Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] degli affreschi delle catacombe diNapoli ha colmato la lacuna dell del Perpetuo Soccorso (ora nella chiesa di S. Alfonso in Via Merulana in Roma) è stata verwandte Denkmäler, I-II, Berlino 1927-28; C. Cecchelli, La cattedra di Massiminiano ed altri ...
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. Con questo nome (da canzone, il più comune appellativo del canto lirico di qualsiasi forma) si suole intendere la raccolta di poesie di uno o più poeti, ma particolarmente hanno assunto tale denominazione [...] dopo la morte diAlfonso V il Magnanimo (1458; due copie si conservano in Italia rispettivamente alla Marciana di Venezia e alla Casanatense di Roma) e ci fa conoscere l'ambiente letterario del re aragonese nella corte diNapoli. Poesie di questi tre ...
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Affermano generalmente gli storici che le origini colonnesi sono avvolte dall'oscurità. Taluno narrò che i C. fossero venuti dalla Germania; e questa opinione fu anche attribuita universalmente a Francesco [...] Aragona il card. Ascanio (1602-1604); di Valenza, Federico, principe di Butera (1640-1641). Ereditaria, a cominciare da Marcantonio II, fu ńel ramo di Paliano la dignità di gran conestabile del regno diNapoli, anche quando questo passò ai Borboni. E ...
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. È vocabolo derivato da quello più antico Catechesi, come anche il suo concetto è uno sviluppo dell'antica catechesi. Ambedue i nomi derivano dal verbo κατηχέω, che letteralmente significa "fare eco", [...] nel sec. II troviamo in Alessandria una vera scuola di dottrina cristiana Cordova pubblicava nel 1544 un catechismo, e Alfonso de Molina nel 1546 un Catecismo mayor il Catechismo universale di Giuseppe Simioli, detto il Catechismo diNapoli, messo all ...
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TIVOLI (lat. Tibur; A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Gioacchino MANCINI
Vincenzo GOLZIO -Vincenzo PACIFICI
Roberto CAGGIANO
Antichissima città del Lazio, situata su un ripiano (175-230 m.) calcareo, [...] e con il re diNapoli (1495). Adriano VI la sottrasse alla giurisdizione del Senato romano (1522) e la dichiarò sede di un governo nel quale si susseguirono i più fastosi cardinali del Rinascimento tra cui Alessandro Farnese ed Ippolito II d'Este che ...
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L'Ilva o Aethalia degli antichi: isola del Mar Tirreno, la maggiore dell'Arcipelago Toscano e dopo la Sicilia, la Sardegna e Cherso la maggiore isola del Regno d'Italia, posta a breve distanza dalla prospicente [...] Descrizione geologica dell'isola d'Elba, ibid., II, 1886; A. Fabbri, Relazione sulle miniere di ferro dell'isola d'Elba, ibid., III, ma quei di Piombino li ricacciarono. Sette anni dopo fu la volta diAlfonso d'Aragona, padrone diNapoli, che tentò ...
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Città capoluogo di provincia nella Calabria. È posta a circa 9 km. di distanza in linea d'aria dal Mare Ionio, su di una grande rupe che due profonde e strette valli di erosione (percorse da due esigui [...] con singolare atteggiamento, ai voleri diAlfonsodi Aragona, che la proclamava di attività e di floridezza cittadina. Coinvolta nelle gravi iatture che colpirono il regno diNapolidi Catanzaro. - La provincia di Catanzaro (Calabria ulteriore II ...
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Città della provincia di Catanzaro, situata all'inizio del margine settentrionale della tozza penisola che tra il Neto e il Tacina si spinge nel Mare Ionio (v. marchesato). Il nome corrisponde, nella forma [...] I, 2ª ed., e II, Città di Castello 1928, specialmente I, al francese Guglielmo di Poitiers. Alfonso, Ferdinando I d di Calabria, Mileto 1917; R. Zeno, Le consuetudini di Crotone, in Riv. stor. cal., XIV (1903); A. Lucifero, Il 1799 nel regno diNapoli ...
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La parola antisettico si trova già usata nelle opere dei chirurghi inglesi Alexander e Pringle per indicare alcune sostanze ritenute capaci d'impedire la putrefazione. Poiché a quest'ultima, per grandissimo [...] il Bilguer, generale medico di Federico IIdi Prussia, riferiva di aver avuto sui feriti trattamento antisettico" (1867) e Alfonso Guérin la "medicatura ovattata" ( Army, Londra 1753 (trad. ital., Napoli 1757); Alexander, On the external application ...
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Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] ebbe quasi altrettanta fama; buffone di Enrico II, di Francesco II e di Carlo IX, era stato prima di Ercole Albergati, chiamato Zafarano alla corte di Mantova. Benché le cedole della tesoreria aragonese diNapoli lo dichiarino "buffone del marchese di ...
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