Barone napoletano (m. Napoli 1487), nato da modesta famiglia di contadini (de Petruciis), fu chiamato da AlfonsoId'Aragona a far parte della regia cancelleria, e ottenne poi dal re e dal successore Ferdinando [...] il Vecchio uffici delicati e lucrosi tra i quali quello di presidente della sommaria (1460). Segretario di re Ferdinando, ne ebbe tutta la fiducia, il titolo di cavaliere, terre e feudi (Policastro, Carinola). Entrato nel baronaggio, P. si preoccupò ...
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Famiglia nobile napoletana originaria della Normandia. Capostipite è Turgisio, giunto nel Napoletano insieme al fratello Angerio (capostipite dei Filangieri) al seguito di Roberto il Guiscardo (1045), [...] ed è sopravvissuta solo la linea di Marcellinara, che risale a un Nicolò che nel 1447 ebbe in feudo da AlfonsoId'Aragona la terra di Marcellinara. La famiglia ebbe cardinali, viceré, marescialli, ecc.; possedette, nei suoi tempi migliori, oltre 300 ...
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Uomo politico, amatore d'arte, letterato (Napoli 1406 circa - ivi 1487). Partigiano fedele di AlfonsoId'Aragona, lo accompagnò alla conquista di Napoli (1442), e fu consigliere e ministro del successore [...] Ferrante il Vecchio. Nel 1466 si fece costruire un sontuoso palazzo, tra i più insigni del Rinascimento a Napoli, dove raccolse numerose opere d'arte. Lasciò 8 "memoriali" di contenuto morale e politico, fra cui il Memoriale sui doveri del principe ( ...
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Figlia (n. 1077 - m. Saldaña 1126) di Alfonso VI. Succedette al padre nel regno di Castiglia (1109), dopo aver sposato AlfonsoId'Aragona (una volta rimasta vedova di Raimondo di Borgogna); volendo governare [...] Castellar, riuscì a fuggire. Sconfitta (1111) a Sepúlveda, poté, con l'aiuto d'un esercito galiziano, costringere Alfonso ad abbandonare la Castiglia. Per l'ostilità creatasi con i feudatarî poiché divideva il governo con l'amante P. González de Lara ...
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Nobildonna amalfitana (n. 1430 circa - m. Roma 1479); amante di AlfonsoId'Aragona, che per lei cercò anche di divorziare da Maria di Castiglia, ebbe grande ascendente e ottenne ricchezze per sé e la [...] sua famiglia. Guastatasi poi con il re Ferrante, succeduto al padre Alfonso, visse in Dalmazia, a Ravenna e a Roma. ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] Vita e opere
La sua formazione avvenne probabilmente a Verona, città d'origine della madre dove alla fine del Trecento molti Pisani si Cecilia Gonzaga, Vittorino da Feltre, Alfonsod'Aragona Iñigo d'Àvalos. Tra i numerosi e bellissimi disegni, si ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] ., p. 170), scritta su invito del Bessarione, sia Demetrio Calcondila con un opuscolo andato perduto.
Dopo la morte di AlfonsoId'Aragona (1458) il G. si ritirò nella diocesi di Policastro; non si conosce però la data esatta dello spostamento. Una ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonsod'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] , ospitandovi anche molti illustri personaggi, fra cui Sigismondo d'Este, nel 1473, ed Antonio il Bastardo di Borgogna, nel 1475.
Il C., i cui rapporti con AlfonsoId'Aragona furono ottimi e quelli con Ferdinando eccellenti per tutta la vita, godeva ...
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CURLO, Giacomo (Iacopo)
Giovanna Petti Balbi
Nacque probabilmente a Genova, da Antonio, all'inizio del sec. XV.
Il C. si defini sempre genovese: pare quindi superflua la disputa che ha a lungo diviso [...] Origin and Development of humanistic Script, in Manuscripta, V (1961), pp. 37-40; R.Filangeri, Il libro d'Ore di AlfonsoId'Aragona, Napoli 1961, pp. 1-11; B. L. Ullman, More humanistic Manuscripts, in Calligraphy and Paleography. Essays presented ...
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GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] . Quando Federico da Montefeltro ritenne giunto il momento di sottrarsi all'influenza dello Sforza, appoggiandosi al re di Napoli AlfonsoId'Aragona, il G. sostenne con tutte le sue forze la nuova politica del suo signore.
Per celebrare l'accordo ...
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aragonese
aragonése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Aragona, regione storica della Spagna nordorient.; del regno d’Aragona, di un sovrano di Aragona: la dominazione a. a Napoli; Biblioteca a., celebre biblioteca, costituita a Napoli con una...
riposo
ripòso s. m. [der. di riposare]. – 1. a. Tregua, cessazione temporanea di un lavoro o di un’attività qualsiasi, che ha lo scopo di dare sollievo e ristoro al corpo e allo spirito (si usa raram. al pl.): breve, corto, lungo r.; sono...