La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] secondo i criteri auspicati dal grande lombardo. Manzoni fece ancora in tempo a intervenire pubblicamente, stilando un’Appendice alla Relazione (pubblicata nel 1869) e scrivendo il 30 marzo 1871 una Lettera al napoletano Alfonso Della Valle ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] I; per il Pescara è il momento dell'apice della sua gloria. Richiesto personalmente da Carlo V, parte per la Lombardia con Alfonso del le ansie di rinnovamento all'interno del mondo cattolico.
Il 18 maggio 1526, grazie ad un diploma pontificio ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] I, c. 78). In realtà questa avvenne tra il 1543 e il '44, trovandosi già il C. nei primi mesi di quest'anno a Milano al servizio di Alfonso Chiesa, la difesa del mondo cattolico. Queste direttive che costituiranno il costante sentimento politico del C ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] presso Alfonso d’Aragona, dove rimase dal 1435 al 1446 seguendo faticosamente ili tempi in cui sarebbe stato redatto e non avallato da alcun’altra testimonianza sicura, mette in evidenza l’ipocrisia e la slealtà dell’apparato ecclesiastico cattolico ...
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BRESCIANI BORSA, Antonio
Anna Coviello Leuzzi
Nacque ad Ala (Trento) il 24 luglio 1798 da Leonardo, discendente dei Bresciani di Verona e dei Borsa conti palatini stabilitisi nel Tirolo, dalla Lombardia, [...] 'arte di goder sempre, del p. Alfonso di Sarasa, Roma 1836; Esercizi spirituali secondo il metodo di S. Ignazio, del p pp. 100 s.) e i contatti con l'ambiente dell'Amicizia cattolica a Genova e a Torino dove aveva frequentato il teologo L. F. Guala, ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] cui Salomone, Platone, Aristotele, Alfonso V d’Aragona il Magnanimo, Giustiniano I, Alessandro Magno, Scipione l’Africano dei principi di convocare i concili. Secondo i non cattolici, ai principi non solo spetterebbe di convocare i concili, ma anche ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] I rappresentanti bernesi alla Dieta si erano lamentati intanto con quelli cattolici degli intrighi del nunzio con il risultato che il gli agenti ferraresi di avere sostenuto la candidatura del duca Alfonso II "in un discorso che scrisse a S. Santità ...
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MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] la sua convinta religiosità. Fu un cattolico "lambertiniano": alieno da sottigliezze teologiche ed ., in Physis, IV (1962), 2, pp. 125-132; S. Giuntini, Il carteggio fra i Cassini ed E. Manfredi, in Boll. di storia delle scienze matematiche, XXI (2001 ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] aprire i negoziati su una lega contro il pericolo turco. Il legato indusse icattolici al I (1956), pp. 82-99; L. Van Meerbeeck, C. G. F., in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie Ecclésiastique, XIII, Paris 1956, coll. 367-378; R. De Maio, Alfonso ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] onore di Alfonso d'Este e Isabella Gonzaga. Quest'opera è posta sotto il nome di traduzione è l'ultima opera che i documenti registrano sotto il nome di Giulio Bordon: alla anni Trenta il D., che pure aveva sempre dimostrato sentimenti cattolici, fu ...
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penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...
organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...