Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] ?, Lecce, Manni, pp. 95-126.
Guidotti, Paola & Mauroni, Elisabetta (2008), La divulgazione scientifico-culturale, in Alfieri & Bonomi 2008, pp. 97-166.
Jacqmain, Monique (2005), Ministro, ministra, signora ministro: quali appellativi per le ...
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DIRE, COMPOSTI DEL VERBO
I verbi benedire, maledire, contraddire, disdire, predire, ridire seguono la coniugazione del verbo dire
benediceva, maledisse, contraddetto, disdirò, predicevi, ridico
L’unica [...] considerarsi scorrette, anche se hanno una notevole tradizione nell’italiano poetico e letterario
ogni oprar suo biasmava, / ogni mio benediva (V. Alfieri, Agide)
Madre, Madre! S’io ti maledii, tu m’accogli più amorosa (S. Slataper, Il mio Carso). ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] che si trova presso la Laurenziana a Firenze e di cui anni fa curai la stampa per l'Edizione Nazionale delle Opere (Alfieri 1983). Alfieri vi appuntava su tre colonne prima il noto, vale a dire la voce francese, poi la piemontese, infine l'ignoto, la ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] »). Permane un canonico appaiamento tra barbarismi e «solecismi»: così in Giuseppe Parini (Discorso intorno alla poesia) e Vittorio ➔ Alfieri (Vita IV, xxxi), fino a Riccardo Bacchelli (L’incendio di Milano, in connessione pure con «neologismi»), a ...
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PETRETTINI, Giovanni
Giorgio Piras
PETRETTINI, Giovanni. – Nacque a Corfù, il 12 settembre 1793, da Giorgio e Angelica Canaliotti. La famiglia paterna era nobile, distinta da quella, sempre corcirese, [...] star paghi, nelle buone arti, del conservare» (Prose, 1840, p. VII).
Tra le prime opere si segnala una Vita di Vittorio Alfieri (Padova 1814; poi in Piccola biografia d’uomini celebri italiani, I, Torino 1832, pp. 3-26, in Iconografia italiana degli ...
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L’➔imperativo con negazione si esprime, in italiano moderno (a differenza che in altre lingue romanze; ➔ lingue romanze e italiano), con due forme diverse per persona: per la seconda persona singolare, [...] l’imperativo per la seconda persona: non lo fare). Anticamente era possibile anche l’imperativo, non temi, che ➔ Vittorio Alfieri usava ma per il quale veniva tuttavia contestato da Ranieri de’ Calzabigi: cfr. Sorella 1993: 780, e Mauroni 2006 ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] participiale:
(45) Rimasto dunque io solo di tutti i figli nella casa materna, fui dato in custodia ad un buon prete (Alfieri 1996: I, 2)
(46) Venuto l’inverno, scese grande neve (Buzzati 1993: 98)
(47) Attenuatosi col tempo l’interesse o perché ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] perfino il mangiare e il parlare, limitatamente a contesti idiomatici o antichi (i mangiari d’Italia, i parlari d’Italia).
Alfieri, Vittorio (1949), Vita, in Id., Opere, a cura di L. Fassò, Torino, UTET, vol. 1° (Vita, rime e satire).
Alighieri ...
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Filologo e critico italiano (Ferrara 1915 - Firenze 1995); prof. univ. dal 1952, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pavia e in quella di Firenze. I suoi saggi fondono una metodologia aperta alle [...] colonna infame) e il completamento, nell'ambito dell'edizione promossa dal Centro nazionale di studi alfieriani, dell'Epistolario di V. Alfieri (2º vol., 1981; 3º vol., 1989). Tra i contemporanei ha curato scelte antologiche di V. Sereni e S. Solmi ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] degli endecasillabi di cui era composta la più fortunata tragedia del Settecento, la Merope (1713) di Scipione Maffei, Alfieri sostenne che la lingua del dialogo tragico dovesse avere «la nobiltà e la grandiloquenza dell’epica senza averne il canto ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...