. Famiglia patrizia originaria di Cuneo. Alcuni dei suoi membri si sono segnalati nelle ricerche storiche e letterarie. Carlo, nato a Cuneo il 23 luglio 1809, morto a Torino il 4 marzo 1877, fu dotto paleografo [...] Torino 1899, 2ª ed. 1909), gli studî su Defendente Ferrari (1922), su Macrino d'Alba (1922) e su V. Alfieri (1927, postumo).
Benedetto (Torino 21 maggio 1858, Torino 23 novembre 1919), laureato in ingegneria, abbandonò la professione per le ricerche ...
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SALASCO, Armistizio di
Francesco Lemmi
Dopo il combattimento di Milano e la resa della città agli Austriaci (4-5 agosto 1848), Carlo Alberto, ottenuta una tregua di due giorni, che poi divennero cinque, [...] protestò violentemente Garibaldi da Castelletto Ticino (13 agosto). Il nuovo ministero poi, di cui ebbe la presidenza Cesare Alfieri (19 agosto), dichiarò alla Camera - come volevano i democratici - che considerava l'armistizio come un atto puramente ...
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MINIMAL ART
Maria Sicco
La critica ha definito minimal art o strutture primarie un particolare tipo di scultura, nata negli Stati Uniti nei primi anni Sessanta, le cui caratteristiche sono la semplificazione [...] e minimal art, in Qui arte contemporanea, 1967, n. 4; G. Battcock, Minimal art. A critical anthology, New York 1968; B. Alfieri, La cultura sconcertata, in Metro, 1969, n. 15; Aspects of art called "minimal", in Studio International, 1969, n. 910; M ...
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TESSARI CAVALLETTI, Carolina
Alberto Manzi
Attrice, nata a Gorizia nel 1794, ritiratasi dalle scene dopo il 1845. A 15 anni aveva dato tali prove della sua valentia che il capocomico Toffoloni, suo [...] alla Stabile reale di Napoli e al Fabbrichesi succedette unitamente con il Visetti e al Prepiani fino al 1830. Come primo attore fu ottimo specialmente nel Filippo dell'Alfieri, e nel Burbero benefico, del Goldoni. Si ritirò dalle scene nel 1845. ...
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MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] prima giovinezza. A Firenze, dove si era trasferito nel 1940 a seguito della chiamata presso la facoltà di scienze politiche Cesare Alfieri, il M. stese una sorta di programma politico per la società futura che uscì nel dopoguerra (Utopia dopo la ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] più che suoi propri, sono una dimensione necessaria del suo tempo. Dietro alla canzone All’Italia c’è ancora più Filicaia e Alfieri che non Petrarca, come dietro i primi Idilli ci sono le versioni da Mosco, col loro gusto arcadico e settecentesco che ...
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LUZI, Mario
Stefano Verdino
Nacque il 20 ottobre 1914 a Castello, frazione di Sesto Fiorentino, secondogenito di Ciro (1882-1965), locale funzionario delle ferrovie, e di Margherita Papini (1882-1959); [...] vinse il concorso per l’ordinariato di letteratura francese e fu chiamato al magistero di Firenze (1981-82), poi al Cesare Alfieri (fino al pensionamento nel 1989), dove aveva sempre mantenuto l’incarico.
Dal 1972 visse da solo a Firenze nel piccolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVIII secolo il romanzo epistolare si impone come nuovo mezzo di comunicazione [...] .
Dal serraglio di Ispahan, il giorno 2 della luna di Maharram, 1720.
Montesquieu, Lettere persiane, trad. it. di G. Alfieri Todaro-Faranda, Milano, Rizzoli, 1952
Jean-Jacques Rousseau
Giulia, o La nuova Eloisa, Lettera IV
Lettera IV. Di Giulia a ...
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BREME, Ludovico Giuseppe Arborio Gattinara conte di Sartirana marchese di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Parigi il 28 ag. 1754 da Ferdinando. ambasciatore del re di Sardegna presso la corte di Francia [...] esplorato nel 1938 dal Cian, che vi trovò interessanti carteggi del B.); Archivio di Stato di Torino, Sez. I, Arch. Alfieri, mazzo 40, f. 25 (lettere degli anni 1806-1814); Ibid., Cerimoniale. Nascite e battesimi, mazzo 1 d'addizione: Relazione della ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] di Torino) una traduzione dall'ebraico della stessa opera, mai edita, ma che aveva avuto una discreta circolazione manoscritta; V. Alfieri, grande amico del Caluso, se ne era servito per il Saul. Quella traduzione fu certamente presente al L., che ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...