Figlia (n. in Ungheria 1371 - m. Napoli 1435) di Carlo III e di Margherita di Durazzo, successe al fratello Ladislao nel 1414. Sposata nel 1415 a Giacomo di Borbone, questi l'anno successivo finì imprigionato, [...] dopo esser passato da un partito all'altro, finì col farsi sostenitore dei diritti di Luigi III d'Angiò, pretendente al trono. La regina prima proclamò suo erede Alfonso d'Aragona (1421), poi si ravvide e scelse lo stesso Luigi (1423). Ma il padrone ...
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Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] che fu condotto a Milano. Ma la repentina alleanza di F. M. con Alfonso d'Aragona provocava la ribellione di Genova (N. Piccinino falliva nel tentativo di riconquistarla a Barga, nel 1437); ripresa la guerra anche da Venezia e Firenze, F. M. mandò ...
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Scultore, originario dell'Aquila, del quale si hanno notizie certe solo per gli anni 1455-58, quando era pagato per lavori all'Arco diAlfonso d'Aragona in Castel Nuovo a Napoli. Pare fosse stato discepolo [...] ?), e fosse anche pittore. La sua personalità è ancora del tutto problematica, per la mancanza di opere sicure: ad A. sono stati tuttavia attribuiti il fregio con putti dell'Arco d'Aragona, che ha caratteri donatelliani, nonché varie altre sculture. ...
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Scultore (Poppi 1430 circa - Firenze 1484). La sua prima attività di ritrattista è testimonianza, oltre che della sua formazione a Firenze (probabilmente, condiscepolo di Desiderio da Settignano e A. Rossellino, [...] Strozzi, 1454, Berlino, Staatliche Museen) e poi alla corte diAlfonso d'Aragona a Napoli, dove probabilmente lavorò all'arco trionfale di Castelnuovo ed eseguì un ritratto di profilo del sovrano (Louvre) e un busto del generale Astorgio Manfredi ...
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PIO II, papa
Marco Pellegrini
PIO II, papa. – Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d’Orcia, da Silvio Piccolomini e da Vittoria Forteguerri.
Tra i principali lignaggi [...] si stava facendo vicina, dopo che la morte di re Alfonsodi Napoli (27 giugno 1458) risollevò la questione della legittimità dell’occupazione del trono napoletano da parte della casa d’Aragona. Sulla base dei timori che il nuovo sovrano, Ferrante ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] Moerbek), cui aggiunse la versione del frammento dell'opera omonima di Teofrasto. Ne diede una copia a Niccolò da Cusa (1453), e offrì l'opera a AlfonsodiAragona. Alle sue Orationes ad principes Italiae contra Turcos (1470) aggiunse una traduzione ...
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CAPRANICA (Crapanica), Domenico
Alfred A. Strnad
Nacque il 31maggio dell'anno del giubileo 1400 a Capranica Prenestina nel Lazio dal "nobilis romanus" Niccolò (Cola), morto nel 1438, e da una Iacobella [...] la fin du grand schisme, Paris 1904, ad Indicem; E. Carusi, La legaz. del card. D.C. ad AlfonsodiAragona, in Arch. della R. Soc. romana di storia patria, XXVIII (1905), pp. 473-81; E. Göller, Die päpstliche Pönitentiarie von ihrem Ursprung bis zu ...
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Nel Regno di Sicilia, organo centrale della pubblica amministrazione durante il regno dei Normanni: era costituito da 5 grandi ufficiali e da vari consiglieri e funzionari regi, cui furono aggiunti poi [...] poi curia ducale e quindi curia della vicaria. La M. giudiziaria fu abolita dal 1336 al 1345; con la nuova organizzazione diAlfonsodiAragona, nel 1442, i due tribunali superstiti della M. si fusero con la vicaria, formando così la Gran corte della ...
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Medaglista (Mantova 1448 - ivi 1514). La medaglia di Cristiano I di Danimarca (1474) di M. è affine a quella diAlfonsodiAragona fatta da Cristoforo di Geremia, entrambe ispirate alla famosa medaglia [...] del Pisanello. La medaglia di Ludovico III Gonzaga mostra invece, nel rovescio, l'influsso del Mantegna. Molte medaglie assegnate a M. sono invece di Gian Marco Cavalli. ...
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Poeta (n. Mantova 1447 - m. 1516), generale dei carmelitani (dal 1513). Elevato umanista e poeta fecondissimo in latino (circa 55.000 versi), è particolarmente ricordato per le dieci Egloghe, talora di [...] prima della vestizione, per un poemetto cortigiano, Alphonsus, in onore diAlfonsodiAragona, ma soprattutto per le Parthenicae, canti in esametri in onore della Vergine e di alcune sante, con i quali S. inizia quella letteratura del Rinascimento ...
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aragonese
aragonése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Aragona, regione storica della Spagna nordorient.; del regno d’Aragona, di un sovrano di Aragona: la dominazione a. a Napoli; Biblioteca a., celebre biblioteca, costituita a Napoli con una...
alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...