CHIURLO, Bindo
Gianfranco D'Aronco
Nato a Cassacco (Udine) il 13 ottobre del 1886 da Giovanni e da Teresa Monassi, frequentò il ginnasio dei salesiani a Mogliano e a Este e il liceo classico a Udine, [...] opere di poesia e quello delle esegesi dovute agli studiosi riguardano il Petrarca e il Boccaccio, il Goldoni e l'Alfieri, Caterina Percoto e il Nievo. Se si aggiunge che il duplice campo toccò, oltre che la letteratura italiana, quella friulana ...
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MADDALENA, Edgardo
Rita Tolomeo
Nacque a Zara, ultimo di undici figli, il 1 nov. 1867 da Giacomo, geometra impiegato nell'I.R. Archivio delle mappe catastali, e da Emilia Morovich.
Tutta la famiglia [...] Circolo accademico italiano, ne divenne il portavoce; tenne orazioni celebrative in occasione dei centenari di N. Tommaseo (1903), V. Alfieri (1904), e C. Goldoni (1908), per la morte di G. Carducci (1907) e commemorò il suo maestro Mussafia, grande ...
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MICHITELLI, Francesco
Elvio Ciferri
– Nacque a Teramo il 30 apr. 1797 da Biagio e da Gaetana Coletti dei baroni di Notaresco. La sua famiglia possedeva un palazzo nel quartiere di S. Giorgio, saccheggiato [...] religione, nei quali gli ideali di patria e di fede rendono sublime l’uomo, in una sorta di titanismo di stampo alfieriano. Aganadeca fu stampata una prima volta a Napoli nel 1820, poi ancora nel 1836 a Bruxelles insieme con Manfredi, Il Battista ...
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PERNICE, Angelo
Giuseppe De Santis
PERNICE, Angelo. – Nacque a Catania il 21 novembre del 1873 da Francesco e Carmela Guerrera; sposò Laura Calosi, senza avere figli.
Compì gli studi nella sua città [...] proprio a Firenze la sua carriera nell'insegnamento, come professore di storia alla Scuola di scienze sociali Carlo Alfieri. Quindi, seguendo gli incarichi ministeriali, fu prima a Macerata, nel novembre 1905, come incaricato fuori ruolo di materie ...
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CALDERINI, Emma
Roberta Ascarelli
Nacque a Ravenna il 13 febbr. 1899 da Dario e da Lucia Leoni. Pubblicista dal 1920 iniziò a collaborare ad alcuni periodici femminili come Lidel, Moda, Grazia, specializzandosi [...] ebbe luogo nel 1936 presso la VI Triennale di Milano. Nel 1937 tornò al teatro con i costumi per La finestra di V. Alfieri, l'opera con la quale venne inaugurato a Roma il teatro delle Arti. Con la Compagnia delle Arti lavorò negli anni successivi ...
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TALOS (Τάλως, Talus)
G. Bermond Montanari
2°. - Eroe cretese, figlio di Kres e antenato di Radamante. Era di bronzo e un solo punto del suo corpo era vulnerabile, una vena sulla noce del piede, coperta [...] Trebba: id., ibid., p. 846-1. Valle Trebba: A. Negrioli, in Not. Sc., 1928, p. 201, tav. XIX a; P. E. Arias-N. Alfieri, Il Museo Archeologico di Ferrara, Ferrara 1950, p. 156; G. Bermond Montanari, Il mito di Talos su un frammento da Valle Trebba, in ...
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Vedi TUFICUM dell'anno: 1973 - 1997
TUFICUM (v. S 1970, p. 872)
M. Luni
L'area del municipium di T., sito nell'alta valle dell’Aesis (Esino), in un punto importante per i collegamenti tra la costa medioadriatica [...] Marche: il problema nel tempo. Atti del Convegno, Fano-Fabriano-Pesaro-Ancona 1984, Ancona 1987, pp. 352-354; N. Frapiccini Alfieri, Un bronzetto italico del fabrianese, in Ficus, VII, 1987, pp. 139-142; G. Annibaldi, Moscano di Fabriano, in AA.VV ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] signor di Montgolfier. Poi, forse indotto dal favore con cui l'alta società romana aveva accolto le tragedie di Alfieri, si volse al teatro drammatico e scrisse l'Aristodemo (1787), rappresentato con trionfale successo, il Galeotto Manfredi (1788) e ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] qualificata" (p. 222).
Dopo i grandi esempi di scrittura autobiografica offerti da Dante, F. Petrarca, G. Boccaccio, B. Cellini e V. Alfieri, per non citare che i massimi esponenti, non si può negare che nel corso del 19° sec. si era andata esaurendo ...
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SŁOWACKI, Juljusz
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Krzemieniec il 4 settembre 1809, morto a Parigi il 3 aprile 1849. Figlio di Eusebio (1773-1814), noto scrittore classicheggiante e professore di [...] nel 1829) e Marja Stuart (scritta nel 1830), che s'ispira alla tragedia dello Schiller e forse anche a quella dell'Alfieri. Da Ginevra diede alle stampe (1833) un terzo volume, dove a primizie insignificanti e un nuovo racconto poetico Lambro che ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...