Veronese
Veronese Giuseppe (Chioggia, Venezia, 1854 - Padova 1917) matematico italiano. Dopo gli studi a Zurigo e a Roma, si perfezionò a Lipsia alla scuola di F. Klein. Dal 1881 insegnò geometria analitica [...] riduttiva considerando le prospettive teoriche che la nozione di geometria non archimedea ha aperto in ambito geometrico-algebrico. A Veronese si devono significativi contributi anche nella teoria dei modelli e nello studio dei numeri transfiniti ...
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omotopo
omòtopo [agg. Comp. di omo- e del gr. tópos "luogo"] [ALG] Di nozione relativa all'omotopia: applicazione o., cicli o., linee o., ecc. (→ omotopia). ◆ [CHF] Elementi o.: elementi che si trovino [...] in una medesima colonna del Sistema periodico degli elementi chimici. ◆ [ANM] Funzioni o.: v. topologia algebrica: VI 259 e. ...
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Matematico francese naturalizzato statunitense (Parigi 1906 - Princeton 1998), fratello di Simone. Prof. alle univ. di Strasburgo (1933-40), di San Paolo del Brasile (1945-47), di Chicago (1947-58) e, [...] di Princeton, fu uno dei fondatori del bourbakismo. Tra i suoi numerosi campi di ricerca vanno ricordati la geometria algebrica, le varietà kähleriane, la teoria dei numeri; essenziali sono i suoi contributi all'analisi armonica, alla teoria della ...
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Matematico (Bologna 1522 - ivi 1565). Discepolo, e poi collaboratore, di Gerolamo Cardano. Uno dei maggiori esponenti di quella scuola bolognese alla quale si deve il primo decisivo progresso dell'algebra, [...] una nota disputa tra il Tartaglia e il Cardano (difeso dall'allievo F.), intorno a una questione di priorità nelle scoperte algebriche (1547-48). I cartelli del F. e le risposte del Tartaglia formano un corpus di 62 quesiti che furono dibattuti dai ...
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Matematico e logico (Mannheim 1841 - Karlsruhe 1902); prof. al politecnico di Karlsruhe, fu eminente algebrista. Classiche le sue Vorlesungen über die Algebra der Logik (3 voll., 1890-95), in cui viene [...] offerta, basandosi sui lavori di G. Boole e sulla Formenlehre di R. Grassmann, una completa trattazione algebrica del calcolo delle classi e del calcolo proposizionale e un elaborato sviluppo del calcolo delle relazioni di Peirce. Si deve a S. anche ...
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Ingegnere, nato il 20 febbraio 1835 a Carmagnola, morto a Porto Maurizio il 10 aprile 1895.
Acuto osservatore, e forte degli studî compiuti a Torino e alla Scuola di ponti e strade di Parigi, penetrò il [...] fenomeno del moto ondoso dando forma algebrica alle considerazioni geometriche già note. La teoria del C., detta sinusoidale, perviene a risultati che bene si accordano con l'esperienza e l'osservazione degli effetti dei flutti (Cialdi), sebbene sia ...
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Aumann, Robert John
Aumann, Robert John – Matematico israeliano (n. Francoforte 1930). Nel 1938 emigrò con la famiglia ebrea negli Stati Uniti, dove proseguì gli studi. Nel corso del suo dottorato al [...] MIT (Massachusetts institute of technology) concentrò i suoi interessi matematici su branche come la topologia algebrica e, in seguito, a Princeton, cominciò ad approfondire gli studi di teoria dei giochi. Membro dell'Accademia nazionale delle ...
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spezzamento, campo di
spezzamento, campo di in algebra, relativamente a un polinomio p(x) a coefficienti in un campo K, è la minima estensione di K in cui il polinomio possiede tutte le sue n radici [...] (eventualmente coincidenti); in altre parole, esso è il minimo sottocampo della chiusura algebrica K̅ di K in cui il polinomio p(x) si fattorizza come prodotto di polinomi di grado uno. ...
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In matematica, si chiama r. o rosa una curva piana di equazione polare ρ=R senωϑ, dove R è una data lunghezza e ω un numero reale positivo. Descrive una r. un punto che si muove di moto oscillatorio armonico [...] . è una curva trascendente; viceversa, se ω è razionale e uguale a m/n, dove m e n sono due interi positivi e primi tra loro, la r. è algebrica e ha ordine m+n se m e n sono entrambi dispari e 2(m+n) se uno di essi è pari. Per es., per ω=3 (ossia m=3 ...
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Matematico (Richmond, Surrey, 1821 - Cambridge 1895). Dedicatosi dapprima alla professione legale, le sue ricerche matematiche gli valsero la cattedra di algebra nell'univ. di Cambridge; pubblicò quasi [...] novecento lavori di analisi, meccanica, astronomia, ma soprattutto di algebra (teoria degli invarianti e covarianti delle forme algebriche) e di geometria proiettivo-algebrica, della quale ultima è da considerarsi uno dei fondatori (classificazione ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).