SILVAGNI, Giovanni
Anna Lisa Genovese
– Figlio di Innocenzo e di Francesca Gueruli, romani, nacque a Roma il 1° giugno 1790, primogenito di cinque figli (Roma, Archivio del Vicariato, AVR, Parrocchia [...] SS. Annunziata a Pontecorvo (Amati, 1869), e Pilade e Oreste per il conte Gustavo Malachowski di Varsavia, dall’Oreste di Vittorio Alfieri (Gnisci, 1991).
Nel 1831, la nomina di cavaliere dell’Ordine dello Speron d’oro (Diario di Roma, 30 luglio 1831 ...
Leggi Tutto
FREDDI, Luigi
**
Nacque a Milano da Luigi e da Angela Antonozzi il 12 giugno 1895.
Le modeste condizioni economiche della famiglia non gli permisero di continuare gli studi, ma il giovane F. fu ben [...] fine di tutta la sua attività lavorativa.
Nel 1932 organizzò al palazzo delle Esposizioni di Roma, insieme con Dino Alfieri, la Mostra della rivoluzione fascista, in occasione del decennale della marcia. Nell'estate dell'anno successivo era di nuovo ...
Leggi Tutto
Abruzzo
Giovanni Pischedda
Assai fragile l'ipotesi di un soggiorno dantesco in A., pur sostenuta da studiosi locali; Casti è giunto addirittura a ritenere possibile che D. si fosse trovato presente [...] di altri scritti danteschi, tra i quali la prima segnalazione di un manoscritto del poema ancora all'Aquila, quello Pica-Alfieri già ricordato; il nipote di lui, Luigi Rivera, che si soffermò sopra un'edizione, peraltro perduta, che del poema sarebbe ...
Leggi Tutto
BAROLO, Ottavio Falletti marchese di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino il 24 luglio 1753 da Carlo Gerolamo e da Marianna Giuseppina Wicardel di Fleury Beaufort. Portato agli studi, ricevette un'accurata [...] voll. 2, Torino 1824; Teodoro Callimachi Greco in Italia, voll. 2, Torino 1825.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Torino, Carte Alfieri, m. 45/1; Ibid., Istruz. Pubblica, R. Accademia delle Scienze di Torino, M. 2 Opera Pia Barolo di Torino, e. 175 ...
Leggi Tutto
BAILLOU, Giovanni de
Nicola Carranza
Nacque a Livorno il 25 ag. 1758 da nobile famiglia originaria delle Fiandre, trasferitasi dapprima a Milano al servizio della casa d'Austria, indi a Parma e infine [...] di giovani attori dilettanti da lui formata, quella stessa che nel 1793, sotto la diretta guida dell'Alfieri, recitò il Saul e il Bruto minore (cfr. V. Alfieri, Vita, cap. XXIII). Ma l'amore per il teatro e per la recitazione non gli impedì di ...
Leggi Tutto
L’➔imperativo con negazione si esprime, in italiano moderno (a differenza che in altre lingue romanze; ➔ lingue romanze e italiano), con due forme diverse per persona: per la seconda persona singolare, [...] l’imperativo per la seconda persona: non lo fare). Anticamente era possibile anche l’imperativo, non temi, che ➔ Vittorio Alfieri usava ma per il quale veniva tuttavia contestato da Ranieri de’ Calzabigi: cfr. Sorella 1993: 780, e Mauroni 2006 ...
Leggi Tutto
Scultore (Possagno 1757 - Venezia 1822). Dal nonno, capomastro e scalpellino, imparò i primi elementi del mestiere; per interessamento del senatore Falier, che ne aveva avvertito le doti eccezionali, fu [...] 1800 e il 1815, assurto a fama europea, scolpiva il Perseo e i due Pugilatori, molti bassorilievi tombali, il Monumento a Vittorio Alfieri in S. Croce a Firenze, ecc. A Parigi, dove già era stato nel 1802 e nel 1810 chiamato da Napoleone, tornò nel ...
Leggi Tutto
Discorso continuato, soprattutto orale ma anche scritto, tenuto da una sola persona che si rivolge a sé stessa o ad altri, dai quali non attende o non ammette risposte o critiche, e con i quali non intende [...] nuova o nel teatro latino, comico e tragico, come poi nel moderno, dove dà luogo a momenti di alta poesia. V. Alfieri preferì i soliloqui ai dialoghi, spesso ingombranti, coi confidenti, propri del teatro classico francese. Bandito dal teatro verista ...
Leggi Tutto
REHFUES, Philipp Joseph
Giuseppe Gabetti
Scrittore, nato a Tubinga il 2 ottobre 1779, morto a Römlinghofen presso Bonn il 21 ottobre 1843. Fu bibliotecario a Stoccarda, poi curator dell'università di [...] , per un progetto matrimoniale che tuttavia fallì per l'opposizione della Russia.
La traduzione delle tragedie dell'Alfieri, in collaborazione con lo Tscharner (1804); il rifacimento di novelle antiche italiane (Novellen, den ältesten Novellisten in ...
Leggi Tutto
LEMERCIER, Louis-Jean-Népomucène
Drammaturgo e poeta francese, nato il 21 aprile 1771 a Parigi, dove morì il 7 giugno 1840. Protetto da Madame de Lamballe, di cui suo padre era segretario, il L. poté [...] personale lo studio della migliore tradizione francese, Agamemnon (1797), imitazione in parte dagli antichi e in parte dall'Alfieri, ma con una vigorosa struttura drammatica, Pinto (1800), di concezione originale, furono le sue prime e migliori opere ...
Leggi Tutto
alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...