Tragedia di V. Alfieri, scritta nel 1786 e pubblicata nel 1789. Dedicata dal poeta "al popolo italiano futuro", l'opera rappresenta la figura di Marco Giunio Bruto che sprona Giulio Cesare a rendere la [...] libertà a Roma ...
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Tragedia di V. Alfieri, parte del gruppo di diciannove drammi composti tra il 1776 e il 1786 e stampati o ristampati tra il 1787 e il 1789.
Si tratta di una delle opere dedicate alla regina di Scozia tra [...] Sette- e Ottocento. Le fece seguito a breve Maria Stuart (1800), dramma in cinque atti del poeta e pensatore tedesco J.Ch.F. Schiller (1759-1805), nel quale più che la vicenda storica è messa in evidenza ...
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Drammaturgo (Brescia 1770 - Milano 1819); seguace di Alfieri e imitatore di Foscolo, produsse una gran quantità di mediocri tragedie di schema classico, tra cui notevole seppur effimero successo ebbero [...] Socrate (1804), Annibale in Bitinia (1806), Saffo (1814, che si può considerare la sua opera più riuscita). Sua principale preoccupazione nella stesura dei drammi sembra essere stata quella del rispetto ...
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Attore (Firenze 1774 - ivi 1823), interprete di varie tragedie di V. Alfieri, V. Monti, I. Pindemonte, G. B. Niccolini; primo attore tragico nella Compagnia reale di Milano, ebbe grandi successi per l'azione [...] scenica potente e la voce calda ...
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Attore e capocomico (San Casciano in Val di Pesa 1768 - Firenze 1838). Grande interprete di Alfieri, predilesse una recitazione nobile, un po' troppo magniloquente. Insegnante d'arte scenica all'Accademia [...] di belle arti di Firenze, pubblicò le celebri Lezioni di declamazione d'arte drammatica (1832). Autore di commedie e di un saggio su Napoleone, lasciò anche un voluminoso libro di ricordi (Vittorio Alfieri a Firenze, post., 1896). ...
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Letterato (Venezia 1757 - ivi 1796), autore di numerose tragedie con le quali (talora riprendendone persino i soggetti) volle farsi emulo di Alfieri, che cercò di imitare anche nella vita; ingegno vivace, [...] versatile (fondò a Venezia la Tipografia pepoliana, che pubblicò belle edizioni di classici italiani e stranieri), scrisse anche un Saggio di libertà sopra varj punti (1783) per propugnare una riforma ...
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Commediografo (Bologna 1728 - ivi 1804); traduttore, in un primo tempo, di commedie e tragedie francesi, amico del Voltaire, del Goldoni, dell'Alfieri e dei maggiori letterati italiani, nel suo Nuovo teatro [...] comico (5 voll., 1774-78) oscilla incerto fra la tragedia classica e il dramma sentimentale, fra la commedia dell'arte e quella goldoniana, dando vita a qualche vivace tipo comico ...
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Poeta greco (n. Leucade 1787 - m. 1856), autore di 12 tragedie storiche in lingua pura, la prima specialmente (Τιμολέων, 1818), imitata da V. Alfieri; altre trattano di personaggi della storia bizantina [...] e neogreca: Costantino Paleologo, Diàkos, ecc ...
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Attrice (Mantova 1827 - Napoli 1906), di origine polacca. Al fianco di T. Salvini, anch'egli esordiente, si rivelò nella compagnia di G. Modena (Micol nel Saul di Alfieri); quindi fu prima attrice con [...] G. Battaglia nella compagnia diretta da L. Bellotti-Bon. Bella, intelligente, di grande temperamento e intensa drammaticità, incarnò il tipo dell'attrice romantica. Opere predilette: La signora delle camelie; ...
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Attore (Mori 1773 - Treviso 1841). Esordì come filodrammatico; fu poi nelle compagnie Battaglia, Pellandi, Olivia-Bianchi e (1811-12) nella Compagnia reale diretta da S. Fabbrichesi; "tiranno" elogiato [...] da Monti e da Alfieri, fu il primo Saul nella tragedia alfieriana. Fu anche ottimo interprete di Goldoni, Metastasio e Pindemonte. Rimase lontano dall'attività teatrale dal 1814 al 1820; lasciò definitivamente le scene nel 1840. ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...