Regista cinematografico inglese naturalizzato statunitense (Londra 1899 - Los Angeles 1980). Tra i maggiori registi cinematografici del Novecento, il suo prestigio di indiscusso maestro nell'orchestrare la suspense all'interno della struttura del film non si limita al virtuosismo dispiegato nel genere del thriller, ma si fonda sulla creazione di un mondo immaginario, la cui riconoscibilità è tale da ...
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Cronyn, Hume (propr. Hume Blake). ‒ Attore e sceneggiatore canadese (London, Ontario, 1911 - Fairfield, Connecticut, 2003). Alternò sempre cinema, teatro e televisione, vincendo per quest'ultima tre Emmy [...] , 1949). Negli anni Cinquanta apparve in commedie e in serie televisive, interprete anche dei primi episodi (1956-58) di AlfredHitchcock presents. Nel 1963 partecipò al colossal di J.L. Mankiewicz Cleopatra. Qualche anno dopo lavorò con E. Kazan in ...
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Produttore statunitense (Dallas, Texas, 1923 - Los Angeles 2006). Americano di prima generazione, di genitori ebrei polacchi emigrati negli Stati Uniti ai primi del Novecento, fu decorato al valore della [...] in discipline artistiche, avviò la sua carriera a Hollywood come attore (recitando ad es. in episodi di AlfredHitchcock presents), quindi come sceneggiatore e produttore soprattutto in ambito televisivo. Costituì varie società di produzione fondando ...
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Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] , per citarne solo alcuni. A essi si aggiunsero in seguito, per altre ragioni, autori di altre nazioni europee, come AlfredHitchcock dalla Gran Bretagna, Jean Renoir, René Clair, il tedesco Max Ophuls dalla Francia e così via. In breve tempo ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] , Chaplin ‒ e produsse qualche c. piacevole ma non memorabile: le migliori si trovano fra i primi lavori del giovane AlfredHitchcock che, ancora intento a saggiare tutti i possibili generi (si pensi, per es., a Champagne, 1928, Tabarin di lusso ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] come opposto al cinema d'autore, almeno nei suoi rappresentanti migliori, in primo luogo, come è naturale, Orson Welles e AlfredHitchcock), e soprattutto l'insistenza sull''impressione di realtà' di Bazin che è propria del cinema e che è la base ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] i c. e i tagli di luce espressionisti di altri momenti, come la visita allucinata al bordello della madre.Nel cinema di AlfredHitchcock il c. è tempo, durata (il lento trascolorare della sera in Rope, 1948, Nodo alla gola o Cocktail per un cadavere ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] un'ideale continuità basata sull'espressione visiva, più o meno enfatizzata, del disagio e dell'inquietudine, nei film di AlfredHitchcock, Orson Welles, ma anche Roman Polanski, Stanley Kubrick o David Lynch, lo spazio architettonico non è in realtà ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] forme chiuse, blindate ‒ lo sono un romanzo di E. Hemingway, di A. Moravia, un film di Howard Hawks, di AlfredHitchcock per esempio. Invece, nel loro essere appunto prodotti spuri, film e romanzi si sono contagiati e continuano a contagiarsi. Non è ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] sullo schermo, magari anche all'interno dell'opera di colui che è spesso giustamente identificato con il genere e cioè AlfredHitchcock.
C'è dunque un 'film-enigma' (v. giallo), quello in cui il delitto preesiste alla narrazione e se ne deve ...
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videotestamento
(video-testamento), s. m. Testamento registrato in videocassetta. ◆ L’intera famiglia di [Osama] Bin Laden è oramai da giorni rifugiata nel Pakistan occidentale e uno dei componenti potrebbe già avere il video-testamento. (Maurizio...
thriller
〈tħrìlë〉 s. ingl. [der. del v. (to) thrill «far rabbrividire, eccitare, elettrizzare», e questo dal sost. thrill (v.)] (pl. thrillers 〈tħrìlë∫〉), usato in ital. al masch. – Narrazione o spettacolo (teatrale, cinematografico, televisivo)...