ORSINI DEL BALZO
Alessandro CUTOLO
Ernesto PONTIERI
. Famiglia nobile, il cui capostipite è Raimondo o Raimondello Orsini, secondogenito di Niccolò Orsini conte di Nola e d'una donna di casa Sabran, [...] . F. Faraglia, Storia della regina Giovanna II, Lanciano 1904; id., Storia della lotta tra Alfonso V d'Aragona, e Renato d'Angiò, ivi 1908; E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d'Aragona e l'invasione di Giovanni d'Angiò, Napoli 1896; G. M. Monti ...
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VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] dalle trattative che menarono agli accordi del 1292 tra Bonifacio VIII e Giacomo IId'Aragona, successore di Alfonso III: in forza di tali accordi Giacomo II rinunziava alla Sicilia in cambio della Sardegna e della Corsica.
Ma i Siciliani sostennero ...
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GIACOMO II di Catalogna-Aragona, I di Sicilia, detto il Giusto
Ramon D'ALOS-MONER
Secondogenito di Pietro il Grande, gli successe in Sicilia (1285) e, alla morte del fratello conte-re, Alfonso il Liberale [...] del giudice d'Arborea, e ottenuta la neutralità momentanea di Genova, inviò il primogenito Alfonso alla conquista Ll[uch], in Anuari del Institut d'Estudis Catalans, II (1908), pp. 588-595; P. Silva, Giacomo IId'Aragona e la Toscana (1307-1309), ...
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MAGNA CURIA
Gennaro Maria Monti
. Nel Medioevo la parola Curia significò insieme (v. corte) la residenza sovrana, il seguito del capo dello stato, le assemblee bandite dallo stesso, alcune magistrature [...] se non di diritto. Ben presto, infatti, sotto Guglielmo II si ebbe una Magna Curia Rationum, supremo organo finanziario, competenze dei due tribunali. Infine, questi furono fusi da Alfonso I d'Aragona, pare, nel 1442, nella Gran corte della vicaria, ...
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ROBA e ROBONE
Gabriella Aruch Scaravaglio
. Tutte le vesti anticamente si chiamavano "raubae" o "roboae" già nel 1180 nel Roman d'Escloufe viene chiamato robe l'insieme di tutti gl'indumenti che componevano [...] L. Montalto, La corte di Alfonso I d'Aragona, Napoli 1902, pp. 10 -18, 38-44; E. Polidori-Calamandrei, Le vesti delle donne fiorentine, Firenze 1924, pp. 38-40; V. Gay, Glossaire archéol. du moyen âge à la renaissance, II ...
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GAMBACORTA
Riccardo Filangieri di Candida
. Famiglia di Napoli, ritenuta d'origine germanica, è una diramazione della celebre famiglia pisana. Con Gherardo, signore di Val di Bagno, la famiglia venne [...] in Napoli, regnando Alfonso I d'Aragona; quivi fu aggregata al Sedile di Montagna e possedette varî feudi, tra della nobiltà contro il viceregno spagnolo in occasione della morte di Carlo II. È estinta in Napoli.
Bibl.: S. Ammirato, Fam. nob., ...
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TOMICH, Peire
Cronista catalano, nato a Bagá (Barcellona), morto dopo il 1448. Il T. è autore della Histories é conquestes del reyalme d'Aragó e principat de Cathalunya, composta nel 1438 e dedicata [...] medievale, si rifà alla creazione del mondo per arrivare al regno di Alfonso V d'Aragona. In alcuni manoscritti la cronica è continuata da altro compilatore fino al regno di Juan II. Una copia manoscritta appartenne all'italiano A.M. Salvini, che la ...
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Umanista bizantino (Salonicco circa 1400 - S. Giovanni a Piro, Salerno, 1475). Stabilitosi in Italia, dimorò dal 1442 al 1446 a Mantova; insegnò greco a Ferrara; nel 1449 passò a Roma a insegnare filosofia [...] (tra cui Aristotele). Alla morte del papa (1455) fu ben accolto e pensionato a Napoli da Alfonsod'Aragona. Tornò nel 1463 a Roma, e ottenne da Pio II la commenda dell'abbazia di S. Giovanni a Piro. Famose le sue traduzioni latine (da Aristotele ...
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Secondogenito (n. verso il 1264 - m. Barcellona 1327) di Pietro III il Grande e di Costanza, figlia di re Manfredi di Sicilia, dopo la rivoluzione del Vespro si recò in Sicilia, di cui fu proclamato re [...] del fratello, il primogenito Alfonso III (1291), salì anche sul trono di Catalogna-Aragona. Nel 1295, concludendo tutta continuò la sua politica di accordo con la curia pontificia e d'espansione nel Tirreno, ebbe rinnovata da Clemente V l'investitura ...
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Figlio (m. Altamura 1463) di Raimondo Orsini del Balzo e di Maria di Enghien, contessa di Lecce, ebbe i beni paterni solo dopo la morte di Ladislao, re di Napoli, che aveva sposato Maria occupandone i [...] della madre ed ebbe molta importanza a corte, attirandosi l'ostilità di Giovanna II. Appoggiò allora Alfonsod'Aragona contro Luigi d'Angiò e dopo l'ascesa al trono d'Alfonso vide accrescere la sua potenza con la nomina a connestabile e a duca di ...
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