Nato, al più tardi, nel 1440 a Caggiano (Salerno); umanista, accademico pontaniano e amico del Pontano (che lo ricorda nell'Actius e in altri dialoghi e gli dedicò il De magnificentia), del Sannazaro, [...] il De podagra); entrò nelle grazie di Alfonso duca di Calabria (il futuro Alfonso II), che seguì nella guerra contro Venezia , poi suo segretario, lo accompagnò nell'85 in Puglia contro i baroni ribelli, nel settembre-novembre '87, e nuovamente, nel ...
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Congiunto forse della nobile famiglia dei S. Basilio di Lentini e di Giacomo (v.), fu di parte guelfa e proscritto da Manfredi. Tornato con Carlo d'Angiò e creato (1275) consigliere e familiare del re, [...] a partire per Barcellona, col pretesto di sollecitare da Pietro I gli aiuti richiesti dall'infante Giacomo. Si aggiunse anche A. furono confiscati i beni e rinchiusi moglie e figli nel castello di Mattagrifone (Messina); poi, da Alfonso III, fu ...
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. Alla morte di Don Jaime di Borbone (1931), che aveva qualche tempo prima rinunciato ai suoi diritti alla corona spagnola in favore di re Alfonso XIII, non essendo rimasti altri eredi diretti, un ottantenne [...] caldamente appoggiata, non ha ora molti sostenitori e i tradizionalisti cosiddetti "collaborazionisti" sostengono invece i diritti di Don Juan in quanto egli li ha avuti in eredità dal padre Alfonso XIII. Le complicazioni dinastiche non sono ancora ...
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Astronomo e astrologo musulmano, di cui parecchie opere astrologiche ebbero molta voga anche nel Medioevo latino e bizantino, ove il suo nome fu trasformato rispettivamente in Albumasar (Albumazar, Iaphar) [...] collezione di tavole astronomiche (Zīǵ), ora perduta, nella quale i moti planetarî erano calcolati per il meridiano di Gangdiz arabo persiane, evidentemente contenute in libri pahlavici, ora perduti, i quali, del resto, ne attingevano molte da fonti ...
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Architetto e ingegnere idraulico, nato in Argenta nel 1546. Operò in Ferrara, dove fu al servizio del duca Alfonso d'Este fino al 1597; passò poi alle dipendenze di papa Clemente VIII. Valente architetto [...] sono buona prova i lavori di bonifica alla Mesola, quelli di regolamento del Po e del Reno, nonché i suoi numerosi , Ferrara 1847; A. Ricci, Storia dell'architettura in Italia, Modena 1858, III; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907, s. v. ...
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Erudito, nato a Baeza nell'Andalusia nel 1540 o nel 1542, morto a Roma il 14 febbraio 1599 (secondo altri nel 1601-02). Entrò nell'ordine domenicano nel convento di S. Tommaso di Siviglia. Si dedicò allo [...] in-folio, stampati a Roma nel 1751, conducendo l'opera sino a Clemente XII. ll Ch. compose anche una Bibliotheca di tutti i libri e scrittori sino al 1538, che fu stampata sino alla lettera E.
Bibl.: Dictionn. d'archéol. chrét. et de liturgie, Parigi ...
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Pittore e architetto nato a Orzinuovi nel Bresciano intorno al 1545, operava ancora nel 1619. Fu lungamente ai servigi di Alfonso Gonzaga conte di Novellara, col quale fu a Roma, dove, forse, ebbe qualche [...] Lino, e nel palazzetto del Monte Nuovo di Pietà eretto nel 1595. Nel 1596 diede agli scultori Antonio Carra e Valentino Bonesin; i disegni per la grande fontana che sta ai piedi della torre detta "la Pallata".
Bibl.: G. B. Carboni, Le scelte pitture ...
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Figlio di Sancho IV e di Maria de Molina, allorché il padre gli morì (1295) ed egli fu proclamato re in Toledo non aveva cne nove anni. Durante la sua minore età, rinnovandosi i motivi delle precedenti [...] infante don Giovanni, il quale si impadronì di León, e Alfonso de la Cerda, il quale assunse il titolo di re di regno di Murcia. Infine, alleatosi con questo sovrano, mosse contro i musulmani di Granata, e ottenne Gibilterra, Quesada e Bedmar, nonché ...
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GERARDO Maiella, santo
Giuseppe De Luca
Nacque il 6 aprile 1726 in Muro Lucano (Potenza) da umilissima famiglia. Dopo un tentativo di vita eremitica, che non gli riuscì, Gerardo chiese e ottenne nel [...] redentoristi, da poco istituiti da S. Alfonso de' Liguori (v.); trascorso in Deliceto (Foggia) il periodo del noviziato, il 16 luglio 1752 vi emise i suoi voti in qualità di laico. I prodigi e le grazie straordinarie, che avevano reso insigne tra il ...
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Pedagogista e uomo politico, nato a Sondrio il 15 gennaio 1860. Laureatosi a Pavia nel 1883, insegnò per cinque anni nelle scuole medie e continuò poi gli studî a Lipsia con Wundt, Heinze e Strümpell. [...] .
Scritti principali: Questioni kantiane (Roma 1885); Il kantismo in Italia (Roma 1885); Il kantismo in Romagnosi (Roma 1886); Alfonso Tesia e i primordi del kantismo in Italia (in Atti della R. Acc. dei Lincei, 1887; 2ª ed., Catania 1913); Il ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...