(fr. Nice) Città della Francia meridionale (348.721 ab. nel 2007), sul Mediterraneo (Costa Azzurra); capoluogo del dipartimento delle Alpes-Maritimes. Si affaccia sul mare entro la Baia degli Angeli, [...] affermò come libero comune. Alleata di Pisa, subì le rappresaglie dei Genovesi che aiutarono i conti di Provenza a riaffermarvi il vincolo feudale; nel 1176 passò ad Alfonso II d’Aragona e poi (1209-1245) a Raimondo Berengario IV, conte di Provenza ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, [...] in patria, ebbe uffici onorevoli (nel 1280 è mallevadore per i guelfi alla pace del cardinal Latino; quattro anni dopo è , come dice G. Villani, "cominciatore e maestro in digrossare i Fiorentini e fargli scorti in bene parlare, e in sapere guidare ...
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Alleanza costituita a Venezia nel 1454, per iniziativa di Francesco Sforza, tra Venezia, Milano e Firenze; raccolse subito l’adesione del pontefice Niccolò V. Mirava a consolidare i risultati della Pace [...] fine alla guerra fra Venezia e Milano. In un primo tempo Alfonso d’Aragona, re di Napoli, rifiutò di ratificare la pace; separate e di alleanze non approvate all’unanimità. La Lega i. svolse anche una funzione di difesa contro gli Ottomani sbarcati ...
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Figlio (m. Casale Monferrato 1483) di Giangiacomo e di Giovanna figlia di Amedeo VII di Savoia, si pose al servizio di Francesco Sforza nel 1448 ricevendone in cambio il dominio in Alessandria e in altre [...] solo dopo la rinuncia a tutti i vantaggi precedentemente ottenuti. Passato al servizio d'Alfonso d'Aragona, combatté sempre tra di essere nominato erede da G., rimasto senza figli anche dopo i suoi tre matrimonî con Maria figlia di Gastone di Foix ( ...
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Figlio secondogenito (Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480) di Luigi II d'Angiò. Sposò Isabella, figlia ed erede del duca Carlo II di Lorena, ma riuscì a ottenere la successione solo a prezzo di aspri contrasti. [...] Alla morte del fratello primogenito, Luigi III, assunse i diritti familiari su Napoli, la Provenza e l'Angiò, e nel 1438 entrò in Napoli, dove restò fino al 1442, allorché, sconfitto da Alfonso V d'Aragona, dovette tornare in Francia, dove partecipò ...
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Figlia (Blois 1510 - Montargis, Loiret, 1576) di Luigi XII re di Francia e di Anna di Bretagna; sposò (1528) Ercole II d'Este, cui dette cinque figli, tra cui Alfonso II. Donna tenace ed energica, tutelò [...] . Le Fèvre d'Etaples, si schierò a favore dei riformati accogliendo a corte molti profughi francesi sospettati di eresia, tra i quali il poeta C. Marot che scelse come suo segretario. Nel 1536 ospitò Calvino, con il quale rimase poi in corrispondenza ...
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Figlio (m. 1162) di Raimondo Berengario III, cui successe (1131); sposò Petronilla, erede di Aragona, realizzando l'unione tra i due regni (1151). Dopo aver appoggiato la conquista d'Almeria da parte di [...] Alfonso VII di Castiglia, combatté con successo contro i musulmani. Alleato dei Genovesi, cui cedette una terza parte di Tortosa, R. B. liberò i monti catalani dagli ultimi nuclei di Arabi e intervenne in Provenza a difesa degli interessi del nipote ...
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Francesco Saverio Castiglioni (Cingoli 1761 - Roma 1830). Vescovo di Montalto (1800), fu da Napoleone I (1808) confinato a Milano, poi a Pavia, infine a Mantova. Restaurato il potere pontificio, fu creato [...] , per l'ostilità alle società segrete e ai giansenisti e l'appoggio alla diffusione delle dottrine morali di s. Alfonso Maria dei Liguori; politicamente, pur scegliendo come segretario di stato il cardinale G. Albani, ritenuto vicino all'Austria ...
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Figlio (n. Roma 1481 - m. 1516 o 1517) di Rodrigo e di Vannozza Catanei, sposò nel 1494, per volere del padre divenuto papa Alessandro VI, Sancia d'Aragona, figlia illegittima di re Alfonso II. Ebbe il [...] alla lotta contro gli Orsini nel 1503. Dopo il crollo della fortuna della sua famiglia si rifugiò (1504) nel Regno di Napoli, dove gli furono confermati tutti i suoi possessi e dove, morta nel 1506 la moglie Sancia, contrasse un secondo matrimonio. ...
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Uomo politico aragonese (sec. 15º). Distintosi nella conquista del Napoletano di Alfonso d'Aragona, fu poi ambasciatore presso i papi Niccolò V e Callisto III. Camerlengo del regno di Sicilia e gran connestabile, [...] che si prese (1459) sui parenti e gli amici di Pietro Perollo che apparteneva a famiglia rivale della sua e che l'aveva ferito (l'episodio fu detto il caso di Sciacca), fu espulso dalla Sicilia. Perdonato dal re Ferdinando I, riebbe cariche e onori. ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...