Figlio (Napoli 1448 - Messina 1495) di Ferdinando I, nominato principe di Capua dall'avo AlfonsoI, ebbe il titolo di duca di Calabria quando il padre divenne re (1458); acquistò, dalla giovinezza, fama [...] nel corso della quale fu nominato capitano generale della Lega contro i Veneziani. Con la sua rudezza intransigente s'inimicò il papa in moglie, anziché a Ludovico il Moro (secondo i propositi di Ferdinando I) a Gian Galeazzo Sforza; ciò portò a un ...
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Alfònso II d'Este duca di Ferrara, Modena e Reggio. - Combatté contro i turchi al fianco dell'imperatore Ferdinando I d'Austria per la riconquista dell'Ungheria, ma non riuscì a ottenere in cambio il [...] 1561), per avere un titolo maggiore cercò l'appoggio dell'imperatore Ferdinando I d'Austria sposandone la figlia Barbara (1565) e aiutandolo nell'infelice spedizione contro i Turchi in Ungheria (1566), ma invano, mentre Cosimo diventava granduca. Non ...
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Figlio (n. 1104 - m. Fresneda 1157) di Raimondo di Borgogna, conte del Portogallo, ereditò la Castiglia e il León dalla madre Urraca (1126) e dovette lottare contro il padrigno AlfonsoI d'Aragona, alla [...] Saragozza; all'omaggio feudale già concessogli da suo cugino Alfonso Enríquez di Portogallo aggiunse quelli di García Ramírez di dell'"Imperatore", che però morendo dovette dividere il regno tra i figli: a Sancho III andò la Castiglia, e a Fernando ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] di seguire il cardinale, nominato vescovo di Buda, in Ungheria e dovette lasciarne il servizio. Nel 1518 passò alla corte di AlfonsoI d'Este duca di Ferrara, e ne fu contento, perché il nuovo ufficio lo costringeva di rado ad allontanarsi da Ferrara ...
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Famiglia principesca italiana, le cui più certe origini si riconducono agli Obertenghi; Alberto Azzo II (996 circa - 1097), vero capostipite della casa d'Este, era infatti pronipote del marchese Oberto, [...] rinuncia (1598) al ducato di Ferrara da parte dell'erede Cesare (1597-1628), figlio di Alfonso marchese di Montecchio figlio illegittimo di AlfonsoI. La perdita di Ferrara, passata alla Chiesa, significò un lungo periodo di decadenza, avendo perso ...
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Umanista (Tolentino 1398 - Firenze 1481). Miscuglio di orgoglio e bassezza, è una figura tipica dell'Umanesimo: pronto all'adulazione come alla maldicenza e all'invettiva (aspre soprattutto le polemiche [...] ammirazione, fu bandito nel 1434 per aver preso posizione contro i Medici; passò a Siena (1434-38), a Bologna e hecatostichae, compiute a Milano nel 1448 e offerte nel 1453 ad AlfonsoI di Napoli: raccolta di cento satire in cento versi ciascuna. In ...
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Nipote (m. 1150) del re di Navarra Sancio IV, fu chiamato al trono (1134) dai Navarresi rivoltatisi contro l'Aragona, e perciò chiamato el Restaurador. Difese l'indipendenza del regno, alleandosi con Alfonso [...] I di Portogallo, contro il re d'Aragona e il re di Castiglia; finì con l'accordarsi con quest'ultimo, Alfonso VII, e ne sposò la figlia Urraca (1144). ...
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Figlia (n. 1125 circa - m. Coimbra 1157) di Amedeo III e Matilde d'Albon: andò sposa (1146) al re del Portogallo, AlfonsoI. Fondò molti ospizî e monasteri e iniziò la costruzione della cattedrale di Oporto. ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a [...] sede primaziale per quella di Zagabria. Nel 1499, quando i Francesi invasero il ducato di Milano e obbligarono Ludovico il a Novara. Nella congiura, ordita contro di lui e suo fratello Alfonso da parte di Giulio e di Ferrante d'Este (1506), Ippolito ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...