Matematico, pedagogista e uomo politico italiano (Catania 1916 - Bruxelles 1982), figlio di Giuseppe. Prof. di geometria analitica dal 1956 nell'univ. di Palermo, poi in quella di Roma, ove successivamente [...] di matematiche complementari. Tra le opere più propriamente tecniche: Geometria degli indivisibili (1959) e Istituzioni di algebraastratta (1965); più divulgative, La fondazione della matematica (1976) e L'infinito (1981). Fondò e diresse la ...
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Matematico (Trieste 1901 - Padova 1968); prof. (dal 1942) di geometria analitica nell'univ. di Firenze e poi in quella di Padova. I suoi studî riguardano specialmente la geometria algebrica classica; è [...] , dimostrato da M. con eleganti deduzioni, secondo il quale l'ipersuperficie algebrica di ordine n è unirazionale a patto che la dimensione di essa sia abbastanza grande rispetto a n. Tra le opere: Algebraastratta e geometria algebrica (1953). ...
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Matematico statunitense (Princeton 1911 - Water Mill, New York, 1996), figlio di George David; è stato prof. alle univ. di Washington e Cincinnati. Ha dato un contributo essenziale allo sviluppo dell'algebra [...] astratta, sviluppandone i collegamenti con tutti i rami delle matematiche superiori (dalla topologia al calcolo delle probabilità fino alla logica matematica) e applicandola ad essi. Gran parte dei suoi risultati sono raccolti nel volume sui reticoli ...
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Matematica (Erlangen 1882 - Bryn Mawr, Pennsylvania, 1935), figlia di Max. Dal 1922 insegnò all'univ. di Gottinga; nel 1933 emigrò negli USA, dove insegnò al Bryn Mawr College. Studiò questioni di algebra [...] astratta (teoria degli ideali, rappresentazioni di sistemi ipercomplessi, ecc.), secondo la tendenza "assiomatica", astratta, della moderna algebra. Si deve in gran parte a lei il moderno concetto di punto generale della geometria algebrica. ...
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Matematico e fisico (n. Goodwater, Alabama, 1879 - m. 1967). Dal 1920 al 1947 professore all'università dell'Illinois, il C., nella sua vasta produzione, ha dato significativi contributi alla teoria dei [...] numeri, all'algebraastratta (calcolo simbolico su operatori, ecc.), alla teoria della relatività. ...
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Matematico statunitense (Independence, Iowa, 1874 - Harlingen, Texas, 1954); dal 1900 prof. all'univ. di Chicago. È noto per le sue ricerche di teoria dei numeri e di algebraastratta, per le quali ultime [...] è da considerarsi uno dei fondatori della scuola algebrica americana. ...
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Matematico greco, autore di numerosi trattati, operò attorno al 300 a. C. nella colonia di Alessandria, allora di recente fondazione. E. è particolarmente noto per un'opera, gli Elementi (v.), contenente [...] e della geometria, dato che i Greci ignoravano l'algebra), presentati in struttura assiomatica. È importante notare che, si adegua all'esposizione elementare, ed è troppo difficile e astratta per rivolgersi a studenti alle prime armi, a causa del ...
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Probabilità
Gian-Carlo Rota e Joseph P.S. Kung
*La voce enciclopedica Probabilità è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Marco Li Calzi.
sommario: 1. Introduzione. [...] nozione di punto campione. Nell'impostazione di Carathéodory si parte da uno ‛spazio' campione costituito da una σ-algebraastratta di Boole B i cui elementi sono chiamati eventi. Una probabilità è una funzione numerabilmente additiva definita su una ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] teoria dei numeri. Tale programma favorì però quell'avvicinamento fra teoria dei numeri e geometria algebrica che riceverà grande impulso dagli sviluppi dell'algebraastratta e che rivestirà un ruolo sempre più importante nel XX secolo.
Un allievo di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] in termini costruttivi. Per van der Waerden, "Dedekind pensa in maniera più concettuale, nel senso dell'odierna algebraastratta"; Kronecker "attribuisce molto più valore alle esplicite prescrizioni di calcolo". Weber si ispira alle concezioni di ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...