Uomo politico, storico e letterato, nato a Torino da Prospero B. il 27 novembre 1789, morto ivi il 3 giugno 1853.
Cesare Balbo risentì, nella sua formazione mentale e morale, delle tendenze dell'epoca [...] l'amore alla patria. Per l'influenza di Carlo Vidua perfezionò la sua cultura umanistica e assorbì le idee dell'Alfieri. Nell'ottobre del 1807 fu nominato uditore al Consiglio di stato, poi segretario generale della Giunta governativa di Toscana ...
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NATALI, Giulio
Studioso di letteratura italiana, nato a Pausola (Macerata) il 15 agosto 1875; insegnò nell'univ. di Catania dal 1939 al 1950 letteratura italiana, che aveva professato per molti anni, [...] di P. Metastasio (Livorno 1923), Il Settecento (Milano 1929; 3a ediz. 1950), Dal Guinizelli al D'Annunzio (Roma 1942), V. Alfieri (Roma 1949), G. Carducci (Bologna 1950), G. D'Annunzio e gli scrittori italiani (Catania 1954), Fronde sparte. Saggi e ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] , Padova 1987, pp. 159 ss.
68. Strabo, V, 1, 8 (C 214); Vitruvius, I, 4, 11; Plinius, III, 121.
69. Nereo Alfieri, Spina e le nuove scoperte, problemi archeologici e urbanistici, in Atti Spina, Supplemento "Studi Etruschi", 25, 1959, pp. 31-38; AA.VV ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] fu il rapporto che in quel periodo il D. strinse con Gaetano Salvemini, docente di storia presso l'Istituto "Cesare Alfieri". Sotto la sua guida il D. aveva già svolto quelle ricerche sull'analfabetismo nel Mezzogiorno i cui risultati erano apparsi ...
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ZACCHIROLI, Francesco. –
Alessandra Mita Ferraro
Nacque, verosimilmente nel 1748, a Longiano, nel territorio di Cesenatico, dove il padre Giambattista, originario di Castel Guelfo, era medico. Della [...] Decline and fall of the Roman Empire di Edward Gibbon.
Al 1783, mentre era a Siena, risale la sua polemica con Vittorio Alfieri, che in risposta a una sua pungente critica scrisse il noto epigramma «Fosco, losco e non tosco / Ben ti conosco: / Se pan ...
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Nato a Turolio nell'Aragona nel 1747, fu uno dei più illustri gesuiti spagnoli immigrati in Italia; morì a Parigi il 3 ottobre 1799. È autore della più compiuta storia del melodramma che si sia scritta [...] , vivendo in Bologna, dell'ingente materiale raccolto dal p. Martini. Fu critico ingegnoso, ma mordace, del Metastasio, dell'Alfieri, del Cesarotti; si fece editore nel 1784 della dissertazione di M. Borsa Del gusto presente in letteratura italiana ...
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TORRIERI, Diana
Attrice, nata a Canosa di Puglia il 13 agosto 1915; dal suo esordio in arte nel 1938 come generica con A.G. Bragaglia alle successive esperienze presso la compagnia di W. Capodaglio, [...] 'impegno drammatico e la versalità che le consentono di alternare personaggi del teatro tragico classico (Antigone e Oreste di Alfieri; Amleto di Shakespeare; Spettri di Ibsen) alle esasperate e morbose figure del teatro contemporaneo (Un tram che si ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] più vibranti, felice l'Italia se tutti i tragici lo uguagliassero. Ma si tenga distinto il poeta Alfieri dall'uomo Alfieri rifugiato all'ombra protettrice del neutrale granduca di Toscana. Anch'io - egli proclamò -, anch'io Foscolo, temo ...
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FERRARA-TOMBA 715, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, a cui sono attribuite kylikes rappresentanti scene di congedo di un giovane da una donna ed all'esterno di [...] Ultimo decennio del V sec. a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 864. Kölix di Ferrara della tomba 715: P. E. Arias-N. Alfieri, Il Museo Archeologico di Ferrara, Ferrara 1955, p. 77. Kölix di Ensérune: C. V. A., Ensérune, tavv. 6, 6; 7, 9; 13, 5. ...
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Scrittore tedesco (castello di Wallerstein, Nordlingen, 1744 - Jena 1834). Per 10 anni militare di carriera, nel 1774 assunse l'incarico di precettore alla corte di Weimar. Conosciuto Goethe l'anno successivo, [...] ; visse a Jena dal 1805 sino alla morte. Mediocre poeta (Hymnen, Elegien, Lebensblüten in Distichen furono raccolte postume nel 1835), fu buon traduttore dal latino (Properzio, 1798; Lucrezio, 1821). Più tardi (1829) tradusse il Saul di Alfieri. ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...