Poeta e drammaturgo sivigliano (1822-1892). Fervente repubblicano, scrisse versi politici che gli valsero un processo. Nei suoi drammi storici sfilano re e cortigiani, castellani e dame, nobili ed ebrei: [...] di antiche commedie nazionali.
Fra i suoi lavori originali citiamo: Doña Urraca, Blasco Jimeno, La judía de Toledo ó Alfonso VIII, Juan de Padilla, La Princesa de los Ursinos, El caballero feudal, Obrar cual noble, aun con celos, Españoles ...
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Città della Spagna, nella provincia di Salamanca, da cui dista 21 km., costruita su una collina che sovrasta di circa 30 m. il Tormes, affluente del Duero. Ha circa 4000 abitanti. I suoi dintorni, fertilissimi, [...] furono devastati da Alfonso VIII, re di Castiglia, alla fine del sec. XII. Re Giovanni I ne donò la signoria alla figlia Eleonora, nel darla in moglie all'infante Fernando. Giovanni II nel 1429 concesse la città, col territorio circostante, a ...
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SICILIE Regno dellc Due Sicilie fu chiamato fino al 1860 lo stato costituito dai due regni di Napoli (v.) e di Sicilia. Il termine ebbe origine dal fatto che dopo i Vespri siciliani i re di Sicilia per [...] non perdere i loro diritti sull'isola, portarono contemporaneamente il titolo di re di Sicilia, che finì con l'essere distinta in Sicilia al di qua e Sicilia al di là del faro. Alfonso d'Aragona, avendo riunito nella sua persona i due regni, prese ...
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Fu chiamata Alces dai Romani. Il suo territorio fu il teatro della guerra contro Tiberio Sempronio Gracco (180 a. C.). Ma, dopo conquistata da questo la Celtiberia, questa città non compare più nella storia, [...] città fu distrutta. In epoca più tarda troviamo Alcázar conquistata da Alfonso IX, poi in possesso dell'ordine di Santiago, quindi di detto ordine, del cui Gran priorato venne a far parte. Il re Carlo III, con l'autorizzazione della S. Sede, con le ...
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Attore francese, nato a Orléans il 7 aprile 1721, morto a Parigi il 30 gennaio 1791. Coltivò dapprima la pittura, incoraggiato dal Van Loo. Datosi al teatro entrò a Lione nella compagnia della Destouches. [...] , fu accettato alla Comédie dove esordì nel 1757, nella parte di Alfonso in Ines de Castro. Il B. aveva una bella figura e chez Admęte non indossò il magnifico costume celeste inviatogli dal re, e lo sostituì con uno di lana, meglio conveniente ...
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Terzogenito di re Ferdinando il Santo, re di Castiglia, nato verso il 1225. Dopo la morte del padre (1252) si ribellò contro il fratello primogenito, Alfonso X il Savio, che era salito al trono; vinto, [...] peregrinò in Africa, poi venne in Italia. E nei primi anni rimase in stretto accordo con Carlo d'Angiò, allora divenuto re di Napoli; ma presto i loro rapporti si guastarono. E. era riuscito a divenir senatore di Roma, succedendo proprio all'angioino ...
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Uomo politico spagnolo, nato a Madrid il 22 giugno 1823, morto ivi nel 1898. Studiata ingegneria, entrò nell'amministrazione ove si specializzò nella costruzione di ferrovie. Ma nel 1854 conobbe il Cánovas [...] dal 1869 al 1878, schierandosi fin dal 1870 a favore dell'infante don Alfonso. Tuttavia accettò il portafoglio delle Finanze in un ministero del Sagasta, sotto re Amedeo; ma rifiutò di far parte del ministero Serrano del 3 gennaio 1874, per ...
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In arabo "il bicorne", epiteto sotto cui nel Corano e poi, con assai maggiore ampiezza, nella tradizione musulmana è designato Alessandro Magno nella sua veste leggendaria (v. alessandro: II, p. 338). [...] In alcuni scrittori arabi l'epiteto è dato anche a un semi-leggendario re dell'Arabia meridionale preislamica, al quale vengono attribuite grandi conquiste anche fuori della penisola araba e il cui nome sarebbe stato Tubba‛al-Aqran; anzi alcuni ...
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Ammiraglio e uomo politico, nato a La Coruña nel 1860, morto a Madrid il 19 febbraio 1933. Entrato nella marina nel 1874, prese parte attiva alla guerra del 1898 con gli Stati Uniti d'America e, nella [...] marittimo di Cartagena e senatore per la provincia di Badajoz. Caduto il governo provvisorio del generale Dámaso Berenguer, reAlfonso lo incaricò della formazione del governo che presiedette dal 18 febbraio 1931 - in pari tempo si riservò il ...
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Gesuita, nato a Civitella nel 1590, entrato nella compagnia a Roma nel 1607, passò, col patriarca Alfonso Mendez, in Etiopia nel 1623, e vi fu uno dei maggiori artefici delle fortune della missione cattolica. [...] Fondò la residenza dei Nebessié, nel Goggiàm, la regione più monofisita, conseguendovi grandi risultati. Per desiderio del re Susenios, riedificò in buona parte la semi-distrutta chiesa, costruita nel sec. XV dalla regina Elena. Quando le sorti della ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...
magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...