VITALIANI Cesare
Alberto Manzi
Attore, nato nel 1824, morto presso Trieste il 26 luglio 1893. Esordì bambino, divenne amoroso con Angelo Lipparini, salì di grado in grado nelle varie compagnie fino [...] varie commedie ricche di risorse sceniche (e di qualche reminiscenza) come L'amore; Lord Byron a Venezia; Vittorio Alfieri a Firenze; L'odio; Shakespeare innamorato; Il legato dell'operaio, ecc., che ebbero successo favorevole ma effimero.
Italia ...
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Paleografo e filologo (Saluzzo 1860 - Bari 1942), per molti anni bibliotecario e poi direttore della Laurenziana di Firenze, e anche (dal 1902) prof. di paleografia greca nell'univ. di Firenze; socio corrispondente [...] già appartenuto a F. Petrarca, e di varî altri cimelî laurenziani. Tra i molti studî filologici di R. (Tolomeo; Corpus Caesarianum; Solino; antiche rime italiane; Boccaccio; Guicciardini; Alfieri) emerge l'edizione della Monarchia di Dante (1921). ...
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Regista del cinema tedesco e americano, nato a Berlino il 28 gennaio 1892, morto a Bel Air (California) il 30 novembre 1947.
Diresse nell'immediato dopoguerra La principessa delle ostriche, 1918; Madame [...] , ora indulgendo a un suo gusto lezioso e operettistico (derivava La principessa delle ostriche dal Re, le Torri e gli Alfieri dell'italiano Lucio d'Ambra). Trasferitosi in America, vi dirigeva, in ordine di tempo, Rosita, 1923; Matrimonio in quattro ...
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Attrice, nata a Venezia il 26 dicembre 1772, morta a Verona il 21 gennaio 1841. La "Fiorillina" fu l'idolo del pubblico come "ingenua" e poi come "prima amorosa": nel 1788, improvvisata prim'attrice, destava [...] . Rimasto capocomico Antonio Pellandi (che aveva sposato la F. nel 1795), il repertorio si rinnovò con Goldoni, Alfieri e i nuovi drammi. Dell'Alfieri la F. fu l'interprete più profonda ed efficace; e nel 1803 recitò a Firenze, presente l'autore ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] e più ricche. Intanto è sintomatico che tra i loro idoli del recente passato accanto al Parini essi mantenessero ancora l'Alfieri; ma ancor più significativa era la loro solidarietà col Foscolo e soprattutto la loro aperta simpatia per Byron e per ...
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GIOLLI, Raffaello
Gianluca. Fiorilli
Nacque ad Alessandria il 3 apr. 1889 da Gaetano e da Emilia Viotti.
Di formazione cattolica frequentò il ginnasio a Milano e il liceo a Novara. Appassionato sin [...] , alla rivista Rassegna d'arte, divenendone ben presto redattore fisso. Dal 1914 suoi scritti furono pubblicati sulle riviste del gruppo Alfieri e Lacroix, Pagine d'arte e Vita d'arte.
La sua attenzione si rivolse soprattutto alla pittura lombarda e ...
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FANTASTICI, Massimina
Valentina Coen
Nata a Firenze l'8 giugno 1789 da Giovanni, rinomato gioielliere, e da Fortunata Sulgher, livornese, improvvisatrice nota in Arcadia col nome di Temira Parasside, [...] intellettualmente, luogo di incontro di letterati nella Firenze di fine secolo, frequentata tra gli altri da V. Alfieri, che mostrò di apprezzare i versi di Fortunata Sulgher.
A sedici anni sposò Luigi Rosellini, patrizio pesciatino, segretario ...
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GIACCHE O GIA CHE?
La grafia corrente nell’italiano contemporaneo è quella con ➔univerbazione giacché.
La resa separata già che, con l’accento tonico su già, è comune nel linguaggio familiare (e nella [...] davanti
Perché non ci va Luca, già che è così interessato?
Storia
La grafia separata già che era diffusa nell’italiano dei secoli scorsi
Comunque sia, già che non lo avete fatto prima, vi prego caldissimamente di farlo dopo (V. Alfieri, Vita). ...
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(gr. Ματαπᾶς) Il capo più meridionale (36°23′ lat. N) del Peloponneso, all’estremità della penisola mediana (pure detta di M.), situata tra i golfi di Messenia (a O) e di Laconia (a E). È detto anche [...] soccorso all’incrociatore Pola colpito da siluro. Determinante fu nella circostanza l’impiego del radar (ancora ignoto alla marina italiana). Andarono perduti, oltre al Pola, gli incrociatori Zara e Fiume e i cacciatorpediniere Alfieri e Carducci. ...
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(lat. Virginia o Verginia) Eroina di una leggenda romana collegata all’abolizione del decemvirato (5° sec. a.C.) e alla restaurazione della libertà plebea: insidiata dal decemviro Appio Claudio, fu uccisa [...] nella letteratura moderna, dalla tragedia V. di H. Sachs a un'altra di B. Accolti (1513) fino a quella di V. Alfieri (1777). Anche varie opere musicali si sono ispirate alla storia di V.: basti ricordare quelle di G. Andreozzi (1787), E. Petrella ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...