somma
sómma [Der. del lat. summa "il punto più alto", f. sostantivato dell'agg. summus "sommo"] [ALG] Il risultato dell'operazione di addizione di numeri naturali (s. aritmetica), di numeri con segno [...] dk, la dimensione di V è uguale a d₁+...+dk. In modo simile si definisce la s. diretta di A-moduli, di algebre, ecc. ◆ [ALG] S. geometrica di vettori: è il risultato dell'operazione di composizione dei vettori, cioè il loro risultante. ◆ S. logica ...
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Matematico (Mannheim 1844 - Erlangen 1921), prof. alle univ. di Heidelberg (1874) ed Erlangen (dal 1875 alla morte); socio straniero dei Lincei (1893). Ha lasciato ricerche fondamentali sulle funzioni [...] le quali è da considerarsi uno dei fondatori della geometria algebrica. Le sue ricerche furono validamente riprese dalla scuola geometrica opere di Riemann. Il suo nome è associato a varie nozioni e a varî teoremi, soprattutto in geometria algebrica. ...
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La grande scienza. Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Enrico Arbarello
Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Nel trattato Le coniche, Apollonio di Perge (262-180 a.C. circa) [...] la classe duale di Poincaré di L è rappresentata dalla 2-forma
dove x=X/Z e y=Y/Z. Si verifica inoltre che, data una curva algebrica piana proiettiva C di grado d, allora
In particolare, se C′ è un'altra curva piana e se d′ è il suo grado, si ha ...
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Matematico tedesco (n. Gelsenkirchen 1954), professore all'università di Wuppertal (1982-84) e alla Princeton University (1984-94), quindi (dal 1994) direttore del Max-Planck-Institut für Mathematik di [...] Bonn. Ha dato importanti contributi alla geometria algebrica e alla teoria dei numeri dimostrando la congettura di Mordell, passo fondamentale nella successiva dimostrazione del grande teorema di Fermat (v.). Per tale dimostrazione ha ricevuto nel ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] in cui Descartes tenta di definire un criterio secondo cui una curva possa essere considerata più semplice di un'altra. Il criterio è algebrico: una curva è più semplice se il grado della sua equazione è più basso. Il Libro III è per la maggior parte ...
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Matematico, nato a Palermo il 28 ottobre 1880, morto ivi il 7 settembre 1947. Studiò matematiche alla Scuola normale superiore di Pisa ed all'università di Palermo, dove si laureò nel 1902. Nel 1911 divenne [...] successioni di insiemi, che fu poi largamente usata dai cultori delle funzioni di variabile reale. Classica la sua Analisi algebrica ed introduzione al calcolo infinitesimale, Palermo 1914, 2a ed. 1921.
Bibl.: G. Mignosi, in Boll. dell'Unione matem ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La tradizione araba del Libro X degli Elementi
Marouane Ben Miled
La tradizione araba del Libro X degli Elementi
La storia delle letture [...] da Abū Kāmil e da Sinān ibn al-Fatḥ, aveva avviato nel suo Kitāb al-Ǧabr wa-'l-muqābala lo studio del calcolo algebrico. Anche Qusṭā ibn Lūqā e Abū al-Wafā᾽ al-Būzǧānī (le cui opere si inscrivono nella tradizione dell'Aritmetica di Diofanto) si erano ...
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rivestimento
rivestiménto [Atto ed effetto del rivestire, der. del lat. revestire, comp. di re- "di nuovo" e vestire "vestire"] [ALG] Un fibrato la cui fibra sia uno spazio discreto, è detto r. della [...] sua base: v. fibrati: II 569 d. ◆ [ALG] R. universale: v. topologia algebrica: VI 262 a. ◆ [ALG] Spazi di r.: v. topologia algebrica: VI 261 d. ...
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suriettivo
suriettivo [Der. del fr. surjectif] [ALG] Applicazione, o funzione, s., o suriezione: applicazione da un insieme A a un insieme B in cui ogni elemento di B sia immagine di almeno un elemento [...] di A: v. topologia algebrica: VI 259 f. ...
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Hurewicz Witold
Hurewicz 〈húrviz〉 Witold [STF] (Łódz´, Polonia, 1904 - Uxmal, Messico, 1956) Prof. di matematica nell'univ. della Carolina del nord, a Chapel Hill (1939), poi nel MIT di Cambridge, Mass. [...] (1948) e infine nell'univ. di Princeton (1948). ◆ [ALG] Omomorfismo di H.: v. topologia algebrica: VI 260 e. ◆ [ALG] Teorema di H.: riguarda gli zeri delle funzioni olomorfe: v. topologia algebrica: VI 260 f. ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).