Ecclesiastico (Savona 1460 - Napoli 1521), nipote di Girolamo. Creato cardinale di S. Giorgio al Velabro il 10 dicembre 1477, il 26 aprile dell'anno successivo, trovandosi a Firenze ospite dei Pazzi, fu [...] della curia romana, salvo nel periodo fra il 1499 e il 1503, per contrasti con i Borgia. Accusato di aver partecipato alla congiura ordita dal card. Alfonso Petrucci e da altri cardinali contro Leone X, nel 1517 fu imprigionato in Castel Sant'Angelo ...
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Medicina
Periodo che precede la morte. È caratterizzata da un progressivo esaurimento delle funzioni vitali: intermittenza del respiro, affievolimento e irregolarità dei battiti cardiaci, indebolimento [...] sette parole che vi pronunciò: l’uso fu introdotto dal gesuita Alfonso Messia (m. 1732).
Arciconfraternita dell’a. Pia opera istituita conservazione della pace e della fede della Chiesa e per i moribondi; eretta in confraternita (1862) e poi in ...
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Filosofo e scrittore politico (Ravenna 1542 - Alessano 1612). Entrò (1555) tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto; addottoratosi a Padova (1565), insegnò filosofia e teologia negli istituti della [...] naturali lumine haberi potest (1586). Nel 1590 fu chiamato da Alfonso II d'Este alla cattedra di filosofia morale nello studio di economica dello stato) fautori di una "cristiana ragione di stato" secondo i rinnovati concetti della scuola tomistica. ...
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Poeta (n. Mantova 1447 - m. 1516), generale dei carmelitani (dal 1513). Elevato umanista e poeta fecondissimo in latino (circa 55.000 versi), è particolarmente ricordato per le dieci Egloghe, talora di [...] vestizione, per un poemetto cortigiano, Alphonsus, in onore di Alfonso di Aragona, ma soprattutto per le Parthenicae, canti in esametri in onore della Vergine e di alcune sante, con i quali S. inizia quella letteratura del Rinascimento che cala la ...
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Centro della Spagna occidentale, in Estremadura (prov. di Cáceres).
Il santuario della Madonna di G. fu fondato da Alfonso XI di Castiglia nel 1340. Tra la fine del 14° sec. e il 15° fu completata la chiesa [...] edifici conventuali; nel 18° si eresse la Chiesa Nuova.
Sentenza di G. Sentenza arbitrale (1486) con la quale i contadini catalani, nella condizione di servi della gleba, appoggiati dal re Ferdinando il Cattolico, furono emancipati dal complesso di ...
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Teologo portoghese (Oporto 1536 - Tivoli 1608); gesuita (dal 1552), insegnò filosofia e teologia a Cordova e Salamanca. La sua Theologiae moralis summa (3 voll., 1588-93) subì qualche censura; passato, [...] anche per contrasti con i suoi superiori, tra i domenicani, ne condivise l'opposizione al molinismo. Il trattato De pontificis Compagnia di Gesù, F. Suárez lo designò come insegnante di casistica; fu assai stimato da s. Alfonso Maria dei Liguori. ...
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Moralista e casuista gesuita (Mailleroncourt, Haute Saône, 1801 - Mercoeur, Haute Loire, 1866), professore dal 1834 al 1847 e dal 1848 (nel 1847-48 alla università Gregoriana) nello Scolasticato di Vals. [...] Compendium theologiae moralis (2 voll., 1850), sulle orme di H. Busembaum e di s. Alfonso dei Liguori, ebbe numerosissime edizioni, anche con aggiunte e rimaneggiamenti di altri gesuiti; e così, in misura minore, i Casus conscientiae (2 voll., 1863). ...
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Sacerdote (Torino 1775 - ivi 1848), fondatore (1817) del convitto ecclesiastico di Torino, promosse la pratica, nella formazione dei giovani sacerdoti, degli esercizî spirituali secondo il metodo di s. [...] Ignazio, e lo studio delle opere ascetiche di s. Alfonso. Fra i suoi discepoli furono s. Giuseppe Cafasso e s. Giovanni Bosco. ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] lo fosse in vita e, con la sua presenza, determina le tabuizzazioni. Ciò che il padre aveva vietato quando era in vita, i figli se lo vietano ora da sé in forza di un'obbedienza retrospettiva. Sconfessano il loro atto, proibendo l'uccisione del totem ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] crisi di pentimento, si era a lui dichiarata colpevole di fornicazione. L'animosità contro lui crebbe a tal punto da obbligarlo ad abbandonare i villaggi dove era vissuto sino allora e a riparare nel 1158 eg., 1745 d. C., a ad-Dir‛iyyah (a nord-ovest ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...