Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] ritualità, stavolta profana, in cui ogni emozione - per evocare una stupenda formula di AlfreddeVigny, all'atto della sua traduzione dell'Othello di Shakespeare da lui ribattezzato Le More de Venise - "sia come l'ultima, cioè la più viva e la più ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] - se ne invaghì Gastone d'Orléans, ma il ventilato matrimonio fu sventato dalla madre Maria de' Medici; il suo amore per Henri d'Effiat ispirò AlfreddeVigny - andata sposa al re di Polonia Ladislao IV, e, rimasta vedova, al fratello e successore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli albori del XIX secolo Parigi decreta il successo del Caio Gracco di Vincenzo [...] un paradigma alternativo per il teatro romantico: il dramma di attualità in prosa. È però con Chatterton di AlfreddeVigny (1835) che la drammaturgia romantica francese esprime la propria creazione più innovativa: questo “dramma di pensiero”, teso a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Balzac, Stendhal e Mérimée, sia pure in maniere alquanto diverse, sono i fautori [...] intesse una relazione con la celebre scrittrice Louise Colet, sentimentalmente vicina, fra l’altro, a Victor Cousin e ad AlfreddeVigny.
Dopo un faticoso ma entusiasmante viaggio in Medio Oriente, Grecia e Italia (1849-1851), Flaubert per più di ...
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LEONCAVALLO, Ruggiero (Ruggero)
Johannes Streicher
Nacque il 23 apr. 1857 nel quartiere Chiaia di Napoli, secondogenito del magistrato Vincenzo, pugliese, e di Virginia D'Auria, figlia del pittore Raffaele. [...] , verso il 1877, fu un Tommaso Chatterton, da AlfreddeVigny, che si sarebbe dovuto rappresentare al teatro del Corso e G. Verdi, Puccini, G. Bizet e Gounod) e al théâtre national de l'Opéra-Comique di Parigi, Paillasse fu dato 477 volte tra il 1910 ...
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PRATI, Giovanni
Gabriele Scalessa
PRATI, Giovanni. – Nacque il 27 gennaio 1814 a Campomaggiore, vicino a Trento, da Carlo, funzionario del fisco («cancellista provinciale»), e da Francesca de Manfroni, [...] dono ad Alessandro Manzoni. Nello stesso anno compose la tragedia lirica La Marescialla d’Ancre (da La Maréchale d’Ancre di AlfreddeVigny), con musiche di Alessandro Nini, e il carme Le due scuole, per le nozze Cittadella-Pappafava, che metteva a ...
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MONTI, Pietro
Elena Lenzi
MONTI, Pietro. – Nacque a Roma nel 1806 da Felice, commerciante, e da Teresa Marrone.
Ebbe un’infanzia tormentata, segnata dalle sventure economiche della famiglia e dalla [...] Rubino, la cui prima assoluta fu il 25 agosto 1840; e soprattutto in Tommaso Chatterton di Michele Cuciniello da AlfreddeVigny, dramma che esaltava – secondo Pietro Vaccaro Matonti nell’Omnibus del 14 gennaio 1841 – la sua capacità di trasfigurarsi ...
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MONTI, Luigi
Elena Lenzi
MONTI, Luigi. – Nacque a Napoli il 18 settembre 1838 da Pietro e da Giulia Alberti, entrambi attori, e fu registrato anche con i nomi di Ferdinando, Napoleone, Gennaro, Giovanni [...] «per la delicatezza del sentimento, la soavità della dizione, l’aristocrazia de’ modi» (Rasi, 1905, p. 150), sia per la Marchi di Castelvecchio; Il duello di Lodovico Muratori; Chatterton di AlfreddeVigny; La satira e Parini di Paolo Ferrari, uno ...
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SADOWSKI (Sadowsky), Fanny
Raffaella Di Tizio
SADOWSKI (Sadowsky), Fanny. – Nacque a Mantova il 12 novembre 1826 da Francesco, capitano polacco al servizio dell’Austria, e da Isabella Tacchi, originaria [...] (P. Bettoli, Una dimenticata, 1905). Nel 1845 ottenne grande successo come protagonista della Marescialla d’Ancre di AlfreddeVigny e nel Fornaretto di Francesco Dall’Ongaro.
Fanny Sadowski sembrò apparire dal nulla. Giudicata attrice di istinto più ...
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Illustratore e pittore (Offenbach 1803 - Parigi 1852). Più giovane del fratello Alfred (Offenbach 1800 - Parigi 1837), ebbe un'azione preminente nella lunga attività comune. I suoi saggi migliori sono [...] : quelle dell'Histoire du roi de Bohême et de ses sept châteaux di Ch. Nodier (1830), del Don Quichote (1836-37), di Paul et Virginie (1838), oltreché di tutti i romanzi di H. de Balzac, G. Sand, V. Hugo, E. Sue, A. deVigny apparsi fra il 1830 e il ...
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