Letterato (Siracusa 1760 - ivi 1842); seguì nel 1798 il re Ferdinando IV in Sicilia, e ne divenne per breve tempo ministro della Guerra. Accademico della Crusca e grandemente stimato dai letterati suoi [...] quali (Odi di Orazio, Uffizi di Cicerone, Satire di Giovenale) tradusse con plauso; ammirò grandemente e imitò nei suoi versi V. Alfieri, G. Parini, U. Foscolo, G. Leopardi, che tentò di far nominare professore a Palermo; avversò il Romanticismo e il ...
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Scrittore rumeno (Târgovişte 1802 - Bucarest 1872). Prese parte attiva ai moti valacchi del 1848, entrò nel governo provvisorio, poi andò in esilio. Rientrato in patria (1859) abbandonò, deluso, la politica. [...] prima rivista letteraria, Curierul de ambe sexe (1836). Tradusse molto, fra l'altro da Dante, Ariosto, Tasso, Alfieri, ma soprattutto da Lamartine, che lasciò notevoli tracce nelle sue elegie, odi "bibliche", satire politiche, favole, epopee. Lasciò ...
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MARENCO, Carlo
Autore drammatico, nato a Cassolo di Lomellina nel 1800, morto a Savona nel 1846. Studiò giurisprudenza a Torino; ma presto fu assorbito dall'attività letteraria, e fin dal 1821 dava al [...] di argomento e di spiriti biblici, mostrava una serietà d'intenti lirici se non veramente drammatici, che facevano pensare all'Alfieri, anche per la stretta osservanza delle unità tradizionali. Ma il M., proseguendo nel dramma storico con tinte quasi ...
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megapolo
(mega-polo, mega polo), s. m. Complesso di vasta portata che riunisce o serve attività affini tra di loro.
• Finora, infatti, la [Fondazione] Fiera è sopravvissuta sostanzialmente barattando [...] un management minimamente efficiente avrebbe scritto un piano industriale in cui si spiegava come remunerare l’investimento. (Marco Alfieri, Riformista, 3 aprile 2007, p. 4, Ambrogio) • Matteo Renzi [...] Vola da Santiago del Cile a Antofagasta, nel ...
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Nacque a Cortona il 5 ottobre 1785. Il padre lo aveva avviato alla carriera ecclesiastica; ma il giovinetto finì col lasciare il seminario nel 1804, per gli studî legali a Pisa, e poi, nel 1809, per la [...] un tentativo di svincolarsi, facendo luogo all'espressione poetica di sentimenti gentili e delicati, dalla tirannia letteraria dell'Alfieri; e in Cola de Rienzo l'osservanza delle regole è trascurata, sebbene non così radicalmente come nel Manzoni ...
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FUENTES
Fausto Nicolini
. Tra i molti uomini di spada e di toga spagnoli che si fregiarono del titolo di conti di Fuentes, passato via via in diverse famiglie, sono da ricordare: don Pedro Enríquez [...] 22 luglio 1610 (v. sotto); Girolamo Pignatelli (morto nel 1776), ambasciatore spagnolo a Torino, Londra e Parigi, ricordato dall'Alfieri nella Vita e nelle loro lettere, dal marchese Domenico Caracciolo e dall'abate Ferdinando Caliani, che con lui e ...
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BASEVI, Abramo
Alberto Pironti
Nacque a Livorno il 29 dic. 1818. Figlio di un medico, si laureò anch'egli in medicina, ma poi si dedicò interamente agli studi musicali e a quelli filosofici. Da giovane [...] da alcuni competenti, furono invece accolte freddamente dal pubblico: Romilda ed Ezzelino (libr. proprio; rappresentata a Firenze, Teatro Alfieri, l'11 ag. 1840) e Enrico Howard (libr. di F. Guidi; rappresentata a Firenze, Teatro della Pergola, il ...
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Attrice (Firenze 1808 - Padova 1860); nel 1826 prima attrice giovane nella compagnia di G. Moncalvo, scritturata nel 1831 come prima attrice da L. Petrelli e nel 1833 da R. Mascherpa; interprete applaudita [...] di personaggi goldoniani, Eugenia (negli Innamorati), Zelinda, Pamela, ebbe grandi successi nella Sposa senza saperlo di Giulio Genoino, nella Malvina di E. Scribe, nella Zaira di Voltaire e nella parte di Elettra nell'Oreste di Alfieri. ...
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GALLARATI-SCOTTI, Tommaso Fulco, duca
Letterato e uomo politico, nato a Milano il 18 novembre 1878. Laureato in giurisprudenza, dopo aver esordito con uno studio su Mazzini (G. M. e il suo idealismo [...] del modernismo cattolico come uno dei principali esponenti (con A. Casati, A. di Soragna, S. Jacini e A. A. Alfieri) del gruppo milanese del Rinnovamento (dal gennaio 1907) e fu presente anche al convegno modernista di Molveno (fine agosto 1907 ...
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SAVOIA CARIGNANO, Giuseppina
Paola Bianchi
di Lorena-Armagnac. – Nacque a Versailles il 26 agosto 1753, figlia di Charles-Louis de Lorène, conte di Brionne (1725-1761), grande scudiero del re di Francia [...] intorno alla vita e alle opere di lui, Firenze 1860, p. 237; G. Gasperoni, G. di L. principessa di C., Torino 1938; V. Alfieri, Rime, a cura di F. Maggini, Asti 1954, p. 243; L. Ricaldone, Tre lettere inedite di G. di L. C., in Studi piemontesi ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...