SÁNCHEZ GUERRA, Josè
José A. de Luna
Uomo politico spagnolo, nato a Cordova il 30 giugno 1859, morto a Madrid il 25 gennaio 1935. Terminati gli studî per la carriera d'avvocato si dedicò al giornalismo [...] nazionale eletta dal govemo, S. disse apertamente al reAlfonso XIII che la convocazione di una tale assemblea sarebbe interpretata come un segno ufficiale che il sovrano desiderava regnare da re assoluto. Nel 1927 emigrò in Francia. Si decise poi a ...
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MARIA CRISTINA d'Asburgo-Lorena, regina di Spagna
Nino Cortese
Figlia dell'arciduca Carlo Ferdinando d'Asburgo-Lorena, nacque a Gross-Seelowitz il 21 luglio 1858; morì a Parigi il 6 febbraio 1929. Il [...] legare le due potenze più cattoliche e più reazionarie di Europa. Ma restò vedova il 25 novembre 1885, incinta del futuro reAlfonso XIII, che nacque il 17 maggio 1886. Nominata reggente in attesa del parto e poi durante la minore età del figlio ...
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SPADAFORA (o Spatafora)
Filippo POTTINO
Antica famiglia la quale godette nobiltà in varie città di Sicilia e possedette molti feudi e titoli. Un Pietro Damiano appare primo barone di Roccella (1250) [...] e suoi l'iscrizione al patriziato veneto. Corrado comprò da reAlfonso (10 giugno 1447) la terra di Mazzarrà e il . Federico perdette la terra di Roccella per essersi ribellato a re Martino, ma a Michele furono concessi i titoli di marchese della ...
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VITTORIA EUGENIA CRISTINA regina di Spagna
Cesare Egone CORTI ALLE CATENE
Secondogenita del principe Enrico di Battenberg e della principessa Beatrice, figlia della regina Vittoria d'Inghilterra, nacque [...] Nel suo diciannovesimo anno la giovane principessa conosciuta anche come ardita amazzone, conobbe ai bagni di Biarritz il reAlfonso XIII di Spagna, allora ventenne, che la chiese in matrimonio. Diverse difficoltà ostacolarono il progetto. La giovane ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] senso politico, in circostanze difficili. Morto Ferdinando, quando, dopo il breve regno di Alfonso, Carlo VIII entrò in Napoli (febbr. 1495) e il nuovo re Ferdinando II esulò sciogliendo i sudditi dal giuramento di fedeltà, P., rimasto consegnatario ...
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Figlio secondogenito (Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480) di Luigi II d'Angiò. Sposò Isabella, figlia ed erede del duca Carlo II di Lorena, ma riuscì a ottenere la successione solo a prezzo di aspri contrasti. [...] su Napoli, la Provenza e l'Angiò, e nel 1438 entrò in Napoli, dove restò fino al 1442, allorché, sconfitto da Alfonso V d'Aragona, dovette tornare in Francia, dove partecipò con Carlo VII all'ultima fase della guerra dei Cent'anni. In seguito ...
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Uomo politico e umanista (Firenze 1396 - Napoli 1459). Dal 1437 al 1452 fu continuamente membro delle magistrature di Firenze e inviato nelle più importanti legazioni. Venuto in dissidio, per motivi politici, [...] con Cosimo de' Medici, si trasferì nel 1453 a Roma e poi a Napoli, ove ebbe dal reAlfonso onori e cariche. Compose opere storiche (Historia Pistoriensium), molte orazioni, dissertazioni filosofiche e teologiche, biografie, tra cui quelle di Dante, ...
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Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] con Toledo e con Braga, che culminò nel sinodo di León, dove tra l'altro si ribadì, contro le aspettative di Alfonso VI, re di Castiglia, che nulla poteva essere fatto senza il consenso della Chiesa romana. Dal 1091 in poi P. II sembra costantemente ...
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Figlio (m. Altamura 1463) di Raimondo Orsini del Balzo e di Maria di Enghien, contessa di Lecce, ebbe i beni paterni solo dopo la morte di Ladislao, re di Napoli, che aveva sposato Maria occupandone i [...] la nomina a connestabile e a duca di Bari. Alla morte di Alfonso si ritirò a Taranto ove si mise a capo dei baroni ribelli con Ferdinando; ma morì poco dopo ucciso, sembra, da sicarî del re. Il suo principato fu incamerato nel demanio regio. ...
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Giureconsulto (Catania 1386 - Palermo 1445); insegnò diritto canonico a Parma (1412-18), Siena (1418-30) e Bologna (1431-32). Entrato fra i benedettini nel 1400, fu canonico della cattedrale di Catania [...] (1440). Commentò le Decretali, il Sesto e le Clementine; lasciò pure Consilia, Quaestiones, Repetitiones. Rappresentò Alfonso il Magnanimo, re di Napoli, al Concilio di Basilea, e sostenne la dottrina della supremazia conciliare in un Tractatus de ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...
magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...