Moneta d’oro da un ducato e mezzo coniata da Alfonso il Magnanimo a Gaeta nel 1437 e a Napoli dal 1442.
A. d’argento è detto un grosso della zecca di Napoli dello stesso sovrano;
a. minuti (popolarmente [...] o anfusini) i denari di Alfonso IV d’Aragona e Alfonso il Magnanimo delle zecche di Cagliari, Alghero e Iglesias.
Sono detti a. anche i grossi reali d’argento dei re di Portogallo, i marabottini d’argento di AlfonsoX re di Castiglia, la moneta ...
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Terzogenito (1223 circa - 1304 circa) di Ferdinando il Santo re di Castiglia. Dopo aver contrastato il trono (1252) al fratello AlfonsoX il Saggio, peregrinò in Africa, poi in Italia, dove si legò a Carlo [...] d'Angiò. Ma eletto senatore di Roma, e avendo assunto un atteggiamento ostile a papa Clemente IV, appoggiò l'impresa di Corradino di Svevia, dopo la battaglia di Tagliacozzo (1268) fu perciò imprigionato. ...
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Trovatore genovese in lingua provenzale (sec. 13º). Dal 1253 al 1260 circa fu in Spagna, presso AlfonsoX; fra il 1266 e il 1273 lo ritroviamo a Genova. Restano di lui 21 poesie, la più parte d'amore e [...] morali: importante il serventese per le sconfitte subite dai Genovesi nella guerra con Venezia, al quale fieramente rispose il trovatore veneziano Bartolomeo Zorzi, allora prigioniero a Genova ...
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Raccolta di tavole astronomiche (dette anche toledane), le prime ad avere grande diffusione, redatte sotto la direzione di Ishak ben Said e Yehuda ben Moshek Cohen nell’anno 1252 per ordine di Alfonso [...] X, re di Castiglia e León. ...
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Trovatore gallego-portoghese (sec. 13º); dimorò qualche tempo a Siviglia, frequentò la corte di AlfonsoX. Ci sono pervenute di lui quattro liriche de amor, undici de amigo e diciassette de maldizer. ...
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PROVENZA (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Giuseppe MARTINI
Fernando LIUZZI
Antica provincia della Francia sud-orientale, il cui territorio nel 1789 fu diviso [...] quella di Bernart de Bonaval e di Dom Deniz, per non parlare di altri verseggiatori, è impregnata di provenzalismo. Persino AlfonsoX, nei suoi sirventesi, imitò Bertran de Born. Che dire poi della lirica provenzale in Italia? Qui fiorì tutta una ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] (v.), è curato in Europa dagli Ebrei di Spagna (fino dal sec. X) e della Francia meridionale, e più tardi, quando a partire dal sec. XV la diffusione della cultura araba è l'opera di AlfonsoX el Sabio (v.); la Sicilia sotto i Normanni contribuisee ...
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KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] 'originale arabo sono: a) la nuova siriaca anonima, del sec. X o XI, con ampliamenti nelle parti didattiche, fortemente espurgata e cristianizzata; 1251 per ordine dell'allora infante, poi re AlfonsoX il Savio; la priorità cronologica di questa prima ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...