
A [...] di quelle idee e concetti fecondi per gli sviluppi del XIX sec., dei quali abbiamo detto. La potenza dei nuovi metodi algebrici e analitici portò i matematici, con rare eccezioni, a escludere ciò che non si conformava a questi nuovi metodi, a porre ...
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carattere
caràttere [Der. del lat. character -eris, dal gr. karaktér "impronta"] [ALG] [ANM] (a) Proprietà o insieme di proprietà di un ente, espresse talvolta da una o più grandezze, anch'esse chiamate [...] di classificazione dell'ente medesimo: in questo senso si parla, per es., di c. proiettivi di una curva algebrica. (b) Omomorfismo tra un gruppo topologico abeliano e la circonferenza: v. distribuzioni di probabilità infinitamente divisibili, teoria ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] e il corpo che prende nome dall’equazione ciclotomica (➔ circonferenza). Dato un corpo F=Q(α), l’insieme di tutti gli interi algebrici di F costituisce un anello indicato con OF. Per es., l’anello degli interi del corpo quadratico Q(√‾‾‾‾−1) è quello ...
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L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] Bertini, Pasquale Del Pezzo, Federigo Enriques e Francesco Severi furono tra i molti a fornire importanti contributi alla geometria algebrica a più dimensioni.
Enrico D'Ovidio fu tra i primi italiani a mettersi in evidenza, e già negli anni Settanta ...
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Matematico e medico (Valentano 1765 - Modena 1822). Trascorse a Modena quasi tutta la sua vita, e in quella università fu professore dal 1797 alla morte con la sola interruzione di un anno (1798), allorché [...] di É. Galois, di poco posteriore a R., ecc.). In tale opera è anche contenuto il teorema di R.-Abel: "L'equazione algebrica generale di grado superiore a 4 non è risolubile per radicali, mentre lo è quella di grado non superiore a 4". Ciò significa ...
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interscendente
interscendènte [agg. Der. di trascendente, per sostituzione del pref. inter- a tra-] [ALG] Curva i.: curva piana la cui equazione s'ottiene uguagliando a zero un polinomio nelle variabili [...] α', β',... numeri reali non tutti razionali; si tratta di una curva trascendente, che tuttavia presenta caratteristiche che l'avvicinano a una curva algebrica; ne è un esempio la curva y-x✄-5=0, che (v. fig.) è costituita da un solo ramo reale nel ...
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Hensel Kurt
Hensel 〈hènsel〉 Kurt [STF] (Königsberg 1861 - Marburgo 1941) Prof. di matematica nell'univ. di Marburgo (1902). ◆ [ANM] Lemma di H.: dato un anello A con ideale massimale I, lemma soddisfatto [...] A se ogni fattorizzazione di un polinomio P(x) su A può essere ottenuta da una fattorizzazione della restrizione di P(x) all'anello A modulo I; ha importanti applicazioni nell'algebra commutativa e dunque nella manipolazione algebrica dei polinomi. ...
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Matematico (Visé 1622 - Liegi 1685). Studiò a Lovanio (1638-42) e alla Sapienza di Roma; canonico della cattedrale di Liegi (1650), membro della Royal Society di Londra (1674). Amico e corrispondente di [...] alcuni dei suoi risultati geometrici più notevoli (come il metodo per condurre la tangente in un punto di una curva algebrica, basato sulla considerazione della sottotangente). Studiò e ideò varie curve, quali le perle e la curva ancor oggi chiamata ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).