L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] prestigio e sorprendente modernità culturale, come Giuseppe Parini o ➔ Vittorio Alfieri, che rifiutano però polemicamente il modernismo linguistico. Il piglio arcaizzante di Alfieri è tanto un gesto teatrale in linea con la speciale drammaturgia ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] della letteratura italiana. In esso, infatti, confutando sulla base delle teorie poetiche e dell'opera di Dante, Tasso e Alfieri, l'affermazione di T. Mommsen secondo cui l'Italia non poteva annoverarsi tra le nazioni dotate di virtù poetica ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] non si riferisce a quello specifico alfiere mosso quella specifica volta da Karpov, ma all’intera classe degli alfieri.
Affinché un referente testuale sia suscettibile di collegamento anaforico, non occorre che sia menzionato esplicitamente nel co ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] : il libro fu stimolo per le generazioni di patrioti piemontesi che guardavano appunto a Napione e a ➔ Vittorio Alfieri. Napione, inoltre, auspicava una coalizione di stati italiani sotto la guida del Piemonte sabaudo, prefigurando la funzione che ...
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CHERUBINI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano il 5 marzo 1789 da Giuseppe, compositore di stamperia, e da Maria Repossi. Come si legge nella Vita mea - scritta tra l'estate del 1848 e il febbraio [...] , lettore instancabile ma troppo spesso limitato da angusti problemi linguistici e ortografici (l'uso improprio delle maiuscole in Alfieri e Manzoni) a scapito di un giudizio più latamente comprensivo dell'opera d'arte ("I Promessi Sposi paiono ...
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Il modo ➔ congiuntivo si trova tanto nelle frasi principali (➔ principali, frasi) quanto, e soprattutto, nelle subordinate (➔ subordinate, frasi). Svolge una doppia funzione: esprimere una certa ➔ modalità [...] 208-211), il congiuntivo gode complessivamente di buona salute nella fiction e nella divulgazione scientifica televisiva (cfr. rispettivamente Alfieri, Motta & Rapisarda 2008 e Guidotti & Mauroni 2008), oltre che nelle canzoni (Telve 2008b). ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] scienza e della tecnica, accanto a voci letterarie di autori non fiorentini del secolo precedente (Mascheroni, ➔ Vittorio Alfieri, Verri, Parini). L’avversione di Monti per l’uso dei dialetti, anche nella produzione letteraria, corrisponde alla ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] appulcrare, sgannare, trasumanare di ➔ Dante, a disacerbare di ➔ Francesco Petrarca, misogallo e odiosamato di ➔ Vittorio Alfieri, illacrimato di Ugo Foscolo, arruffapopoli di Giuseppe Giusti, superuomo e velivolo di Gabriele D’Annunzio, trinariciuto ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] Paris, Presses Universitaires de France (1a ed. 1991; trad. it. Introduzione alla retorica, a cura di G. Alfieri, Bologna, il Mulino, 1996).
Tateo, Francesco (1971), Iperbole, in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, vol ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] culturale, in Gli italiani del piccolo schermo. Lingua e stili comunicativi nei generi televisivi, a cura di G. Alfieri & I. Bonomi, Firenze, Cesati, pp. 97-166.
Jacobi, Daniel (1986), Diffusion et vulgarisation. Itinéraires du texte scientifique ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...