Condottiero (Perugia 1423 - Napoli 1465), figlio di Niccolò. Ebbe il comando delle truppe milanesi nel 1450; caduta la repubblica ambrosiana, passò al servizio dei Veneziani, in guerra contro Francesco [...] ventura, devastò il territorio di Perugia e di Bologna e poi assalì la repubblica di Siena, per passare successivamente al servizio (1456) di Alfonsod'Aragona, re di Napoli. Scoppiata quivi la guerra di successione, passò alle dipendenze di Giovanni ...
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Umanista bizantino (Salonicco circa 1400 - S. Giovanni a Piro, Salerno, 1475). Stabilitosi in Italia, dimorò dal 1442 al 1446 a Mantova; insegnò greco a Ferrara; nel 1449 passò a Roma a insegnare filosofia [...] V l'incarico di tradurre autori greci (tra cui Aristotele). Alla morte del papa (1455) fu ben accolto e pensionato a Napoli da Alfonsod'Aragona. Tornò nel 1463 a Roma, e ottenne da Pio II la commenda dell'abbazia di S. Giovanni a Piro. Famose le sue ...
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Uomo politico aragonese (sec. 15º). Distintosi nella conquista del Napoletano di Alfonsod'Aragona, fu poi ambasciatore presso i papi Niccolò V e Callisto III. Camerlengo del regno di Sicilia e gran connestabile, [...] per la spietata vendetta che si prese (1459) sui parenti e gli amici di Pietro Perollo che apparteneva a famiglia rivale della sua e che l'aveva ferito (l'episodio fu detto il caso di Sciacca), fu espulso ...
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Doge di Genova (Genova 1412 - ivi 1459); fratello di Paolo; eletto nel 1450, aderì quattro anni dopo alla pace di Lodi, pur non cessando di combattere contro gli Aragonesi. Sotto il suo governo, Genova [...] attraversò una grave crisi per la caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi; inoltre, combattuto da Alfonsod'Aragona e dai suoi concittadini Fieschi e Adorno, cedette il governo a Carlo VIII di Francia (1458). Intrigò poi per riprenderlo, ma cadde ...
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Storico (Napoli 1908 - Roma 1981). Formatosi alla scuola di M. Schipa, subì fortemente l'influsso crociano, mentre il contatto con G. Volpe accentuò in lui l'interesse per la storia diplomatica. Professore [...] distinti: quello meridionalistico con Guglielmo Pepe (1938); Ferdinando II (1947); Il Mezzogiorno nel Risorgimento (1952); Ricerche su Alfonsod'Aragona (1962); La Sicilia nell'età dei Martini (1963); I Borboni di Napoli (1970); e l'altro relativo ...
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Umanista (is. di Eubea primo decennio del sec. 15º - Venezia 1464), noto anche come Niccolò Euboico. Fu "advocatus curiae" della repubblica veneta in Calcide di Eubea (1434-37); ebbe poi funzioni di rilievo [...] del 1460 al Bessarione, con il racconto del naufragio in cui perdette la moglie e tre figli), orazioni (una ad Alfonsod'Aragona, sull'Impero Ottomano, 1454), opere storiche (De familia Autumanorum idest Turchorum, nota anche col titolo De origine et ...
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Figlio (m. Altamura 1463) di Raimondo Orsini del Balzo e di Maria di Enghien, contessa di Lecce, ebbe i beni paterni solo dopo la morte di Ladislao, re di Napoli, che aveva sposato Maria occupandone i [...] madre ed ebbe molta importanza a corte, attirandosi l'ostilità di Giovanna II. Appoggiò allora Alfonsod'Aragona contro Luigi d'Angiò e dopo l'ascesa al trono d'Alfonso vide accrescere la sua potenza con la nomina a connestabile e a duca di Bari ...
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Nobile famiglia siciliana di origine spagnola, detta anche Montecateno, trapiantatasi nell'isola nel sec. 13º con Guglielmo Raimondo I, al seguito di Pietro d'Aragona. Durante le guerre civili del 14º [...] IV (m. 1465) fu al governo della Sicilia in nome di Alfonsod'Aragona nel 1429-30. Giovanni Tommaso (v.) fu più volte presidente Paternò (v.); Corrado (1820-1895), senatore del regno d'Italia dal 1892. Sussistono anche altri rami minori dei Moncada ...
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Soldato di ventura (n. 1400 ca. - m. Iesi dopo il 1477), figlio di Giacomo. Nel 1439 ereditò dal padre le truppe e la posizione politica a fianco degli Angioini, contro gli Aragonesi. Nominato duca di [...] , per quanto diffidasse di lui, lo nominò viceré negli Abruzzi. Nel 1442 combatté con F. Sforza contro Alfonsod'Aragona, ma fu vinto a Sessano e fatto prigioniero. Liberato, fu fautore di una politica oscillante e opportunistica, finché Ferdinando ...
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Uomo politico senese (1409-1477). Incaricato di molte e delicate ambascerie, fu a Firenze e a Roma dal papa Niccolò V. Nel 1447 fu mandato, con altri insigni cittadini, a pregare Alfonsod'Aragona di sgombrare [...] il territorio senese e nel 1454 a Firenze stipulò un accordo con Niccolò Piccinino. Fu capo della galere che Siena donò a Pio II per la sua crociata (1464) contro il Turco e rappresentò la sua città in ...
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aragonese
aragonése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Aragona, regione storica della Spagna nordorient.; del regno d’Aragona, di un sovrano di Aragona: la dominazione a. a Napoli; Biblioteca a., celebre biblioteca, costituita a Napoli con una...
alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...