Matematico, storico della matematica e orientalista (Dessau 1826 - Parigi 1864), tra i primi studiosi della matematica degli Arabi e degli Indiani. Tradusse (1851) per primo l'algebra di Omar Khayyām e [...] l'algebra attribuita ad al-Karkhī; per primo rivendicò agli Indiani l'introduzione della cosiddetta numerazione araba (Mémoire sur la propagation des chiffres indiens, 1863). ...
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Matematico musulmano (Būzagiān, Persia, 940 d. C. - Baghdād 997 o 998). Scrisse in arabo commenti agli Elementi di Euclide e ai trattati di algebra di Diofanto e di al-Khuwārizmī, e varie opere originali [...] di matematica e astronomia, fra le quali al-Kitāb al-kāmil ("Il libro perfetto"), detto anche al-Magisṭī ("Almagesto") come l'analoga opera di Tolomeo. A lui si devono pure notevoli progressi della trigonometria ...
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Matematico francese (n. Strasburgo 1921 - m. 2018); prof. alle univ. di Strasburgo (1956-63) e di Grenoble (dal 1963). Notevoli i suoi contributi allo studio dell'algebra omologica (omologia e coomologia [...] in un'algebra di Lie), della teoria degli spazi fibrati e delle connessioni, dei gruppi di trasformazioni, delle forme armoniche. Una raccolta di 24 articoli di K. è stata pubblicata, nel 1994, con il titolo Selected papers of J.-L. Koszul. È stato ...
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Matematico (Halle 1846 - Giessen 1919); prof. nelle univ. di Strasburgo (1879-82), di Berlino (1882-88) e di Giessen (dal 1888). Si occupò di algebra classica contribuendo alla teoria dei gruppi di sostituzioni [...] e delle equazioni algebriche secondo E. Galois. ...
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Matematico tedesco (Berlino 1849 - Charlottenburg 1917); prof. all'univ. di Berlino, fu uno dei più grandi algebristi della sua epoca. Le ricerche di F. riguardano i rami più elevati dell'algebra superiore, [...] in connessione con la teoria delle funzioni, con quelle dei gruppi e dei numeri; i fondamentali teoremi che portano il suo nome rappresentano un arricchimento dell'algebra classica e sono uno dei punti di partenza dell'algebra moderna. ...
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Matematico francese (Saint-Mihiel, Mosa, 1595 - L'Aia 1632). Nel libro Invention nouvelle en algèbre (1629) enunciò, senza dimostrarlo, il cosiddetto "teorema fondamentale dell'algebra" (un'equazione algebrica [...] esattamente n radici nel campo complesso); espresse la somma delle potenze di uguale esponente delle radici di un'equazione algebrica (fino al 4º grado), in funzione dei coefficienti; precorse R. Descartes nell'enunciare la "regola dei segni" per le ...
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Matematico tedesco (Feudingen, Vestfalia, 1886 - Halle 1954); prof. al politecnico di Aquisgrana (dal 1921) e all'univ. di Halle (dal 1930). Dai suoi studî di algebra moderna, e in particolare dalle sue [...] ricerche sulla composizione delle forme quadratiche, il B. è stato condotto a un'interessante generalizzazione del concetto di gruppo (gruppoide del B.: è un insieme nel quale certi elementi possono essere ...
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Matematico francese (n. forse 1445) e medico a Lione, è stato uno degli spiriti più originali del suo tempo. Autore di un trattato di aritmetica e algebra, che si riconnette all'opera di N. Oresme, e nel [...] quale, tra l'altro, viene introdotto l'uso degli esponenti negativi. L'opera, condotta a termine nel 1484, fu stampata soltanto nel sec. 19º, nel Bullettino di B. Boncompagni ...
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Matematico italiano (n. Roma 1941). Laureatosi all'Università degli studi di Roma nel 1963, ha conseguito il PhD in matematica nel 1966 presso la University of Chicago. Professore di algebra all'Università [...] e all'Università degli studi di Roma "La Sapienza" (dal 1975). Ha dato importanti contributi in diversi campi dell'algebra, e in particolare nella teoria degli invarianti, nella geometria enumerativa e nella teoria dei gruppi quantici. Ha ricevuto la ...
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Matematico (Palermo 1908 - Padova 1996), figlio di Bernardino Gaetano. Dal 1936 prof. di analisi matematica a Padova e dal 1962 a Roma; dal 1966 prof. di algebra a Bologna. Socio nazionale dei Lincei (1967). [...] Ha condotto molti pregevoli lavori in analisi, specialmente sulla teoria delle equazioni differenziali, ma anche in teoria dei gruppi, in geometria, in topologia. Continuando l'opera scientifica del padre, ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).