GHERARDINI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Figlio primogenito di Michele, medico, e di Clara Bellinzaghi, nacque il 27 maggio 1778 a Milano, dove trascorse quasi tutta la vita. Svolti i primi studi [...] classicista e conoscitore dell'arte drammatica italiana, i severi giudizi di quel teorico del romanticismo sul Metastasio, sull'Alfieri e sul Goldoni. L'interesse per il teatro, oltre a procurargli contatti con uomini di spettacolo come il coreografo ...
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GUALTIERI, Luigi
Simone Giusti
Nacque a Saludecio, nel Riminese, il 2 apr. 1827, da Lorenzo, medico del paese, e da Isabella Donati.
Iscritto all'Università di Bologna, fu costretto a interrompere gli [...] , affinché cessi il vergognoso e quotidiano tributo che la Francia drammatica ha imposto ai concittadini di Goldoni e di Alfieri". E ciò dovette valere soprattutto per lo stesso G., a giudicare dalla feconda attività drammaturgica (di prosa, ma con ...
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GAVUZZI, Stefano Giuseppe Antonio
Raffaella De Rosa
Nacque a Torino nel 1709. Conseguita la laurea in giurisprudenza, il 13 maggio 1740 entrò negli uffici pubblici come sostituto avvocato generale. [...] artisticamente inferiore al Rutzvanscad (1724) e al Socrate immaginario (1775), parodie delle tragedie di S. Maffei e di V. Alfieri con le quali più volte è stato messo in relazione. Sembra comunque fuori di dubbio che autore dell'Adramiteno sia il ...
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Marziale, Marco Valerio
Francesco Ursini
Il poeta degli epigrammi
Poeta latino vissuto nel 1° secolo d.C., Marziale è il più famoso e importante autore di epigrammi. Primo a dedicarsi interamente a [...] -tipo (prima parte descrittiva, sorpresa finale); molto amato da Boccaccio, raggiunge però il culmine del successo tra il Quattrocento e il Settecento, quando compongono epigrammi, tra gli altri, Poliziano, Jacopo Sannazaro, Monti, Foscolo e Alfieri. ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] sermoni di G. Gozzi, il vasto poema Cicerone di G.C. Passeroni, il Giorno di G. Parini, le Satire di V. Alfieri, mentre la s. letteraria trova una forte espressione nella Frusta di G. Baretti. In Francia, accanto all’ironia illuminista delle Lettres ...
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sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti [...] di G. de la Vega e per il Portogallo quello di L. de Camões. In Italia la fortuna del s. si rafforzò con V. Alfieri, U. Foscolo e poi G. Carducci. È inoltre il metro di tanta poesia dialettale non solo ottocentesca (basti ricordare G.G. Belli). Nel ...
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CICOGNANI, Bruno
Paolo Petroni
Di famiglia, romagnola, originaria di Modigliana per parte di padre, nacque a Firenze il 10 settembre del 1879 da Dante, magistrato, e da Giulia Nencioni.
Il nonno Filippo, [...] di medicina, con predilezione per l'anatomia e poi la psichiatria, e infine le lezioni di scienze sociali dell'istituto "Cesare Alfieri". Tra questi studi e quelli a Urbino vi è un breve periodo in cui si arruola prima come allievo ufficiale di ...
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Antigone
Massimo Di Marco
La coraggiosa eroina della libertà di coscienza
Nella mitologia greca la giovane Antigone sfida il potere e sacrifica la vita pur di assicurare al corpo del fratello Polinice [...] di lettori della tragedia di Sofocle. In epoca moderna la sua vicenda ha ispirato, tra l'altro, le rielaborazioni di Alfieri e, nel 20° secolo, del drammaturgo francese Jean Anouilh.
Al principio dell'Ottocento Hegel vide adombrato nel contrasto tra ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] . 18° si cercarono fra i personaggi di P. gli eroi della libertà, e a essi si ispirarono tanto Rousseau che Alfieri; minore la fortuna di P. in Germania, ove già si delineava una forte tendenza anticlassicistica, e in Inghilterra, in cui attraverso ...
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Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] e intellettuali dell'imperatore; è pieno di ampollosità e iperboli e fu spesso giudicato sfavorevolmente (così, per es., da V. Alfieri). P. scrisse anche di storia e versi di varie specie, dei quali resta nell'Epistolario qualche esempio poco felice. ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...